20 Lo scontro.

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-A quanto vediamo e ancora Ginevra e i due vampiri sanguinari, sei identica a tua madre ti innamori dei mostri.
Mi sento rivolgere la parola da Rosalinda.
-Parla una delle tre donne che si sono innamorate del vampiro più sanguinario che esiste.
-E uno degli errori più grandi della nostra vita.
Rispose Patrizia.
-Vogliamo iniziare questo scontro?
Sento chiedere da Victor.
-Ma certo fateci chiamare solo i nostri alleati.
Sento rispondere Serena, che ponendo la sua mano sulla terra d’avanti a se, la solleva e la prasma a uomo.
-Vi presentiamo uno dei nostri soldati.
Sento Rosalinda prendere la parola, fiche alle loro spalle non vediamo degli uomini plasmati dalla terra, senza occhi o bocca, ma dal viso rabbioso e pronto a combattere.

-Che la guerra abbia inizio
Sento proferire da Serena prima di vedere la sua mano destra fare segno di attaccare.
Non avremmo mai vinto contro  delle creature magiche dovevamo inventarci qualcosa.
Ognuno combatte contro un proprio avversario mentre le streghe si sono messe da parte per gustarsi la scena, si proteggono usando i propri poteri, codardo.
Gli esseri creati dalla terra sono difficili da uccidere, più i vampiri cercano di staccargli la testa più velocemente questa ricompare come se non gli avessero fatto nulla, gli umani che sono arrivati subito dopo il via di Serena cercavano di difendersi come possono, i cacciatori usarono tutte le loro risorse e le loro forse ma come me sanno che non si può vincere contro tale magia.

Non posso farle vincere, ci deve pur essere qualcosa che si può fare.
Mi difendevo da quei soldati fatti di terra con la mia spada trafiggendoli da parte a parte per poi vederli esplodere davanti a me.
Victor e Louis se la cavano benissimo e lo stesso Sebastian ma Walter ha qualche complicazione.
Cosi mi butto sul mostro che cerca di pugnalarno alle spalle e lo trafiggo fa parte a parte.
-Grazie sorella.
Mi ringrazio.
-Di nulla.
Gli rispondo mettendoci schiena a schiena per difenderci a vicenda.
-Come gli uccidiamo tutti?
Mi chiede mentre trafigge un mostro tagliandolo a meta.
-Non lo so, qualche idea?
Gli chiedo difendendomi da un altro essere.
-Be tutto e iniziato con la magia, chiudiamo il tutto con la magia.
Mi propone.
-Ottima teoria peccato che le streghe ora stanno pensando a proteggersi.
-Ma tu discendi da Isabel sorella di Olivia non che ex strega.
Mi risponde.
-Come fai a saperlo?

Gli chiedo salvandolo da un essere che voleva ferirlo alla gamba.
-Conosco al tua storia ricordi?
-Si ma ti sei persa la parte in cui sono diventata un vampiro? e sai come si dice o sei morta o sei viva la magia non include entrambe.
Gli rispondo.
-Maledizione.
Mi risponde uccidendo un altro essere.
-Ma hai ragione su una cosa Walter tutto e iniziato con loro e tutto finisce con loro.
Gli rispondo prima di separarmi da lui e iniziare ad uccidere tutti gli esseri che mi si pongono davanti, devo raggiungerle e devo far finire questa storia.
-Dove pensi di andare?
Mi sento chiedere da Louis che mi tiene per un polso.
-Se uccido almeno una di loro questi esseri moriranno.
Gli rispondo difendendomi da uno di quei esseri che mi si presentano davanti.
-Ti uccideranno.
-A meno avrò salvato voi.
Gli rispondo prima di separarmi da lui e dirigermi verso le tre donne che mi odiano solo perché sono nata.

-FERMATELII STANNO DISTRUGGENDO TUTTO.
Urlo alle tre donne che si trovano poco distanti da me.
-Tu ti farai uccidere?
Mi chiede a Serena
-Spiegatemi perché mi odiate cosi tanto, io non vi ho fatto nulla.
-Tu sei un mostro ben peggiore dei vampiri.
-Non credo che voi mi vogliate uccidere solo perché sono meta umana e meta vampira, io penso che tu mi voglia uccidere perché sono i frutto nato dall’uomo che tutte e tre amavate ed una semplice donna.

-Sono stanca di parlare con te, mostro.
Mi risponde Rosalinda sferrando su di me una palla di fuoco. Stranamente la palla si dissolve prima di toccarmi come se qualcosa mi stesse proteggendo, la collana.
-Com’e possibile?
Chiede Patrizia scaraventandomi a sua volta una palla di fuoco che fa la stessa fine della precedente, e come prima la collana si illumina.
Alle mie spalle c’è una guerra ancora in atto e da quello che posso vedere, stiamo perdendo, i vampiri e i cacciatori sono esausti devo reagire fare qualcosa. Cosi predo la spada e la lancia addosso a Serena che e troppo impegnata a chiedersi perché i suoi poteri insieme a quelli delle sue sorelle non funzionassero su di me. La colpisco allo stomaco, ferendola. E improvvisamente meta degli esseri che stavano combattendo scomparvero come se fossero stati risucchiati dalla terra. Ora ho capito devo ucciderle tutte e tre per poter salvare il mio esercito.
Patrizia cerco di contrattaccare contro di me ma grazie alla mia collana nulla mi scalfiva come se avessi uno scudo che mi proteggeva da ogni attacco magico, cosi ne approfittai e prendendo un pezzo di legno che sta a terra glielo lancio pugnalandola al cuore, per poi vederla cadere a terra senza segno di vita. E anche con la sua morte l’altra meta degli esseri nati dalla terra vennero risucchiati da essa stessa. Con la coda dell’ occhio noto Victor, che cerca di avvicinarsi per aiutarmi  ma gli è impossibile, quei pochi esseri rimasti lo allontanano da me.
-Hai ucciso le mie sorelle.
Senti proferire Ramona.
-HAI UCCISO LE MIE SORELLE.
La sento urlare finche un forte vento non si alzo per abbattersi sui vampiri ma improvvisamente tutto cesso. Vidi lei atterra senza vita e un uomo con i lunghi capelli neri e gli occhi castani come i miei, che ha nella mano destra il cuore di Rosalinda.
-E io ho ucciso te.
Senti proferire dall’uomo che butto atterra il cuore per poi riconcentrare la sua attenzione su di me.
Tutti gli esseri rimasti, vengono risucchiati come i primi e il vento che si era innalzato dal nulla, sparisce.
Victor videndo l’uomo davanti a me immobile si avvicina e si mette davanti a me, per farmi da scudo.
-Se vuoi lei, devi uccidere prima me.
La sua voce come il suo corpo e stanca ma è pronto a combattere ancora pur di salvarmi la vita.

-Io non voglio ucciderla.
Risponde l’uomo è  cosi famigliare come se lo avessi già visto.

Improvvisamente dei flashback di quando ero piccola, mi invadono la mente. Un uomo con un lungo mantello nero che tutti i giorni del mio compleanno mi portava dei doni fino all’età di quattordici anni. Improvvisamente tutti i tasselli vanno al proprio posto.
-Yvan!
Esclamo uscendo dalle spalle di Victor.
-Ciao Ginevra.
Mi risponde l’uomo avvicinandosi a me.
-Yvan? Quindi lui e….
Cerca di mettere chiarezza Louis.
-Mio padre.
Rispondo non staccando mai gli occhi da quell’uomo che inconsapevolmente mi ha sempre protetta.

Angolo Autrice
Scusate per gli errori
Cosa ne dite vi è piaciuto? Siamo vicini alla fine della storia preparatevi...

La Vampira cacciatrice di Vampiri ||CompletaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant