Chapter thirty-six: The fight.

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Finn
"Sadie fammi il favore di restare con lei, devo risolvere questa questione il prima possibile"
Annuì in risposta e,senza pensarci due volte,uscii dalla stanza.

Dovevo trovare Conor.
Avevo solo il desiderio di vendicarmi,di fargli provare lo stesso dolore che aveva provocato alla mia Millie.
Dove poteva trovarsi a quell'ora?
Molto probabilmente a casa.

Senza pensarci due volte,iniziai a correre.
Le mie gambe si muovevano da sole sull'asfalto mentre le macchine sfrecciavano veloci e la rabbia cresceva dentro di me.

"Sta attento idiota!"
Gridò un taxista dall'auto, suonando forte il clacson.
Lo ignorai e continuai il mio percorso.

Non potevo crederci.
Ancora non realizzavo.
Possibile che Conor fosse riuscito a colpire tutti i miei punti deboli?
Perché, perché cazzo continuava a prendersela con me dall'età di 12 anni?
Cosa gli avevo fatto?
Cosa avevo fatto di così grave per meritarmi tutto quel dolore?
Perché, dopo anni, non smetteva di tormentarmi?

Dopo quasi un ora di corsa arrivai finalmente alla meta prestabilita.
Bussai forte alla porta senza il minimo di pietà, non curandomi del fatto che fosse quasi mezzanotte.

"Amico! Come te la passi?"
Disse non appena aperta la porta.
"Non avevo dubbi che saresti passato,sai?"
Continuò.
"Amico? Amico? Lo sai dove te lo metto l'amico? Sono stanco. Capito? S t a n c o"
"Non ti seguo"
"Non mi segui? Non mi segui? Sei serio? Non ti bastava prenderti gioco di me con i tuoi stronzetti a Vancouver eh? Anche qui dovevi venire? Spiegami..cos'è che vuoi? Cosa ti ho fatto? Dimmelo. Perché se ti ho fatto qualcosa e non me ne sono neanche reso conto io-"
"Non l'ho dimenticato quello che mi hai fatto l'anno scorso"
Mi interruppe, parlando con voce cupa e tenendo la testa bassa.
"Beh, se proprio dobbiamo iniziare questo gioco allora io non ho dimenticato niente, e ripeto, NIENTE, di quello che tu mi hai fatto"
"C'era un motivo, idiota"
"E l'idiota sarei io?"
"Sei così stupido che neanche capisci che ero fottutamente geloso di te!"
"Come, prego?"
"I-io, niente. Vattene"
"Tu? Geloso di me? Pffff questa è bella! Potresti inventarti una scusa migliore!"
"Tu te ne vai da Vancouver senza dire niente. Qualche mese trovo apro Instagram e trovo te in foto con una ragazza che personalmente è così sexy che-"
"Sta zitto!"
"Fammi finire! Intendevo, insomma, dopo quel che mi avevi fatto ai capelli, io avevo organizzato una vendetta coi fiocchi. Perché mi conosci e, sai che sono il tipo"
"Visti i precedenti..."
"Bene, quando un giorno sono andato a casa tua ho visto che era stata affittata. Beh, puoi immaginare la mia sorpresa"
"Non capisco cosa c'entri ora"
"Niente è che, non era giusto. Non era giusto che tu eri scappato dalla tua vita e te ne eri costruito una nuova, perfetta, mentre io dovevo rimanere in quello schifo che mi ero costruito."
"Sei un idiota! Sei stato tu a volerlo! Tu! Tu ad iniziare a prendermi in giro! Ad escludermi! A picchiarmi assieme a quelli che consideravi tuoi amici ma che poi erano i primi a voltarti le spalle. Sei stato tu a lasciarmi solo! Mi hai reso la vita un inferno! Te ne rendi conto?"

Il sangue mi ribolliva nelle vene e avevo stretto i pugni talmente forte che riuscivo a sentire le mie unghie penetrare nella carne con insistenza.

"E sai una cosa? Questa è stata la cigliegina sulla torta! Ti rendi conto che hai fatto del male all'unica persona che abbia mai amato? Lo sai questo? Eh?"

Dissi spingendolo con tutte le forze che mi erano rimaste al muro.

"Lo sai cosa eravamo? Lo sai?"

Continuai mentre lo alzavo per il colletto della camicia.

"Hai idea di cosa ci siamo detti? Di cosa abbiamo fatto?"

Dissi sferrandogli un pugno.

"Credi che puoi rovinare la vita a tutti come ti pare e piace? Spiegamelo"

Dissi dandogliene un altro.

"Come ti sei permesso! Come? Credi di avere a che fare con il vecchio finn eh? Con quel ragazzo timido che si faceva sottomettere da chiunque? Beh caro mio"

Dissi facendolo sbattere a muro.

"Ti sbagli! Ti sbagli di grosso! E tu non hai la minima idea di che guaio ti sei messo!"

"Basta! Ti prego!"
"Basta? Ah si? Quando la mia ragazza ti ha detto basta, tu cos'hai fatto eh? Ti sei fermato?"
Dissi guardandolo con gli occhi infuocati.
"Smettila subito!"
"Dov'è? Dov'è quel ragazzo che ha addirittura le palle di picchiare una ragazza? Eh?"

Il suo sguardo cambiò di colpo.

Con uno strattone mi spinse a terra e iniziò a riempirmi di calci.

"È qui! È qui! Hai sentito? È qui!"

Mi rialzai rapidamente e dopo avergli tirato un altro pugno sul naso risposi:
"Sai una cosa? Mia nonna da a pugni meglio di te, ed è morta!"

Corse verso di me con tutta la sua forza e senza scrupoli mi diede un pugno su un occhio.

"Brutto idiota! Ti faccio a pezzi!"
"Oh no, ma che hai capito. Sono io che faccio a pezzi te"
Dissi con un tono talmente sicuro di me che per un attimo giurerei di aver visto Conor rabbrividire.

Cominciai a tartassarlo di pugni, calci, in parti del corpo a caso.
Lui in risposta contribuiva, ma ero sempre io a prevalere.

Tutto ad un tratto venimmo interrotti dal suono della porta che si apriva.
Ci girammo entrambi di scatto, doloranti, ma con ancora tanta rabbia da consumare.

"Che cazzo sta succedendo qui dentro?!"
"Caleb, vattene. Non è il momento"
"Che cazzo ti è successo in faccia?!"
"La smetti di gridare!"
Dissi alzando anch'io la voce.
Conor di fianco a noi era rimasto pietrificato.
Aveva tutta la faccia gonfia con più parti del corpo dove scorreva del sangue.

Io d'altro canto ero messo un po' meglio, ma comunque mi ero procurato un occhio nero.

"Ascoltami bene, non so cosa sia appena successo ma Sadie mi ha detto che eri qui. Millie si sta agitando. Grida il tuo nome ma i dottori dicono che è ancora in stato di trance! Ha bisogno di te!"






















Angolo autrice:
SCUSATE SCUSATE SCUSATE SE NON HO AGGIORNATO LA SCORSA SETTIMANA.
Vi giuro la scuola mi sta uccidendo e non ho proprio tempo.
Non ero nemmeno sicura di riuscire a finire questo capitolo in tempo, figuriamoci.

Comunque niente, spero che vi sia piaciuto.

Secondo voi cosa succederà a Millie?

A sabato!
Carol💖

Fillie~Nulla è per caso💞Where stories live. Discover now