Ma come si fa?

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Dovevi pensarci prima.
Dovevi pensarci quando ti consideravo il mio tutto, quando nella testa non faceva che tormentarmi e contorcermi le budella il dilemma di come avrei fatto a vivere senza gli occhi tuoi.
L'ho capito tardi, ma l'ho capito.
Come tardi ho accettato che ti avevo persa per sempre e che tutto quell'amore che provavo per te avrei dovuto buttarlo da qualche parte nel fondo del mio solitario cuore e dovevo farmelo andare bene così. Sapevo che dopo di te non avrei amato più nessun altro allo stesso modo ma non potevo farci niente, sapevo anche che non t'avessi avuta e vissuta mi sarei perso il meglio di questa vita.
Dovevi pensarci prima, quando mi mettevo ad osservarti per giornate intere e cercavo di imparare a memoria ogni dettagli tuo. E sapevo quanti passi percorrevi dal bagno alla cucina, quante volte sorridevi in una giornata di pioggia e sapevo scandire a mente il ritmo del respiro tuo. Non era un amore malato il mio, non era un tormento o un bisogno, era soltanto un amore puro e vero che forse per la troppa ingenuità e per la mia tenera età non ho saputo controllare.
Dovevi pensarci prima, amore mio, ed è per questo motivo che ora ci diciamo addio.
Certe mancanze rendono fragili, lo so io e lo sai anche te.
Ma dovevi pensarci prima, perché ora tu per me non esisti più.

Storie breviWhere stories live. Discover now