Dai leoni cattivi

429 70 15
                                    

Ero disteso a terra, sotto il letto, raggomitolato come un gatto, tutto a proteggermi dal mondo. Sul mio petto, freddo e gelido come un sasso inanimato, il più piccolo dei miei fratelli. La paura gela il sentimento. Dall'altra stanza, urla soffocanti e rumori assordanti non lasciavano stare le nostre orecchie. Tenevo gli occhi chiusi, ingoiando la saliva ogni qualvolta sentivo sbattere con violenza contro il muro. Era mio padre, dall'altro lato della stanza, trenta strati di anima distante da noi, ad aver trasformato nostra madre in una scopa sporca da battere al muro finché non torna pulita. L'unica sporcizia addosso a nostra madre era la violenza di nostro padre. Polvere di amianto che si incastrava nei nostri polmoni, ammalandoci noi mortalmente per quella dannata brutalità. Il colpo di grazia me lo diede mio fratello, quando guardandomi negli occhi, con i suoi spaventati e ancora troppo piccoli per contenere un dolore così grande, disse:

Saimon, ma dai leoni cattivi possono nascere i leoni buoni?

Storie breviOnde histórias criam vida. Descubra agora