Chapter thirty-seven: The meaning of love.✨

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(Capitolo più lungo e significativo del solito, vi consiglio di mettervi comodi durante la lettura)
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(Capitolo più lungo e significativo del solito, vi consiglio di mettervi comodi durante la lettura)—————————————————————-

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Finn
"Che diavolo sta succedendo?!"
Dissi più confuso che mai, una volta varcate per la centesima volta solo in quel giorno, le porte dell'ospedale.
"Finalmente! Le abbiamo fatto analisi su analisi. Crediamo che sia..."

Cosa?
Crediamo che sia cosa?!

"Crediamo che sia come bloccata in un incubo"
"Che cosa?!"
Gridai senza riuscire a contenermi, con tutto il fiato che mi era rimasto dopo la corsa che avevo fatto.
"Stia calmo! E non gridi, siamo in una struttura pubblica!"
"Come..come posso non gridare? Spiegatemelo!"
"Ascoltami bene, casi del genere succedono, ma sono molto rari. È un tipo di conseguenza al trauma cranico. É pur sempre meno lieve del coma, però"
"Okay. Quindi in questo momento lei è...?"
"Dorme, ma è viva. Abbiamo la certezza che stia sognando tramite delle analisi. Il battito è irregolare, però"
"Che significa?"
"Batte veloce,molto veloce. Crediamo che si tratti di un incubo"
"È cosa posso fare per farla svegliare?"
"Beh, è proprio per questo che ti abbiamo mandato a chiamare. Ma prima di rispondere a questa domanda...mi spieghi dove sei andato a quest'ora di notte? E per quale motivo hai un occhio nero?"
"Questi non sono affari che le riguardano"
"Già, è vero, ma comunque hai un occhio nero e io sono un dottore. Vai a prenderti del ghiaccio e poi ti spiegherò questa faccenda come si deve"
"Non ci penso neanche! Figurati se mi importa del mio stupido occhio! Lei è più importante, viene prima di tutto"
"Per essere un adolescente usi parole forti,eh?"
Roteai gli occhi.
"Non importa, su, mi dica pure"
"Crediamo che sia opportuno che tu rimanga con lei, sempre"
"Tutto qui?! Sarebbe il minimo..."
"Ti spiego perché. Dovresti provare, tu e i tuoi amici, a cercare di farla svegliare. Cercare di farle trovare uno o più motivi per restare, per non lasciarvi. Ragazzo, quello che sto cercando di dirti è che...potrebbe anche rimanere bloccata così fino ad avere un collasso e...e"
"Non concluda la frase. Ho già capito"
Dissi, allontanandomi il più veloce possibile.
"Dove sta andando?"
Mi chiese il dottore in lontananza mentre premevo il bottone per l'ascensore.

Via dalla realtà.
Pensai.
Ma non pronunciai mai quelle parole,limitandomi ad un:
"A prendere il ghiaccio"
E poi sparire nelle quattro pareti dell'ascensore.

Dallo specchio si poteva benissimo intravedere un me in uno stato pessimo.
Occhi rossi con tanto di lividi, che anche se provavo a piangere facevano male, labbra gonfie e spaccate, graffi, e capelli anche più scombinati del solito.

"Mi piace quando sono così spettinati"
"Ma smettila! Sembro un cespuglio"
"Mi piace toccarteli e farteli arruffare ancora di più"
Disse con la sua dolce risata.
"Ah si? E a me piaci tu,anzi, ti amo"
Dissi infine io, facendo toccare i nostri nasi e poi le nostre labbra in un dolce bacio, uno dei nostri, che facevano dimenticare dove ti trovassi o perché, uno di quelli che ti fa sentire bene,vivo,innamorato.
"Anch'io. Anch'io ti amo"

Fillie~Nulla è per caso💞Where stories live. Discover now