Capitolo 15 "Sguardi simbiotici rivolti al soffitto"

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Levi's pov.
«Mamma... Ti giuro non è colpa mia... Io... Mari... Mamma»
«T/N?»
«No! Non è colpa mia! Mamma?! Mamma!»
«T/N!»
«No! Mamma ti prego torna! Non lasciar-!»
«T/N!»
La strattonai violentemente.
Si tirò su a sedere continuando ad avere un respiro spasmodico.
La fronte sudaticcia e gli occhi colmi di lacrime che si muovevano da una parte all'altra.
«Mamma...»
Sussurrava cercando qualcosa con le mani.
Volevo dire qualcosa e tranquillizzarla ma non avevo idea di come si facesse.
Stavo decidendo di optare per un "Sono qui, non preoccuparti" ma all'improvviso la sua mano si poggiò sulla mia e la mia mente si svuotò del tutto.
Mi girai verso di lei e notai come i suoi occhi mi fissassero inquietantemente.
«T/N...?»
Rimase in silenzio per attimi indicibilmente lunghi, poi senza dire niente si alzò, afferrò la divisa sulla sedia e si chiuse in bagno.
Quella sera eravamo tornati in camera e lei aveva semplicemente detto
"Dormi dove ti pare. Io sto dalla parte della porta"
Aveva aperto la valigia, aveva preso il suo pigiama e si era buttata sul letto.
Io allora mi accasciai sulla parte opposta del letto e rimasi a fissare il soffitto per quasi tutta la notte.
Poi circa verso le cinque mi era venuto sonno così mi ero addormentato e quello che è accaduto lo sapete già.
Sbuffai e iniziai anch'io a prepararmi.
La giornata era ancora lunga e non era iniziata nel migliore dei modi.
Una volta che fummo pronti entrambi scendemmo in mensa in religioso silenzio.
«Te la senti di...?»
«Mi credi stupida? Pensi che non mi sia mai successa una cosa simile in vita mia? A dire il vero ho passato di peggio per cui sei pregato di non mettermi a disagio più di quanto già sia»
Sputò acida per poi superarmi ed entrare nel refettorio; sospirai e mi mossi anch'io verso il banchetto.
Ci sedemmo al tavolo dei superiori come al solito.
Gli sguardi feroci di Hanji sembravano palle di fuoco che riscaldavano tutta la stanza nonostante T/N fingesse che non le arrivassero; ero certo però che a lei bruciassero più di tutti.
«Siete pronti per oggi?»
Ruppe il ghiaccio Erwin.
Annuii mentre T/N faceva strusciare nevroticamente la forchetta nel piatto senza dire nulla.
Il biondo non ci diede peso, sospirò e continuò a darci indicazioni.
«Levi, tu ed Hanji andrete a prendere Eren. T/N tu andrai a studiare l'aula: dove sono posizionati i cannoni, i pali, i fucili e la lontananza dall'inquisito.»
T/N fece un cenno con la testa, che bastò come risposta a tutti e tre.
«Andiamo Levi?»
Si alzò ad un certo punto Hanji.
Io, chiamato in causa, risposi di sì e la seguii.
T/N's pov.
Non avevo la forza di dire nulla.
Quella notte i ricordi mi avevano fatta girare come una pazza.
Mi sentivo sola.
Vuota.
Fragile.
Imperturbabile.
Impenetrabile.
Fredda.
Faceva male ma non mi era concesso mostrarlo.
Volevo bene ad Hanji nonostante il male e le sue continue accuse mi squarciavano l'anima più di tutto ma non avevo idea di come risolvere la situazione.
Aveva ragione Levi: sarei potuta crescere quanto volevo ma dentro di me ci sarebbe sempre stata quella ragazzina indifesa e troppo intelligente per un mondo marcio come quello in cui ero.
«Dalle tempo»
Mi girai verso il biondo.
«Non pensi glien'abbia già dato troppo?»
Sussurrai stizzita.
«Si è sentita tradita, T/N. Cerca di comprenderla»
«Quando mai lei ha cercato di comprendere me?»
Ringhiai.
«Lo sai che ci ha provato. Lascia correre e non darci troppo peso. Le passerà prima o poi»
Sospirai e mi alzai dal tavolo.
«Dove vai?»
«A fare quello che devo fare»
Voltai le spalle ed uscii dalla mensa.
Eren's pov.
Camminavo a passo deciso per il corridoio con al fianco il caposquadra Hanji incredibilmente loquace e il capitano Levi.
Nonostante avessi da poco conosciuto il caposquadra già le miei povere orecchie non ne potevano più.
«Puoi stare zitta, per favore?»
Disse il capitano continuando ad avanzare, il caposquadra lo ignorò continuando il suo discorso.
Due guardie ci fermarono davanti un impotente portone.
«Bene Eren! Buona fortuna!»
Rimasi confuso.
«Buona fortun- i due gendarmi afferrarono le mie braccia trascinandomi dentro- Ehi! Caposquadra che sta succedendo?!»
Non fece in tempo a mimare nulla con la bocca poiché la porta mi si era chiusa alle spalle.

"That rose blossomed in the ice" 🌹[LevixReader] Where stories live. Discover now