Chapter eighteen: clarifications

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Millie
Era passato esattamente un mese, da quando la mia vita era spenta, o almeno, da quando non aveva più un senso.
Ogni maledettissimo giorno, sono stata sempre più male.
Per fortuna ad aiutarmi c'erano Sadie, ma sopratutto Noah.
Veniva a trovarmi quasi tutti i giorni, sembrava quasi come se si sentisse in colpa per quello che stavo passando, ma di certo non era colpa sua.
Era colpa di uno stronzo che mi aveva solo illusa.
Come se non bastasse, avevo passato il Natale ed il Capodanno peggiori della mia vita, a piangere.
Mia madre le aveva provate di tutte per farmi sorridere, ma naturalmente invano.

Come ogni mattina, arriva il messaggio di buon giorno di Finn, e come al solito, visualizzo senza rispondere:

"Buongiorno amore, oggi è esattamente un mese che la mia vita non ha più un senso, e so che anche tu ti senti così. So che tanto non risponderai, ma tanto vale dirtelo lo stesso. Sono ancora qui, che ti aspetto.
So che ti è sembrato di vedere quello che hai visto, ma come ormai ti ripeto da 31 giorni a questa parte, non è come sembra.
Sono ancora qui, e ti amo più che mai.
Spero che un giorno tu possa capire.
Ti amo.
Tuo, Finn"

E come ogni mattina, dopo aver letto il suo messaggio, scoppio a piangere.

Si può davvero stare così male per una persona?
Beh, si.

Mi vestii con le prime due cose che trovai nell'armadio, ed uscì di casa.
Ah già, vi starete chiedendo come faccio a non vedere Finn visto che siamo vicini di casa immagino.
Beh è abbastanza complicato lo ammetto, ma per fortuna non lo incrocio mai.

Arrivai a scuola, e ad aspettarmi c'erano Sadie e Noah.
"Buongiorno Mills! Oggi va meglio?"
No, ovvio che no.
"Buongiorno. Va uguale"
"Che ne dici se questa sera usciamo un po'?"
"Non voglio uscire"
"E dai Millie! Ti farà bene uscire un po' da quella casa, stai diventando un vampiro!"
"Non voglio uscire, punto."
"Dai ti farà bene!"
"No! L'unica cosa che voglio fare è piangere!"

Stavo male?
Si.
Ero una stupida?
Si.
Perché non avevo perdonato Finn se mi mancava da morire?
Perché sono un orgogliosa del cazzo.

"Millie, i-io non ce la faccio più"
Disse Noah che stava solo ascoltando quella conversazione.
"Cosa?"
Risposi stranita.
"Oggi da me alle 16"
"Okay (?)"
Risposi, e poi entrammo in classe.

Da un mese a questa parte non studiavo proprio più, e utilizzavo le ore scolastiche per dormire, dato che la notte, senza più Finn tra le mie braccia, ero tornata a fare i miei soliti incubi su mio padre.

Finn di qua, Finn di là... piantala Millie!
Se lui ci ha messo mezzo secondo per dimenticarsi di me, perché dopo un mese io non ci riesco?
Perché continuo a parlare di lui?
Basta,devo comprarmi un cane.

Quando andremo a vivere assieme, di sicuro ti regalerò un cane.

Mi spiegate perché ogni scusa è buona per pensare a lui e a quello che dice?!
Già, quando andremo a vivere assieme...
Babbeo.

Finita la scuola, tornai a casa mia, feci un pranzo veloce con mia madre, e andai a sdraiarmi sul letto.
Stavo ripensando a cosa volesse dirmi Noah, cosa intendeva con quel "non ce la faccio più"?
IO NON CE LA FACCIO PIÙ!
Di certo non può stare peggio di me...

Si fecero le 15:30, così iniziai a prepararmi.
Risistemai un po' il trucco, che si era sciolto per colpa delle solite lacrime, e cambiai la maglietta per metterne una più comoda.

Scesi da casa, e mi avviai verso casa di Noah, che era lontana solo due isolati.
Una volta arrivata bussai alla porta, e ad aprirmi non fu lui, ma sua sorella Chloe.
"Chloe da quanto tempo!"
Dissi abbracciandola
"Ciao Millie, entra pure. Sono felice di vederti"

Entrata in casa Schnapp, trovai un esemplare di Noah molto più nervoso del solito.
Si può sapere cos'ha da dirmi?!

"C-ciao Millie"
"Ciao Noah, cosa devi dirmi?"
"Andiamo in camera mia, così posso dirtelo"

Così tanto grave che non può sentire nemmeno sua sorella?
Iniziavo seriamente a preoccuparmi.

Chiuse la porta, e provò ad iniziare un discorso.
"Alloraaaaa, come va la vita?"

Eh?
Mi prendi in giro?

"Come vuoi che vada? male ovvio!"
Dissi con fare ironico.

"Ascolta Millie, i-io devo dirti una cosa, ma so che poi mi odierai"
"Parla Noah! Così mi metti ansia!"

Continuava ad andare avanti e indietro per la sua stanza.
Nel frattempo mille pensieri mi giravano per la mente.
Non chiedetemi perché, ma mi aspettavo quasi che mi dicesse "Millie sono gay, mi piace Finn"

OH GESÙ NO.
Vi prego fa che non sia così.

"Allora?! Che aspetti!"
Dissi impaziente di sapere.
Ma come ero impaziente, allo stesso tempo ero spaventata.
E se mi avesse davvero detto quella frase?
Io cosa avrei fatto poi?

Di certo non potevo dirgli di non essere gay o di andare a farsi fottere, era pur sempre il mio migliore amico.
Ma l'idea di condividere il mio ragazzo con il mio migliore amico, era probabilmente una delle cose peggiori che potesse accadermi.

"I-io. No non ce la faccio"
"Parla accidenti!"
"No Millie, poi mi odierai..."
"E perché mi hai fatto venire qui se non vuoi dirmelo?!"
"Perché mi sento in colpa"

Okay, è decisamente gay.
E ora come cazzo faccio?

"Noah, sai che non ti odierò mai..tranquillo, parla"

L'ansia cresceva.

"Okay...allora...io..."













Heyyy!
Visto che mi piace mettervi ansia, ecco qui un altro capitolo che non ha conclusione!
Naturalmente la conversazione continua nel prossimo capitolo!
Restate attivi!
Cosa credete che dirà Noah a Millie?
Fatemi sapere vostre idee qui sotto nei commenti!
(Scusate se non ho pubblicato prima ma MartinaIovino0 mi distrae sempre😂)
Detto questo, alla prossima!
Baci, Carol💓

Fillie~Nulla è per caso💞Where stories live. Discover now