Chapter thirty-one: Dreams

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Millie
"Come promesso, sto per fartela pagare Brown!"

Disse Conor finalmente accendendo la luce di quella maledetta cantina dove mi aveva rinchiusa e legata ad una sedia.

"Lasciami andare! Non ti ho fatto niente!"
"Ohhh si invece! Già mi sono fatto sfigurare una volta quando vivevo in Canada guarda caso proprio dal tuo ragazzo, ma per sua fortuna si è trasferito qui. Quando poi ho scoperto che anche io sarei dovuto trasferirmi ho pensato che fosse il momento giusto per la mia rivincita, ma poi sei arrivata tu..."
"Tu sei un pazzo! Mi sono soltanto difesa! Mi stavi toccando!"
"Sai, non so come funziona da queste parti, ma da dove venivo ero abituato ad avere sempre ciò che volevo"
"Te lo dico per l'ennesima volta Conor! Non mi piaci, non mi piacerai mai e per giunta io sto con Finn!"
"Già...chi poteva immaginarselo. Ti ha mai raccontato del fatto che era un piccolo nerd a Vancouver?"
"Beh, in realtà no. Non ho mai avuto la necessità di saperlo"
"Ohhh sta zitta! Sei fin troppo buona! Mi farai cariare i denti"
"Cosa c'entra adesso?!"
"Senti, direi che ci stiamo dilungando troppo. Credo che sia il caso di dare inizio alla mia rivincita"

Disse, avvicinandosi.
Si girò dietro di me, e mi sciolse i polsi da dietro la sedia.

Avrei potuto dargli un calcio, sarei potuta scappare, ma ero decisamente paralizzata per fare qualsiasi sorta di movimento.
Riuscivo a sentire il suo fiato caldo su di me, e avevo i brividi.

"Togliti la maglietta"
Ordinò con tono severo.
"Mai!"
"Togliti subito la maglietta oppure invece di prendermela con te ci penserà il tuo ragazzo a subire le conseguenze delle tue azioni!"

Lacrime calde iniziarono a scendere lungo le mie guance, senza che io riuscissi a controllarle.
Mi ricordai quella volta con Jacob, dove fortunatamente c'era Finn con me.
Ma adesso ero sola, chiusa nella cantina di un pazzo che di sicuro non aveva buone intenzioni.
Lentamente mi svilai la maglietta color senape, e rimasi in reggiseno.
Un sorriso comparve sulle sue labbra.

"Brava, ora sì che si ragiona!"
Nel frattempo non riuscivo a smettere di piangere, ma a lui pareva non importare.

Si avvicinò pericolosamente a me, iniziando a toccare il mio corpo, partendo dal viso, il naso, le labbra e man mano scendendo giù verso il collo, fino ad arrivare al mio reggiseno che ostacolava il suo percorso. Lo staccò con forza, e continuò la sua esplorazione del mio corpo.
"Smettila di tremare!"
Gridò.
"Lasciami andare!"

"Vattene via!"

"Vattene via!"

"Vattene via!"

"Millie? Che succede?"
Improvvisamente aprì gli occhi, e mi ritrovai il viso di Finn che mi osservava.

"Millie? Ci sei? Hai avuto un incubo?"
Annuii, mentre lui mi prese tra le sue braccia iniziando a coccolarmi.

"Non preoccuparti okay? Ci sono qui io, nessuno può farti del male"
Alzai lo sguardo verso i suoi occhi, e dopo qualche secondo di sguardi intensi, iniziai a parlare:
"Grazie."
Dissi con un filo di voce, mentre lo stringevo a me.
Annuì mentre accarezzava i miei capelli, stampandomi poi un bacio sulla fronte.

Fortunatamente era stato un sogno, e Finn era riuscito a salvarmi anche da lì.

Ma chissà se sarebbe potuto venire in mio soccorso sempre.

*

Una volta svegli di nuovo, ci alzammo dal letto e velocemente iniziammo a prepararci.
Sfilandomi la maglietta del pigiama non poterono non ritornarmi i brividi, ricordandomi quel maledetto incubo.

Fillie~Nulla è per caso💞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora