18 Sono tua

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Cerco di rientrare nel castello facendo il meno rumore possibile ma a quanto pare non funziona.
- Dove sei stata?
Mi sento chiedere mentre cerco di superare il grande salone e andare nella mia stanza.
- A fare una passeggiata nel bosco perché non posso?
Rispondo a Victor che mi fissa come se sapesse che sto mentendo.
- Fino a mezzanotte?
- Avevo molto su cui riflettere.
Gli rispondo.
- E poi anche tu sei sveglio, che c’è le tue donne, ti hanno lasciato insoddisfatto?
Gli chiedo in modo civettuole in modo di punzecchiarlo un po’.
- Tutte le donne del mondo mi lasciano insoddisfatto, a parte una.
Mi risponde guardandomi dalla testa ai piedi o no, conosco bene quello sguardo e non cadrò nella sua rete.
- Conosco quello sguardo non pensarci neanche.
Gli rivelo andandogli incontro, anche se so che e sbagliato.
- E che sguardo sarebbe?
Mi chiede avvicinandosi a me sempre di più.
- Lo sguardo di quando vorresti portarmi a letto e farmi tua.
- E non lo desideri anche tu?
Mi domanda mentre inizia a baciarmi il collo.
- No. Sono stanca di soffrire per te.
Gli rispondo, allontanandomi da lui contro voglia.
- Soffrire? Che io ricordi quello a soffrire per il tuo amore ero io.
Mi risponde con volto arrabbiato.
- Tu? Tu che dopo una notte passata insieme mi abbandonavi da sola nel letto come se fossi solo una donna da portarsi a letto e poi buttare?
Gli chiedo, devo cercare di restare calma senò stasera lo uccido.
- Tu avresti sofferto per me, quando ti portavi altre donne a letto con me a fianco alla tua stanza?
Gli chiedo sono arrabbiata ma mi devo contenere.
- Non hai mai pensato perché lo facessi?
Mi sento chiedere da lui.

- Portavo altre donne nella mia stanza le stesse notti in cui tu stavi con Louis per provarti che non avevo bisogno di te per stare con una donna e invece... Ho sempre avuto bisogno di averti al mio fianco tutte le notti e tutti i giorni, ti lasciavo sola nel letto perché mi dava e mi da fastidio l’idea che il mio mondo giri intorno a te.
E sai perché mi da fastidio? Perché un giorno tu potresti andare via di nuovo e lasciarmi solo con il peso del mondo sulle spalle, potresti lasciarmi e io potrei non rivederti più e per me questo significa non vedere più la luce ma solo le tenebre

Non immaginavo che Victor si potesse sentire cosi ferito. Non ho mai pensato a tutto questo.
- Ho sempre pensato che per te fossi un giocattolo da usare soltanto per le tue voglie e poi da buttare via.
- No non sei mai stata un giocattolo per me, sei sempre stata la mia ancora di salvezza la mia luce in tutto il buio che mi circonda.
Mi risponde accarezzandomi la guancia con urgenza come un assetato di acqua in un deserto.
- Non voglio più soffrire per te, Victor.
- Neanche io.
Mi risponde lui avvicinandosi sempre di più alle mie labbra.
- Non te lo perdonerò mai se mi ferisci di nuovo.
- Non lo faro lo giuro io non posso vivere senza di te.
Mi risponde colmando quella breve distanza che ci divideva, e un bacio urgente in cui si sentono i secoli passati a rincorrerci ad allontanarci a vicenda, e un bacio che ricorda si i vecchi tempi ma e anche un bacio che da vita a un futuro, nostro.
Il bacio diventa sempre più rude più possessivo, siamo stanchi di allontanarci per paura di farci del male, vogliamo di più e lo vogliamo ora.
Mi ritrovo senza preavviso sbattuta la muro con Victor davanti a me che  non fa altro che baciarmi e ad iniziare a privarmi dei miei vestiti, iniziando con la camicetta rossa che indosso.  Lo stesso faccio io con la sua maglietta attillata color grigio topo, finiscono a terra poco distanti dal camino.
Iniziamo a risalire le scale che ci dividono dalla sua stanza da letto, decidiamo di non usare la nostra velocità da vampiri ma di andare piano lenti per gustarci ogni nostro ansimo di desiderio dell’altro perché come ho sempre detto fare l’amore con Victor e come farlo sempre per la prima volta.
Apriamo la porta della sua stanza con un solo colpo e la richiudo sbattendoci lui di sopra, continuiamo a baciarci come se le nostre labbra fossero le cose più buone che noi avessimo mai potuto gustare. Lo privo della sua cintura e dei suoi pantaloni, e lui fa lo stesso togliendomi la gonna color celeste facendola finire sul comò.
Per poi ritrovarci ancora mezzi nudi sul letto a baciare ogni centimetro del nostro corpo come se fosse da scoprire.
- Avevo quasi dimenticato quanto fosse bello baciare il tuo corpo.
Sento proferire Victor mentre si alza alla mia altezza per guardarmi.
- Avevo dimenticato quanto amassi baciarmi.
Gli rispondo io sorridendo.
- Ti voglio per me Ginevra , ti voglio solo per me e per nessun altro, ne per Louis ne per nessun altro uomo. Voglio che tu sia per sempre mia.
- Sono tua Victor lo sono sempre stata anche se non me ne sono mai resa conto, fino ad oggi.
Gli rispondo dopo averlo baciato, sono convinta delle mie parole sono sempre stata sua e di nessun altro. Ora capisco che l’odio che inizialmente provavo per lui altro non era il forte amore che provavo, ma ero cosi ceca da non voler vedere nulla.
Improvvisamente mi sento privare del mio intimo e lui del suo, e questo il momento che entrambi stavamo aspettando quello di appartenerci a vicenda.
Mi accarezza la pelle come se fosse di porcellana e avesse paura di rompermi.
- Non ti ricordavo cosi delicato.
Gli faccio notare tra un sospiro ed un altro.
- Voglio fare le cose per bene questa volta
Mi risponde lui, continuando a baciarmi.
Ogni suo tocco ogni suo bacio non fa altro che scatenare in me una gran voglia di farla finita di costringerlo a possedermi di farmi sua come già successo moltissime volte, ma ha ragione questa volta e diversa perché non esiste più un vostra ma un noi, perché non esiste più Victor, Ginevra  e Louis, ma esiste solo un Ginevra e Victor, e non mi lascerò scappare la possibilità di essere felice con l’uomo che amo.
Senza nessun preavviso lo sento dento di me, che si adatta al mio corpo come se fosse una parte di puzzle
che mancava. Ci guardiamo negli occhi come per comprendere i pensieri l’una dell’alta.
- Da ora in poi sei solo mia.
Mi sento imporre da Victor prima di sentire una spinta dentro di me.
- Sono solo tua.
Gli rispondo tra un sospiro ed un altro, con queste consapevolezza ora sappiamo di appartenerci e che niente potrà dividerci.
Le sue spinte diventano sempre più forti, i suoi baci sul mio seno diventano roventi, le sue mani che mi accarezzano le gamme diventano essenziali per il mio corpo come una affamata.
Il letto sbatte ad ogni sua spinta e le mura accolgono ogni nostro urlo di piacere.
Entrambi sappiamo di appartenerci e che divisi siamo inutili ma uniti siamo una cosa sola e con questo pensiero mi accovaccio sul suo petto.
- Fare l’amore con te e come farlo per la prima volta.
Lo sento proferire mentre mi accarezza i capelli.
- E quello che ho sempre pensato ogni volta che facevamo l’amore.
Gli rispondo.
- Sei mia?
Mi sento chiedere come per chiarire questo punto una volta per tutte.
- Sono tua
Gli rispondo prima di addormentarmi tra le sue forti e sicure braccia sperano che questa volta sia diverso.

Angolo Autrice
Scusate per gli errori
Ditemi cosa ne pensate. Con chi vorreste Ginevra? Con Victor o con Louis? Scatenatevi

La Vampira cacciatrice di Vampiri ||CompletaWhere stories live. Discover now