1 Ermal Metal

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Ero agitatissimo, quel giorno a Roma si sarebbero tenute le audizioni. Eravamo in tantissimi e di conseguenza avevo pochissime probabilità di poter andare avanti.

La fila si smaltiva velocemente, era quasi arrivato il mio turno, quando mi ritrovai a pensare chi mi avrebbe giudicato.
Sicuramente, come ogni anno, ci sarebbero stati Rudy Zerbi e Carlo Di Francesco.

Inutile dire che passai tutto il tempo a fantasticare su come sarebbe potuta andare, magari avrei dimenticato il testo, scordato gli accordi o peggio... entrambi!

Per quel giorno mi ero anche vestito più elegante del solito, consapevole di poter sembrare un nerd del cazzo odiato da tutti.

《Tocca a te》 Una ragazza con le cuffie si avvicinò a me e mi guidò fino all'entrata dello studio. Mi guardai in torno, mentre dei tecnici mi stavano mettendo addosso tutte le cuffie utilizzate per il programma.

Quando sentii una ragazza ringraziare, entrai titubante nello studio.
《Buongiorno》 Salutai i tre professori di canto. Notai che i due li avevo indovinati, il terzo mi pareva si chiamasse Alex Braga e il quarto non c'era, la sua sedia era vuota.

Ero al centro dello studio, non avevamo neanche cominciato a parlare perché dissero che stavano aspettando un certo Fabrizio che era andato in bagno.

La mia tensione aumentava sempre di più, mi guardavano sorridendo senza dire una parola mentre io non riuscivo a stare fermo ed andavo da una parte all'altra dello studio.

《Eccomi》 Il quarto professore fece la sua entrata attirando l'attenzione di tutti.
《Con calma eh》 Scherzò Rudy.
Lo vidi sedersi tranquillo e sorridendo, il suo sorriso era magnifico e splendente, come i suoi occhi.
《Scusami per averti fatto aspettare》 Mi disse, senza rivolgere le scuse agli altri ma proprio a me.

Mi imbarazzai e divenni rosso, cercai di nascondere il mio disagio sorridendo come uno scemo...
《Lo conosci?》 Mi chiese Braga, riferendosi a Moro.

certo che lo conosco, adoro la sua musica.
Ma questo non volevo dirlo, non so come mai, forse per attirare più la sua attenzione, gli dissi che no, non lo conoscevo e non lo avevo mai sentito nominare.
《Beh allora se passerai al prossimo step mi conoscerai》 Disse Moro, sorridendo.

Mi fecero le solite domande, il nome, la provenienza e della mia passione per la musica, cose normalissime, fino a quando Di Francesco non mi chiese del perché fossi venuto in Italia.
《Emh io...》

Non sapevo se e come rispondere, non volevo farlo sapere a loro e tanto meno mentre ero ripreso da delle telecamere.
《Ma cosa chiedi, non vedi che lo metti in imbarazzo?》 Fabrizio intervenne salvandomi da quella situazione.

Lo ringraziai mentalmente. Cominciai a cantare con una cover ed infine un inedito, odio le favole. Avrei tanto voluto suonare per scaricare la tensione, mi muovevo come un matto sul palco, probabilmente non avevo una grande presenza scenica.

Quando finii, rivolsi uno sguardo a tutti e quattro e notai che erano rimasti zitti a scambiarsi occhiate, tutti, tranne Fabrizio.
《Inutile dirtelo, secondo me spacchi, il tuo inedito sarà una saetta in radio》
Ricevetti questi complimenti da Zerbi, altri da Braga e Di Francesco, quando invece una volta arrivati a Moro, sospirò prima di parlare sfregandosi le mani.

《Non sono d'accordo con voi, per quanto lui possa essere una bella persona, il suo timbro di voce non mi piace, per non parlare della scrittura...》 Disse lui guardandomi con il suo solito sguardo cupo e da duro.

Ascoltare quelle parole dopo una serie di elogi fu quasi devastante, non sapevo come rispondere, se non con un
《va bene》 sussurrato al microfono.

Io sono il Sasso e tu il Mare {MetaMoro}Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang