Capitolo 39

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*Da sconosciuto: Il papino fa di tutto per proteggerti ma tu ce la metti proprio tutta per cacciarti nei guai. Michelle, Michelle. Forse dovresti ascoltare tuo padre a volte. Non ci sarà sempre lui a salvarti.
Salire al 35º piano, nel suo ufficio, la notte? Nel buio? Tutta sola in un enorme grattacielo come quello? Davvero coraggioso da parte tua ma la vera domanda è..Sei davvero sola lì sopra?*

Il mio cuore accelera il ritmo dei battiti e tengo il telefono in mano in preda al panico.

E ora?
Prendo dalla borsa la mia pistola che in qualche modo mi da sicurezza.

Non mi rendo nemmeno conto di come le mie dita hanno digitato un numero di telefono.

-Pronto? Sono in un locale, aspetta che esco, dimmi Michelle.

-Austin, qui c'è qualcuno. Austin, per favore. Devi venire, la tessera..la tessera..l'avevo lasciata qui e ora non c'è più, ci sono rumori, le luci dei corridoi si accendono e si spengono. Patrick mi ha mandato un messaggio. Lui..lui è qui.

-Cosa? Michelle, chiuditi nell'ufficio di tuo padre, ci sono le chiavi dietro la sua porta. Corri, io arrivo subito.

Ubbidisco e mi dirigo verso l'ufficio di mio padre ma dietro di me vedo una persona vestita di nero e incappucciata.

Il mio respiro diventa irregolare mentre quella persona mi corre dietro cercando di raggiungermi.

Un secondo prima di farmi prendere, еntro nell'ufficio di mio padre e mi chiudo a chiave.

Non riesco a vedere il volto della persona ma ad ogni modo lei sta ferma davanti alla porta senza muoversi.

Alza una mano e bussa sul vetro.

-"Sparisci di qui, non ti apro." dico.

Non dice niente.

-"Chi sei? Sei tu, Patrick?" chiedo.

Non ricevo nessuna risposta, vedo solo come con la mano sinistra prende la maniglia della porta cercando di aprirla ma non può perché l'ho chiusa a chiave.

Prima pensavo che avere il vetro al posto della parete fosse una buona idea ma adesso vedo questo perdona davanti a me e l'unica cosa che ho è paura. È così inquietante.

-"Ascoltami, hai pochi secondi per andartene, dopo di che giuro che ti sparo." dico tenendogli la pistola puntata contro.

Non riesco ancora a capire se si tratta di un uomo o una donna.

Sta immobile per un paio di secondi ma poi tranquillamente si allontana attraversando il corridoio finché sparisce dalla mia vista.

Mi siedo sulla sedia e faccio respiri profondi.

E se tornasse?

No, non può farmi niente. Anche se tornasse non può entrare nell'ufficio. Ho chiuso la porta a chiave.

Nel dubbio, se dovesse tornare gli sparerò.

Mentre aspetto, decido di chiamare Cameron. Devo parlare con qualcuno per distrarmi altrimenti finirò per morire di infarto e lui è l'unico a sapere che sono qua oltre ad Austin e Zayn. Ma Austin sta venendo già e Zayn è probabilmente ancora a quella cena.

How deep is your love? 2 || Where stories live. Discover now