Capitolo 47

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*So di rompervi ma informo coloro che ancora non lo sanno che ho creato una pagina Instagram della storia in cui si parla ovviamente della storia, si fanno chiarimenti sulla storia, ogni tanto piccoli spoiler, sondaggi, ecc..Se volete seguirla si chiama: _hdiyl_.*

Una volta tornati dal ristorante, decido di farmi un tè prima di andare a dormire.

Patrick invece sale subito nella sua stanza per dormire mentre Raquel suppongo dorma già da tanto dato che è l'1.45.

Nel buio del salotto intravedo qualcosa muoversi, inizialmente mi spavento ma poco dopo noto che si tratta di Den.

-"Che ci fai sveglio?" chiedo ma lui si agita iniziando a farmi segno di stare zitta:"Shh."

Si avvicina a me, mi tappa la bocca e all'orecchio mi sussurra:"Ho raccontato a Connor quello che è successo, di quel ragazzo che ha cercato di violentarti e lui ha detto che il tuo tempo qui è finito e che è il momento di tornare a casa.
Ora sta pensando a un piano su come farti fuggire.
Lui mi darà gli ordini e io eseguirò. Non fidarti di nessuno qui oltre a me, okay?" chiede ed io annuisco dato che continuo ad avere la bocca tappata.

Mi lascia e allontanandosi mi mima un:"Buonanotte."

Devo la mia vita a Connor.

Sospiro e penso a quanto la mia vita sia a rischio ultimamente. Non so come andrà a finire tutto questo, spero solo con me viva, fuori da questo posto.

***
Il mattino dopo vengo svegliata da Raquel che urla il mio nome dal piano di sotto per farmi scendere a fare colazione.

E colazione sia.

Sbuffo, mi metto seduta, indosso queste bellissime pantofole e in pigiama scendo di sotto a mangiare.

Oltre a Raquel, a tavola c'è anche il nostro ospite speciale: Patrick.

-"Buongiorno." mi sorridono entrambi.

-"Ciao." dico continuando a guardare di sottecchi per il sonno.

-"Cos'è quella faccia?" chiede Patrick.

-"Ho sonno." dico addentando la colazione.

-"Va beh, mangia e torna a dormire." dice lui e io non rispondo niente.

Quando finiamo di mangiare, Raquel si alza per fare le sue cose.
Patrick prende il suo portatile e inizia a digitare qualcosa.

-"Ieri ho parlato solo io, vai tu ora. Raccontami qualcosa." dice.

Lo guardo inarcando un sopracciglio:"Come se tu non sapessi già tutto. Sai più tu della mia vita che io. Mi segui in continuazione."

-"Non fare la polemica." rotea gli occhi lui.

-"Possiamo non parlare e basta? Perché dobbiamo per forza comunicare?" chiedo.

Sposta lo sguardo dal portatile a me e dice:"Non hai idea di quanto tu mi ricorda tua madre."

-"Si, perché sono sua figlia forse?" chiedo ovvia.

-"'Madonna, sei pure insopportabile quanto lei. Almeno sei coerente fino alla fine, le assomigli in tutto."

-"Fiera di essere sua figlia allora." ribatto.

-"Non farci caso, è sempre così la mattina, tra mezz'oretta andrà meglio." interviene Raquel dalla sala.

In realtà non è vero. Non è colpa della mattina, è colpa di Patrick.

-"Senti, instauriamo un rapporto di amicizia. Raccontami un po' di te e quel tipo lì che ti ha fatto perdere la testa? Com'è che si chiamava? Zayn?" chiede.

How deep is your love? 2 || Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora