19 Paura

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Ho paura, paura di aprire gli occhi e non trovare nessuno accanto a me, paura di sentire di nuovo il mio cuore rompersi in mille pezzi, ho paura di aver sbagliato di nuovo ma che questa volta ci vorrà più tempo per dimenticarlo.
- Avevo dimenticato quanto sei bella di primo mattino.
Mi sento risvegliare da una voce, non ci credo. Ho quasi voglia di piangere per la felicità.
- Pensavo che fossi andato via.
Gli rispondo dopo aver aperto gli occhi ed averlo trovato più bello che mai, mi guarda come se fossi la cosa più bella che lui avesse mai visto nella sua vita.
- Non ho più nessuna intenzione di lasciarti andare ora che ti ho, sei mia.
Mi risponde baciandomi, come se fosse la prima volta.
- Sono tua ma sappi che sei solo mio.
- Lo sono sempre stato nonostante abbia cercato di farti ingelosire in ogni modo, ho sempre avuto te nella mia testa.
Mi risponde mentre mi bacia e mi assapora e mi stringe a se per paura che io possa scappare e andare via, ma ora che lo trovato non ho intenzione di lasciarlo.

- Dobbiamo alzarci.
Gli rivelo mentre cerci di coprirmi con un lenzuolo e alzarmi.
- E perché? Non possiamo prenderci una paura da questa guerra?
Mi chiede mentre mi ributta sul letto e si mette su di me, per chiudermi in una gabbia, una splendida gabbia.
- No. Ho chiamato degli amici per la guerra, poiché tu non volevi farmici partecipare ho pensato di dare vita a un esercito tutto mio.
- Cosa hai fatto?
Mi chiede a bocca aperta ma senza scostarsi da me.
- Lo sai che odio, quando mi dai ordini e poi questa e anche la mia guerra.
- Io ti voglio al sicuro forse non lo hai capito.
Mi risponde lui mentre scendi da sopra di me per alzarsi. Ed ecco che il nostro momento di paradiso che finisce.
- E anche la mia guerra Victor.
Gli rispondo mentre mi avvolgo nelle coperte bianche per avvicinarmi a lui che si trova seduto sul letto.
- Non posso permettermi di perderti ora che ti ho trovata.
Mi risponde appena mi rivede d’avanti a se.
- Non accadrà io non scapperò e non morirò e non accadrà nulla che mi possa separare da te.
Gli rispondo mentre mi siedo sulle sue ginocchia. E questo il mio posto con lui, soltanto con lui.
- Sono tua e lo sarò per sempre.
Gli rivelo prima di baciarlo e buttarlo sul letto, la notte e passata ma la mia voglia di lui no. E passiamo altre due ore ad amarci lasciando i problemi dietro la porta, loro possono aspettare noi no.

- Signorina Ginevra  ci sono degli ospiti per lei.
Ci viene in contro Adam mentre io e Victor scendiamo le scale insieme.
- Sto arrivando Adam digli di pazientare qualche minuto.
Gli rispondo prima di voltarmi verso Victor.
- Non vuoi dirmi chi sono?
- Sono gli Wozon?
- Gli Wozon come hai fatto a convincerli ad aiutarti.
- Mi dovevano dei favori.
Gli rispondo prima di baciarlo e scendere gli ultimi scali per raggiungere i miei ospiti.
- Sono contenta che siate venuti.
Saluto i miei ospiti ci sono tutti anche il piccolo Kevin ma non c’è Alex, e posso capirlo.
- Ti dovevamo un favore ricordi?
Mi chiede Marina uscendo dal gruppo per correre ad abbracciarmi.
- Vi ringrazio. Voglio avvisarvi che ho sistemato le cose con Victor quindi quelli di voi che vogliono aiutarmi, si dovranno esercitare insieme ai vampiri provenienti dall’Egitto e i cacciatori miei amici.
- Ma Ginevra i cacciatori ci danno la caccia.
Sento rispondere Perla spaventata.
- Sta calma Perla ho parlato con loro e hanno detto che non daranno la caccia a nessun vampiro a meno che non si presenti nelle loro terre e ora voi non siete nelle loro terre ma nelle mie quindi puoi stare tranquilla.
Gli rispondo prima di chiedere ad Adam di accompagnare i vampiri nella stanza di allenamento per presentargli gli altri.
- Hai chiamato i tuoi vampiri dalla Francia e dall’Inghilterra.
- Certo arriveranno nel pomeriggio.
- Ottimo.
Gli rispondo prima di separarmi da lui per andarmi ad esercitare con i vampiri.
- Dove stai andando?
Mi chiede Victor dopo avermi presa per un polso e strattonata delicatamente su di lui.
- Vado con i vampiri mi alleno anche io.
Gli rispondo.
- Prima voglio un bacio.
Mi risponde prima di avvicinare le sue labbra alle mie. Baciare le labbra morbide di Victor e come ottenere una ventata d’aria nuova anche se rischiavo di sentirmo male vedendo la gigura davanti a noi.
C.ompare Louis dal nulla che ci guarda con rabbia e delusione.
- Victor ti vogliono al telefono.
Comunica.
- Arrivo.
Risponde prima di aver depositato un casto bacio sulle mie labbra ed essere scomparso nel nulla.
Sono rimasta sola con Louis, non so come iniziare a spiegarli la situazione, come spiegargli quello che provo.
- Louis.
Lo chiamo mentre cerca di andare via.
- Non c’è bisogno che mi spieghi nulla, sapevo che amavi lui.
- Vorrei spiegarti ugualmente.
Gli rispondo avvicinandomi a lui.
- E cosa vorresti spiegarmi?
- Che ho amato anche te, ma che….
- Ami di più lui.
Mi risponde voltandosi per guardarmi negli occhi.
- Lo amato dal primo momento che lo visto e non posso negarlo.
- Lo so, voglio che tu sappia che se hai bisogno anche di solo un amico io ci sarò.
Mi risponde avvicinandosi a me, e abbracciandomi, avevo bisogno di questo, di lui.
- Scusate se interrompo qualcosa, ma c’è un problema.
Ci sentiamo interrompere da qualcuno, Walter.

- Che succede?
- Le streghe sono arrivate
Mi risponde indicandomi la finestra. Non e possibile avevamo ancora due giorni disponibili com’e possibile. Ma improvvisamente le vedo, dalla finestra tutte e tre Rosalinda, Patrizia e Serena che mi guardano con odio.
- Scendo a parlare con loro.
Comunico mentre cerco di dirigermi al cancello.
- Non te lo posso permettere, potrebbero decidere di ucciderti seduta stante.
Mi blocca Louis.
- E me che vogliono di più.
- E io non permetterò che ti abbiano.
Intertiene Victor entrando nel salone.
- Che hanno detto i vampiri?
- Che saranno qui tra un’ora.
- E troppo tardi loro inizieranno prima.
Gli rispondo, guardando nuovamente fuori la finestra.

Esci fuori Ginevra  e con te che vogliamo parlare per prima

Vedo mimare con le labbra Rosalinda.
- Vogliono parlarmi non mi faranno del male.
- Tu non esci.
La vedo la furia nello sguardo di Victor.
- Fidati di me Victor
Gli rispondo accarezzandogli la guancia.
- Tornerò.
E con queste mie ultime parole esco dal castello. A passo sicuro mi dirigo da loro , verso le tre donne che mi odiano di più e la cosa e reciproca.
- Sei scesa finalmente.
Mi accoglie Rosalinda
- Sono qui, cosa volete.
- Te. Morta.
- E come vorreste fare? Avrete  trovato un modo per farmi fuori in modo teatrale?
- Non ci serve essere teatrale ci basta ucciderti.
Interviene Patrizia.
- Giusto a voi importa poter uccidere me poiché non siete riuscite ad uccidere mia madre.

- Sai la storia!
Sento esclamare da Serena.
- Si, la conosco.
- Ottimo, cosi non ti dovremo spiegare il perché vogliamo ucciderti.
- E poi dopo uccideremo i tuoi uomini.
Mi sento rispondere da Rosalinda da sempre il boss.
- Pensate veramente che io sia indifesa?
Chiedo prima di veder uscire dal castello tutti i vampiri e le streghe e i cacciatori che fino a qualche istante prima si stavano preparando per questo scontro.
- Che la guerra abbia inizio
Sento proferire da Serena.
- Mai stata più d’accordo
Gli rispondo prima di essere affiancata dall’uomo che amo e da un amico ritrovato.

Angolo Autrice
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La Vampira cacciatrice di Vampiri ||CompletaWhere stories live. Discover now