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Un'altra giornata all'università si concluse, Jimin amava quella facoltà, era decisamente la scelta migliore che avesse potuto fare.

Le lezioni lo appassionavano, non era mai annoiato dal professore o dalla professoressa che parlava, anzi, avrebbe voluto che continuassero all'infinito.

Il suo sogno era sempre stato quello di diventare psicologo, di aiutare o almeno cercare di aiutare le persone più deboli o comunque con dei problemi.

Jimin era così; non avrebbe mai esitato a correre in aiuto di qualcuno che era in difficoltà.

Era ormai passato più di un mese fa quando aveva iniziato le lezioni, ma non l'aveva ancora detto a sua madre.

Si sentiva in colpa, ma sarebbe stato difficile da spiegare, così aveva deciso di dirle tutto in conclusione del fatto che fosse fidanzato con Yoongi.

Era arrivato alla conclusione che le avrebbe raccontato ogni cosa, trascurando il fatto del sito di hotvibes.com poiché era una cosa della quale si vergognava estremamente tanto, nonostante per lui non ci fosse stata altra scelta, e nonostante grazie a quel sito aveva conosciuto Yoongi.

Sistemò la borsa a tracolla sulla sua spalla e prese il cellulare, che stava squillando.

"Hey Yoon" sorrise incamminandosi alla metro.

"Hey piccolo, come è andata?" chiese la sua voce profonda.

"Benissimo, grazie, mi piace davvero molto qui, e a te come è andata?" rispose Jimin mordicchiandosi il labbro inferiore.

"Stancante come al solito, e beh, mi è decisamente mancato moltissimo il mio segretario" rise leggermente il maggiore, facendo reagire Jimin allo stesso modo.

"Nessuno è bravo come me, lo so, grazie" rispose con un sorriso.

"No, decisamente, sei il segretario migliore che abbia mai avuto" fece Yoongi, e subito Jimin immaginò che si fosse buttato sulla poltrona del suo ufficio.

"Quale onore essere uno dei segretari del famigerato Min Yoongi" continuò il rosa, mentre camminava.

"Beh, solo un segretario mi ha fottuto il cervello, però, giusto Jimin?"

Il minore si trattenne dal sorridere come un ebete in mezzo alla strada. "Oh..questo non lo so"

"Per essere un bravo segretario dovresti essere attento a ciò che dico, vuoi farmi rimangiare tutto?"

"Assolutamente no, non vorrei mai deludere il mio capo" sorrise Jimin.

"Mh...va bene Chim, ci sentiamo dopo okay?" fece infine il maggiore.

"Oh, sì certo, ci vediamo stasera hyung" disse il rosa.

"Certo piccolo, a dopo" fece Yoongi, sicuramente con un sorriso, per poi attaccare.

Jimin infilò il cellulare nella tasca dei suoi jeans e continuò a camminare in tranquillità tra le altri decine di persone per quelle vie.

Poi sentì la sua spalla venir toccata due volte, ed alzò lo sguardo lentamente, per poi sentire il sangue gelarsi nelle vene.

"Jimin? Sei davvero tu?" disse una voce che conosceva fin troppo bene.

"J-Jungkook...cosa...che ci fai qui?" deglutì a vuoto.

"Io? Sono qui per visitare la città, e tu?" piegò la testa, guardando dall'alto.

"Io uhm...ci vivo" disse a bassa voce, sentendo il nervosismo crescere nel suo corpo.

Non riusciva a credere che tra tutte quelle persone avesse dovuto incontrare proprio lui, proprio Jungkook, il ragazzo che l'aveva fatto soffrire talmente tanto.

ᕼOT ᐯIᗷES [ᗰ.YG+ᑭ.ᒍᗰ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora