22 Confessioni (FINALE)

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E passato un mese dallo scontro, breve ma faticoso, per fortuna tra gli umani ci sono stati pochi feriti, i vampiri invece con il mio consiglio, "attacco a sorpresa" se la sono cavata più che bene, i cacciatori, dopo aver salutato tutti sono tornati a casa. Ho salutato Sandro con il dolore nel cuore perché non so se mai lo incontrerò.
Forse non lo vedrò mai più ora che io e Victor stiamo più che bene e ho deciso di restare con lui.
Anche se più di una volta c'è stato qualche vaso lanciato per la casa perché il suo ego smisurato non finisce di darmi fastidio lo amo comunque. Con Louis va a meraviglia la nostra amicizia si rafforza a vista d'occhio, penso che abbia messo gli occhi su un Marina Wozon, e a dire la verità sono contentissima per lui, sono riuscita a convincere gli abitanti ad ospitare alcuni Wozon che desideravano uscire dal bosco e vivere alla luce del sole, ma con la promessa di non uccidere nessuno e sono stati d'accordo, tanto da convincere Elis a non affittare a notte le sue stanze ma ad affittarle mensilmente.
Duncan e Monica stanno più che bene sono contenta che Elis abbia convinto suo figlio a non partecipare alla guerra. Mio padre ha deciso di restarmi accanto e a non separarsi più da me, cosi ha acquistato una casa in paese, visto che le stanze in hotel erano andate a ruba dopo la mia proposta.

Tutto in città va per il meglio umani e vampiri convivono pacificamente e io sto bene dove mi trovo.
Mi trovo tra le braccia di Victor che guardiamo il panorama dalla finestra del suo ufficio.
-Se penso a tutti i secoli che abbiamo sprecato nel farci la guerra mi sento uno stupido.
Le sue parole accarezzano la mia pelle procurandomi brividi che si diffondono per tutto il corpo.
- Anche io ma l'importante che ora siamo qui, insieme.
Lo bacio mentre la sua presa si rafforza su di me.
-Abbiamo fatto così tante cose discutibili come la tua alleanza con i cacciatori.
Sorrido alle sue parole, mi sono alleata con i nemici della mia razza e per quanto possa sembrare strano è qualcosa che rifarei.
- Volevo essere addestrata per ucciderti e al contempo per uccidere coloro che mettevano in evidenza quella natura che faceva parte anche di me.
Mi ascolta silenzioso mentre io mi perdo nelle mie stesse parole.
-Non ti ho mai chiesto scusa per quello che ti ho fatto.
Lo zittisce posando sulle sue morbide labbra il mio indice.
-Ormai non importa più.

-Ricordi quando sei arrivata qui e ti ho detto che avevo bisogno di te?
Lo ascolto annuendo, sembra quasi che oggi sia il giorno delle confessioni.
-Non mi servizi soltanto per lo scontro con le streghe. Mi servizi perché non c'è la facevo più a tenerti distante da me, ho passato così tanto tempo lontano da te che non riuscivo più a vivere sapendo non solo che mi odiavo ma anche che non potevo averti.
Mi bacia quasi disperato e io accolgo la sua disperazione facendola mia.
- Ma ora sono qui come volevi tu e non andrò più via.
Co baciamo ancora consapevoli che nulla ci dividerà.

Stiamo stesi sul divano che ci coccoliamo che parliamo di qualunque cosa ci venga in mente.
-Tu sapevi che a causa della mia collana il potere di Louis non ha effetto su di me.
È una domanda a cui penso da un po e a cui non riesco sul serio a dare una risposta.
-Non solo per la collana ma anche per la tua natura.
Mi tocco la collana ripensando a quando Sandro me la diede per venire qui, la miglior decisione di sempre.
-Non mi hai mai detto nulla sulla mia natura.
-Era meglio che tu lo scoprirsi da sola.
Non voglio ribattere perché probabilmente ha ragione.

Ad un tratto lo sento alzarsi e allontanarsi da me come se gli fosse appena venuta in illuminazione.
Si avvicina al grosso mobile del salone apre un cassetto, ne tira fuori qualcosa che non vedo e poi ritorna da me con uno strano sorrido sul volto.
-Avrei voluto chiedertelo secoli fa, ma con tutto quello che è successo non ne ho mai avuto la possibilità.
Mi metto seduta sul divano non comprendendo le sue parole finché non apre all'interno della sua mano una scatolina di velluto verde nella quale vi è custodito un anello di diamanti bianco.

Istintivamente mi porto le mani alla bocca rimanendo letteralmente senza parole.
-Sposami e permettimi di passare la mia eternità con te.
Le parole mi sono morta in gola, non riesco a muovere nessuno dei miei arti, riesco solo a buttarmi su di lui fino a stenderlo sul pavimento e poi baciarlo come se non ci fosse un domani.
-Lo prendo per in si.
Lacrime di gioia rigano le mie guance fino al punto di bagnare anche lui.

Infila lavello nel mio anulare e me lo bacia come per suggellare una promessa.
-Benvenuta futura signora Hernandez.

Guardo lui, guardo il mio anello e penso che questo è il giorno migliore della mia esistenza.

Angolo Autrice Scusate
Scusate per gli errori
Ed eccoci all'ultimo capitolo di questa storia. Spero che vi sia piaciuta e vi abbia appassionato.
E una storia autoconclusiva quindi con ci sarà nessun seguito.
Detto questo grazie per la vostra compagnia e non dimenticatevi di passare dalle mie altre storie.

La Vampira cacciatrice di Vampiri ||CompletaWhere stories live. Discover now