14 Solo una notte

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Ritorno al castello, sinceramente non saprei dove andare, le mie cose sono ancora qui e non ho intenzione di lasciarle in modo che qualche puttanella di Victor le possa usare.
- Sei tornata.
Mi sento accogliere da una voce che si trova di spalle davanti al camino acceso.
- Non sapevo dove andare.
Rispondo a quella voce che conosco bene, Louis.
- Alla fin fine questa e anche casa tua.
Mi risponde voltandosi e posando il suo bicchiere sul tavolino di cristallo, con le gambe in oro.
- Dove sei stata fino adesso?
Mi chiede quasi preoccupato, no lui e veramente preoccupato.
- A scoprire chi erano i miei veri genitori e a conoscere la mia storia.
- Chi? Chi ti ha parlato dei tuoi genitori e come facevano a conoscerli?

Mi chiede, tante domande per una sola risposta penso mentre mi siedo sul divano per guardare il fuoco.
- Ricordi la leggenda del paese della ragazza metà umana e metà vampira?
Gli chiedo.
- Si certo pensano che arriverà e porterà la salvata, perché?
- A quanto pare si trova davanti a te.
Gli rispondo indicandomi.
- Che cosa?
Mi chiede confuso.
- A quanto pare non sono del tutto un vampiro.
Gli rispondo sorridendo.
- Ma e impossibile Victor ti ha trasformata, me lo ricordo bene lo fece sotto ai miei occhi.
Mi risponde lui.
- Infatti, in base a quello che mi hanno raccontato, mi ha trasformato prima del tempo. Avrei smesso di invecchiare all’età di venticinque anni invece Victor mi ha trasformato prima.
- Wow.
- Si Wow, questo mi fa capire che vi ho odiato per niente.
Continuo a parlare fissando lo sguardo sul fuoco.
- Non capisco.
- Io vi ho odiati perché mi avete fatto uccidere delle persone innocenti quando potevate aiutarmi a nutrirmi di animali o di nutrirmi senza ucciderle, invece non lo avete fatto ho dovuto imparare tutto da sola.
- Noi abbiamo cercato di aiutarmi ma…..
- Eravate troppo impegnati a combattervi l’un l’altro per me.
Rispondo io al suo poso.
- E anche questo il motivo che ti ha spinto ad andare via non e cosi?

Mi chiede, voltando il mio viso verso di lui.
- Mi faceva male il pensiero che litigavate tutti i santi giorni per me.
- Lo sappiamo, ora pero e tutto finito ora siamo tutti più vecchi e più saggi e sappiamo come affrontare meglio i problemi.
Mi risponde cercando di avvicinare il suo volto al mio.
- No Louis io non voglio dividervi di nuovo. Non voglio di nuovo giocare con voi o voi con me, sono stanca.
Gli rispondo alzandomi dal divano e cercando di andare via dal salone, ma improvvisamente me lo ritrovo da un palmo dal naso.
- Sono una notte Ginevra, solo una per noi, solo una notte per ricordare il nostro amore poi domani ti prometto che potremo comportarci come estranei, ma per favore solo una notte.

Mi chiede supplichevole, mentre comincia a baciarmi.
- Solo una notte.
Gli rispondo.
- Solo una.
Mi risponde lui quadrandomi negli occhi, come se ci si volesse specchiare.
Quando sei un vampiro e fai l’amore con un altro vampiro non e come quando sei umano, perché i vampiri sento più intensamente la passione che li travolge il desiderio che li investe in pieno.
Non so come ma ci troviamo nella sua stanza al buio ma il bello di essere noi e che non abbiamo bisogno di luce per baciarci per levarci i vesti da dosso per baciare ogni angolo del corpo dell’altro. Improvvisamente mi sento prendere e sbattere sul letto dove arriva dopo poco lui che si pone su di me, e mi bacia. Ricordo molto bene quando facevamo l’amore come ci sentivamo bene e liberi da tutto come se ci sentissimo compresi e desiderati l’un l’altra.

Lo sento avvicinarsi al mio seno e accarezzarlo come se fosse la cosa più bella che abbia mai visto nei suoi infiniti anni di vita. Per poi sentirmi baciare l’addome, lo conosco bene fin troppo bene, so che cosa vuole fare vuole torturarmi portarmi ad impazzire, perché sa che odio i preliminari li ho odiati cinquecento anni fa e li odio ancora adesso.

Stanca di aspettare, uso la mia velocità e ribatto la situazione lo porto sotto di me in modo da torturarlo a modo mio, so quanto odia quando gli bacio i pettorali perché lo eccitano da morire e soprattutto perché nessuno lo fa come me.
- Hai deciso di torturarmi stanotte?
Mi sento chiedere dopo essere risalita per baciarlo.
- E solo una notte ricordi? Perché non godercela come addio.
- Sono d’accordo.
Mi risponde prima di sentirmi prendere per i fianchi e ribattere la situazione.
Non so come abbia fatto, ma sento di non portare più l’intimo e questo per me significa solo una cosa, i preliminari sono finiti.
Bacia per l’ultima volta ogni centimetro del mio corpo per il semplice gusto di sentirmi ansimare sotto di lui per poi sentirlo improvvisamente dentro di me senza preavviso.
Sento che vuole farmi sua come già successo anni prima quando ero umana e dopo quando sono diventata un vampiro, sento che vuole possedermi sento che vorrebbe che questa notte in cui ci diciamo addio come amanti non finisca mai, ma e questa la fine che farà questa notte rimarrà chiusa in un angolo delle nostri menti e non verrà più raccontata, mai più vissuta.

Lo sento sta arrivando al culmine del piacere, le sue spinte diventano più forti e intense e la sua bocca cerca in modo irrefrenabile la mia come per sugellare quest’ultimo momento insieme, come per non scordarlo mai. Non posso fare altro che urlare insieme a lui, quando orami entrambi sentiamo il piacere che suscitiamo l’uno nel altro.
- Vorrei che questa notte non finisse mai.
Mi sento dire da Louis dopo essersi messo al mio fianco e abbracciato accarezzandomi i capelli.
- Lo so.
Gli rispondo, non posso dirgli anch’io perché questo significherebbe ricominciare tutto d’accapo, tutti i cinquecento anni di dolori che ci siamo inflitti tutti e tre e chissà forse potrei decidere di fuggire di nuovo.
Si dice che la notte porta consiglio ma l’unica cosa che porta a me e soltanto tantissimi domande, su cui non ho intenzione di rifletterci qui in questo letto nuda accanto a Louis. Non lo avevo mai fatto prima lasciarlo da solo nel letto, ma questa è la notte del nostro addio e visto che è l’alba, la notte e passata e io devo andare via.
Mi copro per bene con il lenzuolo bianco, prendo le mie cose che sono un po’ sparse dappertutto ed esco.

- Nottata movimentata?
Mi sento chiedere alle mie spalle da l’ultimo uomo che avrei voluto vedere in quel momento.
- A quanto pare anche per te.
Gli rispondo dopo aver notato la donna mezza nuda sulla soglia della sua stanza.
- Amore torna a letto.
Sento chiedere dalla donna.
- Vai a letto Corinne sto arrivando.
Sento rispondere Victor, prima di vedere la donna ascoltarlo e ritornare nella stanza da letto.
- Ora se non ti dispiace devo tornare nella mia stanza.
Gli rispondo cercando di sorpassarlo.
- Non ricordavo che con me tu lasciassi la mia stanza quando a fare l’amore eravamo noi.
- No infatti quello eri tu.
Gli rispondo mentre continuo a camminare per il corridoio e alzando il passo per arrivare prima nella mai stanza.
- Mi sbaglio o urlavi molto di più quando a fare l’amore eravamo noi due?
Mi chiede ancora con il suo viso malizioso ma che vuole da me ora.
- Si sicuramente sono tue immaginazioni .
Gli rispondo dopo essere arrivata alla porta della mia stanza, ma improvvisamente mi sento voltare e sbatterci contro.
- Possiamo riprovarci e vedere se mi sbaglio o no.
- E la tua cara Corinne?
Gli chiedo, e vicino troppo vicino.

- Lei non e te, nessuna e alla tua altezza, ricordalo.
- Be allora fattela piacere ugualmente.
Gli rispondo dopo aver aperto la porta della mi stanza e avergliela chiusa in faccia.
Perché, perché mi fa ancora questo effetto. Penso mentre mi butto sul letto e cercare di riprendere sonno, e allontanare lui e il suo corpo lontano dalla mia mente.

Angolo Autrice
Scusate per gli errori
Spero che questo capitolo ci sia piaciuto.

La Vampira cacciatrice di Vampiri ||CompletaWhere stories live. Discover now