Capitolo 31

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-"Dov'è Austin?" chiedo subito.

-"La polizia l'ha portato qualche secondo fa in centrale, devono fargli un interrogatorio. Molti sono i sospettati, Brandon era un tipo aggressivo , in tanti ce l'avevano con lui ma i più sospettati siete voi tutti. A causa di quello che è successo ieri. Il più sospettato di tutti è Austin che l'ha minacciato." spiega.

-"E ora?" chiedo.

-"Ora vado in centrale a vedere com'è la situazione." dice ed io e Cat in coro diciamo:"Vengo anche io."

-"Forse è meglio di no. Vorranno interrogare anche voi."

-"E quindi? Gli diremo com'è andata." dico semplicemente.

-"No, devo prima consultarmi con l'avvocato. Forse per salvare Austin dovremmo inventare qualcosa." dice mio padre e Cat inarca le sopracciglia.

-"Io non ho intenzione di mentire alla polizia." dice.

La guardo sorpresa.

-"Non lo faresti per Austin?" chiedo.

-"No, Michelle. Se la polizia scoprisse che mentiamo, potremmo finire anche noi nei casini e sarebbe ancora peggio. Possiamo tirar fuori Austin anche senza mettere in pericolo anche noi stessi." dice.

Sto per qualche minuto a pensare e mi giro verso mio padre ma lui già non c'è più.

Che stronzo, è andato senza di noi.

-"Vestiti, andiamo in centrale." dico a Cat.

-"Tuo padre ci ammazzerà ma facciamolo." ribatte la rossa e si veste.

-"Dici che Amber lo sa?" chiedo mentre mi vesto.

-"No, avrebbe già chiamato. Starà ancora dormendo. Non so come prenderà la morte del suo amato Brandon." dice lei roteando gli occhi.

-"Lo scoprirà presto. Tra poco tutti i nostri amici e conoscenti inizieranno a chiamare Amber e il resto del gruppo per scoprire qualcosa quindi anche se ora gli altri stanno dormendo, presto saranno svegliati da una fantastica notizia." dico.

Quando sono pronta anche io, scendiamo di sotto e saliamo in una delle macchine parcheggiate davanti a casa.

Prima che io possa partire vedo mia madre uscire di casa e correre nella mia direzione.

-"Avreste dovuto ascoltare Erik e non andare in centrale, ma in ogni caso se iniziassero a farvi domande e ad interrogarvi, non dite nemmeno una parola, state zitte e dite soltanto 'parlerò in presenza del mio avvocato', okay?" chiede.

-"Jane, nessuno può farmi parlare se non voglio farlo. La polizia non fa eccezione." dice Cat mentre io annuisco soltanto.

-"Ah e un ultima cosa, non chiamate gli altri. Stanno tutti dormendo. Abbiamo deciso di dirlo solo a voi due perché gli altri farebbero solo caos. Però quando si sveglieranno nel giro di qualche ora, voglio che li facciate stare a casa altrimenti rischiano di peggiorare le cose."

-"D'accordo." dico io.

Parto e accendendo una sigaretta chiedo a Cat:"Pensi sia stato Austin?"

-"No, non lo so, forse. Dio, non ne ho idea. Ultimamente è così strano, non lo so, in realtà non credo. E tu?"

La vedo abbastanza confusa.

-"No, non è stato Austin." dico convinta.

10 minuti dopo arriviamo, scendo dall'auto, entro in centrale e mi dirigo subito verso mio padre che appena vede me e Cat rotea gli occhi e scuote la testa disperato.

How deep is your love? 2 || Where stories live. Discover now