Twenty One

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La malvagità è un mito inventato dalle persone buone per spiegare la curiosa attrattiva degli altri
-Oscar Wilde

Ed eccomi in una delle mie situazioni sfortunate,ma devo ammettere di essermela cercata questa volta

Ho paura lo ammetto, ho paura di lui e delle sue intenzioni. Che cosa avrebbe fatto?

Non so dove stiamo andando,non so dove siamo,non so chi fossero quelli dietro di noi

Forse farei meglio a scappare ma per andare dove? Siamo nel bel mezzo del nulla.

Continuiamo a camminare e l'erba alta e bagnata dalla pioggia sfiora le mie gambe bagnandole

Io e Adrian camminiamo veloce nel più assoluto silenzio cercando di non farci ne vedere né sentire dai nostri presunti inseguitori

Non so perché lo stessero seguendo,non so perché sono qui,non so neanche perché IO lo stia seguendo dato che è incazzato con me per quello che ho quasi fatto.

Diamine però sarebbe stato divertente vederlo bagnato,si probabilmente mi avrebbe ucciso, ma sarei morta felice.

Rido ai miei pensieri,lui si gira verso di me guardandomi strano con i suoi occhi neri

Ritorno seria

Il suo sguardo è inquietante,lui è inquietante

La pioggia diventa sempre più forte e cerco di coprirmi il più possibile

Lui si alza il cappuccio della felpa mentre io proprio oggi ho deciso di mettermi una felpa senza cappuccio

Comincia a fare sempre più freddo,mi rannicchio in me stessa e continuo a seguirlo velocemente notando i suoi passi aumentare. Mi verrà il fiatone

Lui prende delle chiavi dalle tasche e apre la porta davanti a noi

Tremo dal freddo ma sopratutto dalla paura,non mi fido affatto di lui.. Se avesse fatto questa sceneggiata per portarmi qui e uccidermi senza alcun testimone?

Ok Ariel smettila di farti mille paranoie diamine, se avesse voluto farmi del male l'avrebbe già fatto

Accende le luci e mi guardo attorno curiosa mentre ci addentriamo nella piccola abitazione

È una piccola villa e sembra abbandonata.

L'arredamento è molto all'antica e la polvere è presente nella superficie di diversi mobili della sala

Lui si avvicina alle finestre chiudendo le persiane per non far vedere a chi si trova all'esterno le luci dell'abitazione

Dopo un silenzio interminabile sento i suoi passi avvicinarsi e istintivamente mi allontano impaurita.

E se volesse violentarmi? L'idea mi fa rabbrividire

"Vai a lavarti e asciugati" mi lancia un accappatoio in faccia. Ma che modi sono?

"No tu ora mi riporti a casa" gli punto un dito contro con la voce tremolante e gli rilancio l'accappatoio

"Finché quei coglioni non si allontanano non possiamo muoverci e se vuoi rimanere bagnata e ammalarti sono cazzi tuoi" alza la voce e mi rilancia l'accappatoio in faccia.

Ma cos'è? Stiamo giocando a pallavolo con l'accappatoio?

Si passa una mano nel ciuffo scuro e sembra preoccupato. Si siede nel divano di fianco a me e io seguo ogni sua movimento

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