Capitolo 12 "Come l'aria riesce a sparire in una stanza per due"

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Il giovane sgranò gli occhi.
«Davvero?»
«No. per scherzare»
Chiese con fare ovvio e come al solito scocciato il nanetto.
Incrociò le braccia al petto.
Eren guardò me, che di rimando lo scrutavo in attesa di una risposta.
Poi guardò ancora Levi e schiuse le labbra delicatamente per proferire parola.
«Ne sarei onorato. -Levi alzò un sopracciglio ed Eren lo guardò con aria interrogativa quasi a rendersi conto della spontanea mancanza- Signore»
Corresse la piccola dimenticanza subito prima di far innervosire il nanetto che non transige nemmeno il minimo sbaglio.
Poi mi rivolsi al mio collega e dissi
«Levi? Hai qualche idea per la sentenza?»
La sua attenzione mi fu rivolta.
«Qualche idea?»
Mi guardò con fare dubbioso.
«Ovvio. Non sono di certo te. -esitai un attimo a parlare ricordandomi che insieme a noi ci fosse anche il soggetto dell'azione e finii la frase sottovoce- Però non mi sembra il caso di parlare adesso»
Col capo allusi ad Eren, non volevo che venisse a sapere qual era il mio piano.
Anche perché dubito gli sarebbe piaciuto.
«Oh. Ne riparleremo dopo...»
Disse sottovoce alternando lo sguardo tra me e le sbarre per qualche istante.
Presi parola allora io, provando a rasserenare quel ragazzo.
«Tranquillo Eren. Sappi che faremo il possibile per avere la tua custodia»
Il ragazzino fece un cenno ringraziando sottovoce.
«Ascoltami moccioso e apri bene le orecchie. Domani ci rivedremo e ti spiegheremo il piano, va bene?»
Annuì poco convinto e gli augurammo una buona giornata uscendo dai sotterranei.
Camminammo per i lunghi corridoi della Gendarmeria.
Fu strano per entrambi non incontrare neppure un soldato in giro.
Saranno tutti a bere
Si, lo erano
Quei corridoi erano troppo silenziosi e deserti a parer mio.
E anche infiniti.
Era da circa una ventina di minuti, infatti, che camminavamo alla cieca per la caserma pertanto che il nanetto, snervato come me, iniziò a rompere le uova.
«Mocciosa. Hai idea di dove sia il resto della combriccola?»
Disse lui.
«Ti sembro per caso un fottutissimo geolocalizzatore?»
Delirai io unendo parole in greco che non ero nemmeno sicura avessero un proprio significato.
Levi allora, conoscendomi, decise di lasciar perdere.
«Mi scusi tanto, miss stronzaggine»
Disse appunto sbuffando e sorpassandomi di poco.
Continuammo a camminare in silenzio.
Io guardavo per terra e Levi cercava una porta qualsiasi dove addentrarsi.
La coppia che scoppia insomma
Quanto sei simpatica. Miei dei.
A un certo punto si fermò davanti una stanza che davanti aveva una targhetta in oro con su scritto:
"Comandante della Legione di Gendarmeria"
«Credo sia qui, mocciosa»
Disse scuotendomi una spalla.
Guardai anche io la porta e mi scappò un ghigno.
Alzai gli occhi al cielo, quasi divertita dalla stupida ed inutile precisazione.
«Quanto sono altezzosi quelli della Gendarmeria»
«Per una volta concordo con te nanetto»
Sbuffò per il nomignolo datogli come sempre da me ed io bussai
«Nome e grado! »
«Caporali T/C e Ackerman! »
Ci diedero il via libera e noi entrammo.
Hanji e Erwin stavano discutendo animatamente con Nile, si notava grazie al volto arrossato della caposquadra e dallo sguardo spazientito del comandante
«Allora ragazzi?»
Chiese con voce in falsetto, come per trattenersi o probabilmente per cambiare discorso
«Decente»
Risposi solamente facendo spallucce.
«Come vi trovate? »
Una meraviglia
Io snervata stavo come al solito per rispondere.
Fui preceduta -per sfortuna- dal nanetto che si lamentò.
«è tutto pieno di pol- »
Non ci posso credere...
Gli tappai la bocca prima che finisse la parola polvere.
«Poltrone! Si! Avete delle poltrone che troviamo a dir poco sublimi! Direi stupende! Poi quel rosso acceso... Davvero splendide!»
Dissi cercando di mascherare l'ossessione del nanetto per la pulizia.
Vidi Erwin sogghignare leggermente all'imbarazzante scena.
Levi tolse la mano dalla sua bocca e mi tirò una gomitata infastidito.
La deficiente dovevo farla sempre io. Mannaggia a lui...
Nile sorrise beffardo e sporse il viso oltre la scrivania come per avvicinarlo al mio.
«Le ho scelte personalmente, mia signorina»
Disse con in voce un pizzico di malizia e a quel punto gli tirai un'occhiataccia.
Imbarazzata completamente dalla situazione trovai un pretesto per ca,viste discorso.
«A proposito... Le camere da letto?»
Rimase imbambolato come un merluzzo.
«Le camere? -scoppiò in un risolino isterico- Ah, sì le camere»
«Sono le prime tre che si trovano nel corridoio subito dopo le stanze di rifornimento»
Hanji anche mi assecondò data la tensione.
«Hai proprio ragione T/N! Credo proprio che sia il caso di andare a sistemarci. Con permesso»
Ci spintonò fuori.
Io riuscii a togliermi dalla traiettoria delle sue braccia.
Sentivo gli occhi del comandante addosso e volli togliermi lo sfizio di prenderlo in giro.
Ritornai indietro.
«Un'ultima cosa!»
Si leccò le labbra sfregandosi le mani.
Afferrai lui il colletto della giacca e portandomelo vicino al viso sussurrai con evidente tono di beffa.
«Mi sento in dovere di ricordarvi, caro signor Doak, che siete fidanzato da ben sei anni -sgranò gli occhi- quindi vi chiedo gentilmente di sopprimere i vostri pensieri poco casti»
Risi per poi filare via chiudendomi la porta alle spalle.
Mi avviai in corridoio sveltamente e notai che Levi fosse rimasto ad aspettarmi lì.
Lo raggiunsi.
Senza dire niente si mise le mani nelle tasche iniziando a camminare.
«Che stavi dicendo al capitano coraggioso?»
Ruppe il silenzio dopo poco.
Gli tirai una gomitata.
«Che hai? Sei geloso?»
Sbuffò sorpassandomi.
Non ha detto no, se ci pensi bene
«Tralasciando il discorso di che piano parlavi mocciosa?»
Con indifferenza risposi.
«Pestalo»
Inciampò sui suoi passi.
«Ma che...?»
Mi fermai dopo di lui, ripetendo il concetto.
«Non sei ancora sordo. Scemo, ma non sordo. Quindi si, fagli male quanto ti pare. Devi riuscire a convincere Zackley che lui non ha minimo rancore nei nostri confronti»
Ci pensò qualche attimo per poi superarmi e confermare quanto detto in precedenza.
«Si potrebbe anche fare. Ne discuteremo meglio dopo; io comincio ad andare in camera. Ti aspetto lì»
Arricciai il naso con aria interrogativa.
«Perché mi aspetti lì?»
«Vuoi soggiornare nel giardino? Dimmi tu»
Tu e lui da soli...
Non credo intendesse quello sinceramente.
«No... Ma non capisco b-»
«Una camera, due letti. Ci vuole tanto per capirlo?»
Alzò un po' la voce.
Quando realizzai la situazione arrossii leggermente.
Uhhh qui la cosa si fa interessante
Sbuffai e decisi di andargli dietro.
Percorremmo velocemente la caserma fino ad arrivare alle stanze di rifornimento.
Arrivati davanti a quella che doveva essere la porta della nostra camera la aprii velocemente.
Entrati, scrutammo con attenzione ogni angolo della stanza giungendo quasi subito alla conclusione che in realtà nella "nostra" camera ci fosse solo un letto.
Rimasi un attimo imbambolata e mi dovetti rimproverare interiormente per il fatto che immaginare me e il nanetto nello stesso letto mi avesse quasi fatto piacere.
Per quanto mi dolesse decisi di fare del bene a me stessa affrettandomi a chiarire che solo uno dei due avrebbe dormito sul letto.
«Tu dormi sul pavimento. Sia chiaro»
Lii mi guardò disgustato e ribatté.
«Io? Neanche per sogno. Sarai tu a dormire per terra. Non puoi avere neanche l'idea di quanti microbi e acari e chissà quale altra forma batterica si trova qui»
Non è serio, vero?
A quanto pare...
Deciso di aggrapparmi all'ultimo appiglio, confidando nel suo animo cavalleresco.
«Sono una donna, ti ricordo»
«Sei anche il soldato più forte dell'umanità, ti ricordo»
«Non puoi rigirare questa cosa solo quando ti fa comodo, però! Lo sei anche tu!»
Parlai acutamente con voce nevrotica.
Sbottò anche lui, concludendo la nostra discussione nel più abituale dei modi, ovvero "risolvendo" il problema con risolutezza non dandomi neppure il tempo di controbattere o approvare.
«Allora dormiremo entrambi su quel caspita di letto»

🍥🍥🍥🍥🍥🍥
Ma salve bella gente
In realtà avevo finito il capitolo alle tre di mattina, però poi mi ci sono addormentata sopra, quindi nada ho aggiornato adesso.
Ho avuto un po' di sbaraglio iniziale per colpa della scuola
(⬆️come se non fosse sempre colpa sua🙄😅😂)
Adesso però sto riprendendo il ritmo e inizierò di nuovo a pubblicare con più costanza.
Ditemi se vi sta piacendo la storia e se c'è qualche incomprensione poiché sarò disponibile a chiarire i vostri dubbi.
Ci vediamo presto!

Vitty❤️

"That rose blossomed in the ice" 🌹[LevixReader] Where stories live. Discover now