Capitolo 4 "Il principino dei folletti se la caverà"

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Il pranzo finì.
La mocciosa uscì e con uno sguardo fugace ci intimò di seguirla.
Io stavo parlando nel mentre così mi bloccai per dire che mi stavo alzando.
«Non voglio interrompere ma dovremmo andare ad ufficializzare il nostro diploma.»
«Ufficializzare?»
Guardai Ryoko.
Si, imbecille.
Isabel rispose prima di me.
Evitandomi un occhio nero.
Ryoko rimase in silenzio.
Poi ad un certo punto si alzò e corse fuori.
Lo guardai stranito e poi con lo sguardo chiesi a Kaede
Che non tardò a rispondere.
«Lasciamo stare. L'unica persona qui che lo sa prendere si è alzata poco fa e no, non è lui stesso. Credo che quei due abbiano un modo tutto loro di comunicare»
T/N
L'avevo capito.
La frase che aveva detto Kaede mi accese qualcosa dentro.
Qualcosa che non sapevo identificare.
Una leggera fitta allo stomaco.
Bene o male io ed i miei amici uscimmo dalla mensa.
In e gli altri rimanemmo un po' imbambolati davanti alla cartina dell'edificio.
Io non riuscivo a capire come facessero i soldati ad orientarsi in due edifici diversi.
E in entrambi.
«Che fate?»
Una voce sconosciuta parlò all'improvviso.
Sussultammo tutti e tre.
Sobbalzai per poi girarmi verso la voce.
T/N.
«Ma tu sei proprio una squilibrata!»
Dissi avvicinandomi al suo viso che rideva.
Senza accorgermene mi ero avvicinato troppo.
Aveva smesso di ridere. Eravamo arrossiti entrambi.
Isabel cominciò a fischiare.
Ci allontanammo di colpo.
Guardai Isabel spintonandola verso Furlan.
«Levi fai attenzione!»
Disse Furlan.
La mocciosa si avvicinò e mi sussurrò guardandoli.
«Nanetto, solo io penso male?»
Scoppiai a ridere. Isabel mise il broncio.
Mentre ridevamo una voce richiamò la mocciosa
«T/N!»
Lei scattò.
Si girò di colpo per poi sospirare di sollievo.
«Dio buono! Eri tu... Cioè era lei!»
Fece il saluto militare e noi la imitammo.
Lui le si avvicinò e parlò piano.
«Erwin era stato molto chiaro. Come lo era stata Hanji. E sai come diventano quando qualcuno non rispetta gli ordini»
Vidi una scheggia di tensione negli occhi della mocciosa. La guardavamo interrogativi.
«Va bene»
Rispose in un sussurro.
L'ufficiale sparì tra i corridoi.
Poi T/N si girò verso di noi.
Con un movimento della mano ci intimò di seguirla.
Così facemmo.
Le prime prove furono semplici da superare.
La mocciosa e Mr. sopracciglia ci guardarono a mani conserte tutto il tempo.
Poi ad un certo punto arrivarono il caposquadra di T/N e altri due caporali, questi ultimi ci presero a spintoni per tutto il campo
Vi assicuro che so camminare da solo
Non potevo dirlo.
Ci lasciarono finalmente all'inizio di un bosco gigantesco.
Così grande che non riuscivamo a vedere le punte degli alberi.
Erwin a quel punto parlò a gran voce
«Avete il permesso di indossare l'attrezzatura. T/N anche tu e mi raccomando precisione»
La diretta interessata roteò gli occhi scocciata per poi infilare il movimento tridimensionale.
Infilai il mio.
Un rumore.
I miei amici mi guardarono interogativi.
«Funziona?»
Mi chiese la rossa.
Annuii.
«Fattelo cambiare Levi. Non è sicuro»
«No. Sarò stato io a farlo cigolare. Non vi preoccupate»
In verità un po' dubbioso lo ero
Ma tu sei Levi Ackerman e non chiedi mai aiuto e bla bla bla
Si sì.
I miei amici, anche se leggermente incerti, annuirono.
Ci richiamarono i superiori e la mocciosa.
L'occhialuta cominciò a spiegare a noi in cosa consistesse l'"ardua" prova.
«Allora: dovrete attraversare la foresta con il movimento tridimensionale nel minor tempo possibile e cercando di sprecare meno gas possibile. Ci sono alcune sagome a forma di gigante in legno, dovrete simulare un'uccisione. Verrete osservati e cronometrati da T/C. Chiaro»
«Forte!»
Urlò la rossa.
«Mi piace»
Disse soddisfatto Furlan.
«Si, ci sta»
Mormorai un po' annoiato.
«Frena l'entusiasmo Ackerman»
Ghignò la mocciosa in modo palesemente sarcastico.
Risi per finta.
Ci mettemmo in posizione di partenza.
La C/C sparì velocemente tra gli alberi senza dire nulla.
È tutto previsto
Pensai data l'indifferenza dei superiori.
Sentimmo un forte sparo.
Segno dell'inizio della prova.
Scattai anch'io nella foresta.
Un cigolio. Il secondo.
Non gli diedi troppo importanza però, dato che non sembrava mi stesse recando difficoltà.
T/N's pov.
Ero nascosta a metà della foresta, quando vidi il nanetto passare.
Trenta secondi, è un genio del male
Pensai scherzosamente e decisi di seguirlo, dato che aveva quasi finito il percorso.
Qualche scatto più avanti notai un paio di viti allentate sulla sua attrezzatura.
Emh... Tesoro, dovresti andare ad aiutarlo, se si sgancia il porta gas sono cacchi amari.
Seh. Il "grandissimo" Levi Ackerman riuscirà benissimo a salvarsi da solo. "Sa tutto".
Pensai da brava stupida quale ero.
Poi lo vidi.
Mi maledii per averlo detto.
Il porta-gas si era staccato.
Stava precipitando.
Senza neanche pensarci, per un attimo rividi lo sguardo di mia madre.
Era deluso. Aveva troppi motivi per esserlo. Lo sapevo bene ormai.
Con un gesto quasi istantaneo, mi fiondai sul nanetto e quando era rasoterra, riuscii ad afferrarlo per la cinghia del petto.
Poggiai all'ultimo un piede per terra, atterrando delicatamente sul terreno.
Una volte atterrati entrambi, lui chiese con ancora l'adrenalina che lo lasciava senza fiato.
«Cos'era?»
«Due viti. Si erano allentate. Però stai bene, per fortuna»
Sul volto bagnato di sudore nacque un forte rossore.
Arrossii anch'io.
«Zitto. Non intendevo dire quello. Stupido pervertito»
«In realtà non ho detto nulla io»
Lo vidi ridacchiare.
Dopo aver fatto l'ennesima figura di merda, lanciai un fumogeno blu e dissi lui di rimanere fermo perché a distanza di minuti sarebbero arrivati il comandante ed il caposquadra.
Non dissi null'altro.
Balzai da per terra e con un veloce movimento corsi via.
Non gli diedi nemmeno un attimo per rispondere.

👒👒👒👒👒👒
BUONASERA A TUTTI.
VI SONO MANCATA EH
Ma chi voglio prendere in giro... ToT
COOOOOMUNQUE
IL CAPITOLO VI GUSTA??
FATEMI SAPERE.
ARRIVEDORCI

Vitty❤️

"That rose blossomed in the ice" 🌹[LevixReader] Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz