Capitolo 16

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"You can't see it with your eyes, hold it in your hands

But like the wind it covers our land

Strong enough to rule the heart of any man

This thing called love

It can lift you up never let you down

Take your world and turn it around

Ever since time nothing's ever been found

That's stronger than love"

- JOHNNY CASH (A Thing Called Love)


Claire

Passai la mano sul vetro appannato ed osservai con attenzione il mio riflesso nello specchio. Uno stupido sorriso non ne voleva sapere di andarsene, ed uno strano luccichio si era impossessato dei miei occhi. Qualcosa era cambiato, non solo esternamente, ma anche dentro di me. Il mio cuore si ripeteva in un loop all'interno del mio petto. E le farfalle nel mio stomaco non si limitavano a svolazzare ma avevano creato un vero e proprio tornado.

Logan. Mi. Amava.

Non riuscivo ancora a crederci. Avevo letto all'infinito quel suo bigliettino con la paura che quell'inchiostro, nero su bianco, potesse all'improvviso sparire come quello di una "penna magica".

Il mio riflesso era accaldato e il mio collo portava ancora i segni della notte di passione appena trascorsa. Passai un dito sulla macchia rossa alla base della mia gola. Logan aveva già lasciato dei segni impressi sotto la mia pelle, ma quelle piccole macchioline rosse erano marchi che avrei portato con orgoglio perché derivavano da amore e passione. Erano segni che non avrei nascosto o riguardato in lacrime come quelli che molto tempo prima ritrovavo sul mio corpo.

Avevo appena finito di asciugarmi e vestirmi quando sentii il campanello suonare. Quando aprii la porta due occhi verdi si intrecciarono ai miei mentre nel mio campo visivo appariva anche una scatola di cereali.

«Buongiorno, Claire».

Mi morsi il labbro inferiore in un sorriso mentre rispondevo al saluto e recuperavo la confezione di Coco Pop's.

«Buongiorno», Logan mi guardava intensamente mentre parlava, «Abbiamo pensato di portarti la colazione e poi Richy aveva una cosa da chiederti».

Richard si dimenò tra le braccia del padre fino a che non lo lasciò scendere. Lo vidi dondolarsi sui suoi piedini e farsi rosso sulle sue gote paffute. Logan gli diede una leggera spintarella con il ginocchio per incoraggiarlo. Sorrisi e mi piegai sulle ginocchia per essere all'incirca alla sua altezza.

«Cosa volevi chiedermi?».

I suoi occhietti verdi e vispi si intrecciarono ai miei.

«Ti va di venire con me e il mio papà?».

Lanciai un'occhiata a Logan che osservava la scena divertito.

«Dove andate?».

«È una sorpresa», la sua boccuccia mostrò i suoi dentini dritti e bianchi.

Feci finta di pensarci mentre Richy sembrava impaziente di avere una risposta.

«Va bene».

Il sorriso sulle labbra degli uomini Grant si allargò.

<Abbiamo un appuntamento!», Richy si mise a fare una specie di balletto che mi fece scoppiare a ridere.

2. Brokenheart - L'amore non conosce ostacoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora