Capitolo 26

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"Il sesso deve essere innaffiato di lacrime,

di risate, di parole, di promesse, di scenate,

di tutte le spezie della paura, di viaggi all'estero,

di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni,

di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino."

-Anaïs Nin

Claire

Sapevo che non era un comportamento razionale, sapevo che non era una reazione matura, ma era stato più forte di me. Non ero riuscita a trattenere il risentimento, e si, anche la gelosia. Negli anni non era capitato molte volte che mi ritrovassi ad essere gelosa di mio fratello. Di solito succede, i fratelli più piccoli hanno più attenzioni e tutto il resto... ma a casa mia non andava a quel modo, ero io che mi prendevo cura di lui, ed erano state poche le circostanze in cui avevo provato invidia nei suoi confronti.

Ma quella volta era diverso, per la prima volta nella mia vita desideravo qualcosa che aveva lui. Ed era stato per quello che avevo reagito a quel modo contro Logan, che mi ero comportata in modo irrazionale. Ero felice che mio fratello si sposasse, ma non sopportavo l'idea che il mio fratellino si sposasse prima di me.

Logan mi stava dando tutto: amore, calore, una famiglia... ma una parte di me delle volte si sentiva la comparsa nella storia della sua vita. Una piccola vocina nella mia testa era sicura che se mi avesse messo un anello al dito e firmato delle carte sarei diventata la protagonista di quella favola... Ripeto, stavo pensando in modo irrazionale, ma era più forte di me.

Non mi era andato giù che avesse affermato che ogni uomo ha i suoi segreti, ancor meno mi ero fatta andare a genio che lui li avesse sul serio, i suoi segreti...

Sentii la porta di casa sbattere ed Hope abbaiare verso il nuovo arrivato. Ero in cucina e stavo finendo di tagliare le verdure per la cena quando sentii un braccio avvolgermi la vita.

«Ciao» mormorò Logan dandomi un bacio sul collo.

Si scostò e lo vidi con la coda dell'occhio andare a controllare la posta sopra al bancone.

«Tra due settimane devo andare a Seattle per un convegno» mi informò controllando le bollette.

«Okay» risposi fredda. Ero arrabbiata, ed ero curiosa di sapere quanto ci avrebbe messo ad accorgersene.

Con la lama del coltello spostai la carota tagliata a dadini dal tagliere alla padella e presi una cipolla per fargli fare la stessa fine. Iniziai a tagliarla a listarelle con movimenti veloci del polso sotto lo sguardo indagatore di Logan.

«Sei arrabbiata».

Ed il premio per il fidanzato più intuitivo dell'anno va a...

«Mi ha chiamato Dylan, mi ha detto dei soldi».

Era passata una settimana dalla nostra "gita" a Madison. Mio fratello e Lydia avevano passato un fine settimana da noi per poi tornarsene a New Orleans. Avevo proposto quella visita per capire cosa passasse nella testa di mio fratello, visto che la mia migliore amica pensava che la stesse tradendo. Avevo pensato di averlo capito quando nel suo cellulare avevo visto la pagina di un sito web sul matrimonio, ma evidentemente mi sbagliavo su quali fossero le sue preoccupazioni...

«Mi ha detto del debito di gioco, che si comportava in modo strano con Lydia perché si vergognava per quello che aveva fatto... mi ha informato che gli hai offerto ventimila dollari», piantai il coltello nel tagliare ed incorniciai le braccia al petto. Logan spostò lo sguardo dalla lama ai miei occhi. «Perché non me l'hai detto?».

2. Brokenheart - L'amore non conosce ostacoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora