Thirty Six

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LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE INFONDO

La luce proveniente dalla finestra mi ridesta dal sonno profondo

Le mie solite pareti bianche e spoglie vengono sostituite da pareti scure e intravedo una sedia ricolma di vestiti neri alla mia destra

Le immagini della scorsa notte assalgono la mia mente come infiniti flashback e ora ricollego tutto.

La gola è impastata dal sonno e ho necessariamente bisogno di bere litri e litri d'acqua

Mi alzo a sedere e noto l'altra parte del letto completamente vuoto.

Un senso di inquietudine si fa spazio dentro di me. E se se ne fosse andato?

Mi alzo di soprassalto e tasto il letto alla ricerca del mio telefono ma invano.

Corro in cucina guardandomi intorno,probabilmente starà facendo colazione ma ne dubito

"Adrian?" Lo richiamo più volte ma nulla,la casa è completamente vuota

Ritorno nella sua camera da letto e solo ora intravedo una bottiglia d'acqua nel piccolo comodino con sotto un post-it giallo.

Lo prendo in mano avvicinandolo a me e cerco di interpretare la sua incomprensibile scrittura

Arrivo presto,non toccare niente
-A

Come fa ad essere fastidioso anche con un messaggio di cinque parole?

Dove sarà andato?

E soprattutto perché si firma con A? L'avrei capito che era stato lui a scrivermelo!

Bevo l'acqua che mi ha lasciato e finalmente mi sento meglio.

Fortunatamente è frizzante,se lo ricordava?

Ritrovo il cellulare nella poltrona bordeaux in salotto e guardo l'ora,dato che ho perso la cognizione del tempo e sembra non esserci ombra di un orologio qui.

Sono le dieci

Ci sono otto chiamate perse da mia nonna e mi allarmo. Devo richiamarla al più presto

Le lascio un messaggio in cui le dico che sto bene e corro in bagno per sistemare la chioma indomabile che ho sopra la testa.

Le occhiaie evidenziano i miei occhi stanchi,non ho dormito molto

Mi lavo il viso con l'acqua gelata così da risvegliarmi e con le dita cerco di snodare i nodi nei capelli

Sento il rumore della serratura e corro subito in salotto

"Hey" dico non appena si gira verso di me.

Anche lui sembra abbastanza assonnato

"Dobbiamo andare" mi sorpassa cupo

"Dobbiamo farla a piedi? E gli altri dove sono?" Lo seguo fino in camera

"Sono andato a prendere l'auto" sistema alcune cose in un borsone

"Hai risposto solo a una delle mie domande" mi appoggio allo stipite della porta e lo osservo

"Sono andati via stamattina" risponde vago 

FadedWhere stories live. Discover now