Thirty Five

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Il mio respiro caldo in contrasto con il freddo dell'aria forma una piccola nuvola davanti a me

È da un po' che continuiamo a camminare senza un'apparente meta

Adrian ha detto che dovremmo raggiungere un appartamento ma non ho ben capito di chi sia e soprattutto dove si trovi

Abita lì o è di un amico? Gli altri ci raggiungeranno?

Non potevo trovarmi con degli adolescenti normali che festeggiano e ritornano a casa tardi? No loro devono venire inseguiti da solo Dio sa chi!

Vorrei fargli tante di quelle domande che mi esplode letteralmente la testa,ma so già che non risponderebbe perciò lascio stare

Non avrei mai pensato che mi avrebbe protetto prima contro quegli uomini ubriachi,è stato gentile da parte sua

Inizialmente pensavo che non avrebbe fatto nulla o peggio ancora che avrebbe continuato a camminare avanti lasciandomi li con loro

Stiamo camminando sempre più velocemente per paura che possano raggiungerci di nuovo e sento le gambe sempre più indolenzite

"Sono stanca"mi lamento ma lui non risponde

Una persona normale cercherebbe di fare almeno un po' di conversazione per evitare silenzi imbarazzanti,ma lui non è una persona normale

Sfrego le mani tra loro per cercare di sconfiggere almeno lievemente il gelo

Non appena stiamo per svoltare a destra alla fine del vialetto Adrian si ferma improvvisamente e si nasconde dietro al muretto spingendo anche me che quasi sbatto la testa nel marmo freddo

"Ma sei imp-" si posiziona davanti a me chiudendomi la bocca con le sue mani enormi

Mi intima di stare in silenzio con gli occhi e solo ora mi accorgo di alcune voci in fondo al vialetto

Guardo Adrian per capire cosa stia succedendo e lui sembra concentrato ad ascoltare la conversazione

Cerco anch'io di comprendere di cosa stiano parlando ma sembrano suoni poco udibili,come dei bisbigli.

"Aiuto!" Sentiamo urlare e Adrian mi spinge ancora di più al muro per nasconderci il più possibile

La voce di un uomo continua ad urlare e a chiedere aiuto

Sposto lo sguardo verso Adrian sopra di me. Ha lo sguardo accigliato mentre continua a guardare alla sua destra 

"Adrian dobbiamo aiutarlo" sussurro e lui ora mi guarda

"Non parlare" dice a un palmo dal mio viso per non farsi sentire

Il mio respiro diventa sempre più pesante e il mio petto va su e giù non appena si sentono dei passi pesanti che si avvicinano a noi

Adrian mi guarda negli occhi probabilmente per farmi calmare, si sarà accorto del mio respiro improvvisamente affannoso

Il rumore di uno sparo mi fa salire il cuore in gola.

Adrian mi copre le orecchie con le mani e appoggia il mio viso nel suo petto cosi da non farmi urlare mentre il rumore degli spari continua ad alleggiare nell'aria

Uno

Due

Tre colpi e poi silenzio tomba

FadedDär berättelser lever. Upptäck nu