17 Un mio esercito

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Ho avuto cosi tanti pensieri per la mente che la scuola e veramente l’ultimo cosa a cui vorrei dare retta. Ho intensione di tornarci almeno per vedere come sta Duncan che e una vita che non vedo più.
- Buon giorno a tutti.
Saluto tutti entrando in classe e dirigendomi al mio posto.
- Ben tornata ma che fine hai fatto?
Mi sento chiedere da Duncan.
- Ho avuto molto da fare in questo periodo e a dire la verità, la scuola e l’ultimo dei mie pensieri.
Gli rispondo sorridendogli.
- Ma certo combattere le tre streghe più potenti della storia non e mica uno scherzo.
Mi sento rispondere da lui, ma come fa a sapere delle streghe?
- Tu come?
- Mia madre e una strega, pensavo che lo sapessi?
- No non lo sapevo ma lo supponevo.
Gli rispondo sinceramente.
- Lei mi ha voluto dire tutto in modo di essere preparato.
- Non dirmi che vuoi partecipare allo scontorno.
- Si perché?
Mi sento chiedere da lui.
- E uno scontro sanguinario ci saranno molte persone che moriranno.
- Be se morirò so di averlo fatto per il mio paese.
Perché questo ragazzo non capisce che non si tratta di una guerra normale come quella che si fanno i comuni mortali.
- Ma non è giusto morire alla tua età.
Gli rispondo, come può un ragazzo di diciannove anni voler morire per il suo paese?
- Tu quanti hanno hai?
Mi sento chiedere.
- Perché?
- So che sei un vampiro ma sono curioso.
- Ne ho 544, perché?
- Te li porti bene.
Mi risponde guardandomi dalla testa ai piedi.
- Grazie.
Gli rispondo prima di vederlo dirigersi al suo posto per l’inizio della lezione.

La mia vita ha preso veramente una strana piega, sono nata nell’ antico 1470 sono arrivata all’età di 19 anni per essere trasformata da un vampiro che si era trasferito con i suoi fratelli, “come li chiamava lui” nel mio paese, due di loro si innamorano di me, viviamo tutti e cinque insieme ma con me che come una pallina di pin pong  passa da un letto al l’altro, per il semplice fatto di amarli entrambi. Louis e Victor due degli uomini che mi hanno amato di più nei miei cinque secoli di vita, ma no, le mie disgrazie non sono finite qui no perché li seguo, mi ritrovo in un paesino scordato da dio in cui scopro che non solo i Lombardi la mia vera famiglia, scopro di essere un mostro di natura metà vampiro e metà umana e non riesco a capire che cosa io abbia di umano, ma ok.

Aggiungiamoci il fatto che mio padre “ un vampiro” mi ha sempre tenuta sott’occhio senza che io sappia nulla. Aggiungiamo tre streghe che danno la caccia più a me che ai due uomini pronunciati prima e diamo vita alla mia nuova vita, più incasinata di prima.
Ed e a questo quello che penso mentre cammino per tornare al castello,  quanto la mia vita si sia complicata in pochi mesi, da come sono passata ad odiare l’uomo che mi ha trasformata al rinnamorarmi di nuovo. Eppure una donna sana di testa non lo farebbe mai. Innamorarsi di un uomo che dice di amarla e poi lo trovi nel letto con un'altra donna.
E per questo non so che fare, dirgli che lo amo ancora e fuori discussione ho ancora la mia dignità andare a letto con altri uomini per farlo ingelosire come successo con Louis? No. Non sono una donna di poco conto che va con tutti, senza amare.
Entro nel castello pongo la borsa a Adam che stranamente mi sta aspettando.
- E successo qualcosa Adam?
Gli chiedo ha un viso pallido quasi terrorizzato.
- Tutti sono riuniti nell’ufficio del signor Victor, dicono che le streghe sono arrivate.
Dopo questa notizia mi dirigo a velocità vampiresca nell’ufficio di Victor dove mi ritrovo tutti preoccupati intorno a un tavolo che cercando di dare vita a una strategia.
- Che succede qui? Adam mi ha detto che le streghe sono arrivate.
Intervengo io
- Si tra tre giorni saranno qui da noi e dobbiamo trovare un modo per assicurarci che questa guerra venga vinta.
Mi risponde Louis.
- Cosa facciamo?
Chiedo a Victor che sta fissando la cartina del terreno circostante al castello.
- Tu non farai nulla, resterai qui.
Sento rispondere Victor con voce arrabbiata.
- Che cosa? Ti ricordo che le streghe vogliono più me che voi.
- Non mi importa tu resti al sicuro, quindi esci.
- NO
Urlo con tutto il fiato che ho in corpo.
- Tu non parteciperai allo scontro, Ginevra  quindi è inutile che ti impunti.
Mi risponde ritornando a concentrare la sua attenzione sui fogli davanti a lui.
- Staremo a vedere.
Gli rispondo prima di uscire velocemente dal suo ufficio scendere le scale e riprendere la borsa che Adam ha ancora in mano.
- Non fare nulla di azzardato, non vorrei perderti, sorella.
Mi sento dire da Sebastian che si trova alle mie spalle.
- So badare a me stessa.
Gli rispondo prima di uscire come una furia dal castello diretta in paese.

Se non potevo far parte dell’esercito di Victor, vuol dire che ne avrei avuto uno tutto mio, alla fine in cinquecento anni ho conosciuto molta gente e so di chi posso fidarmi e chi no.
- Elis ci sei?
Chiedo dopo essere entrata nell’Hotel ormai disabitato se non fosse per Elis e  suo figlio.
- Ginevra  sono qui che succede.
Mi chiede allarmata.
- Le streghe sono qui.
- Si lo so tra tre giorni arriveranno in paese.
- Dobbiamo fare qualcosa.
Gli rivelo
- Pensavo che i vampiri egiziani ci avrebbero dato una mano.
- Ed e cosi ma Victor non vuole farmi partecipare e quindi non so come si vogliono muovere, dobbiamo l’lavorare di astuzia.
- Che vuoi fare?
- Avvisa gli uomini che vogliono combattere che le streghe arriveranno e digli di prepararsi per bene, nel frattempo io andrò a chiamare degli amici nel bosco.
- Chi?
Mi chiede quasi allarmata, chissà forse sa a chi mi sto rivolgendo.
- Gli Wozon.
- Ma loro non ti aiuteranno mai.
Mi rivela lei.
- Credimi ci aiuteranno.
E dopo la mai rivelazione esco dall’hotel velocemente diretta nel bosco.
E calata la notte ma so esattamente, dove sto andando, li conosco da molto tempo e molti di loro mi devono dei favori per non averli uccisi quando mi veniva ordinato dai Cacciatori.
- CHI SEI?
Mi sento urlare da un uomo che non ho mai visto prima sicuramente un nuovo membro.
- Sono Ginevra  sto cercando i Wozon.
- Be li hai trovati cosa vuoi?
Mi sento chiedere nuovamente.
- Io vorrei…
- Ginevra .
Mi sento chiamare alle mie spalle e Marina una dei vampiri che ho salvato dalle fauci di vampiri che volevano violentarla e ucciderla circa 150 fa.
- Marina quanto tempo.
- Ginevra che ci fai qui?
Mi chiede.
- Sono venuta a chiedervi un favore.
Gli rispondo mentre mi prende sotto braccio e mi conduce nell’accampamento dove si trovano tutti, mentre l’uomo rimasto perplesso del nostro affiatamento ci sta di dietro.
- GINEVRA , O MIO DIO NON CI CREDO.
Mi sento urlare da un ragazzino che a velocita vampiresca mi raggiunge e mi abbraccia, forte.
- Kevin piccolo mio quanto tempo.
Lo saluto abbracciandolo a mia volta. Kevin e un vampiro da circa cinquanta anni e stato trasformato all’età di otto anni da una vampira che desiderava dei figli.
- Come mai sei qui Ginevra  ti serve aiuto?
Mi chiedere, allarmato.
- Si Kevin devo parlare con tutti mi serve una mano.
- Tutto per la nostra salvatrice.
Sento rispondere da una voce che conosco bene, e Perla una delle vampire più vecchie che ho salvato dal morire al rogo.
- Dicci tutto e se potremo, ti aiuteremo.
Mi sento accogliere da Perla.
- Tra tre giorni il trio delle tenebre arriverà qui per uccidermi.
Gli rivelo dando vita a dei mormorii.
- Victor e Louis hanno dato vita ad un esercito ma non vogliono farmi partecipare e lo sai quanto odio quando mi vengono dato degli ordini.
Continuo a parlare.
- Quindi sei tu la donna che vive con loro al castello?
Mi sento chiedere da Marina.
- Si ma e solo temporaneo finche non avremo sconfitto le streghe e poi andrò via.
Rispondo.
- Sei tu allora.
Mi chiede accarezzandomi la guancia Perla.
- La donna metà umana e metà vampira,a quanto si dice in giro si.
Gli rispondo lasciandola di stucco.

- MI DISPIACE MA NON TI AIUTEREMO.
Sento urlare alla mie spalle dall’uomo che avevo incontrato prima del bosco.
- Calmati Alex. Tu forse non lo sai ma Ginevra a salvato la maggior parte di noi e chi non ha salvata e stato protetto dai cacciatori.
Mi sento difendere da Kevin
- Non c’è bisogno che mi difendi Kevin, so badare a me.
Gli rispondo prima di rivolgere la mia attenzione ad Alex.
- Non ci conosciamo ed e giusto che tu non vogli aiutarmi lo stesso vale per tutti, io non vi impongo di aiutarmi perché in passato io ho aiuto voi ma chi di voi vorrà aiutarmi può farlo io non obbligo nessuno.
Rispondo guardandoli tutti uno alla volta.
- Ginevra  ha salvato me e la mia famiglia dai cacciatori io ti aiuterò.
Sento proferire dalla famiglia, Whait, salvati in Inghilterra.
- Noi siamo vivi grazie a Ginevra  che ci ha insegnato come essere dei vampiri. Siamo con te
Sento proferire dalla famiglia  Green

- MA SIETE TUTTI PAZZI CI PORTERA ALLA MORTE.
Sento urlare nuovamente Alex.
- Perché se stiamo qui, fermi senza fare nulla e le streghe vorrebbero ucciderci che facciamo?
Sento chiedere Marina.
- Io combatterò con Ginevra, lei mi ha donato questa splendida famiglia.
Sono contenta che  non si sono scordati  tutto quello che ho fatto per loro.
- Io non obbligo nessuno, chi di voi vorrà aiutarmi che venga domani mattina vicino al castello ci alleneremo primo dell’arrivo delle streghe.
Prendo la parola.
Ho un mio esercito, non che il migliore che avrei mai potuto desiderare, gli Wozon sono gruppi di famiglie che sono diventati vampiri involontariamente e che si sono riuniti sotto lo stesso tetto per addestrarsi gli uni gli altri.
Ognuno di loro e bravo in qualcosa e se lo sono insegnati gli uni gli altri sono il gruppo di vampiri più forte e grande che io conosca . E non ho paura della furia di Victor quando lo scoprirà perché questa e una guerra più mia che sua.

Angolo Autrice
Scusate per gli errori
Parlatemi ditemi cosa ne pensate.

La Vampira cacciatrice di Vampiri ||CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora