👒 Capitolo 3 👒

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Louis e Stan, nell'ultima settimana erano diventati molto amici, si erano addirittura scambiati il numero di telefono. Infatti il Kitten si trovava in biblioteca mentre chattava con il suo amico, dopo un po' decise di spegnere il telefono e concentrarsi sullo studio, solo che non ci riusciva. Alla fine sbuffò e si alzò dalla sedia andando a cercare un altro libro da leggere, solo che si scontrò con qualcuno cadendo rovinosamente a terra.

Il Kitten cominciò a piagnucolare.

''O dio piccolo, va tutto bene?'' chiese un uomo dai capelli ricci.

''C-coda...'' disse semplicemente il liscio continuando a piagnucolare.

''Vieni qui'' disse il riccio aprendo le braccia, Louis ci si buttò subito dentro, sentendosi improvvisamente meglio.

''Ti senti bene, piccolo?'' chiese ancora quello sconosciuto.

''Sì, signore'' sussurrò Louis, arrossendo di colpo.

''Chiamami Harry, per ora'' disse Harry.

''Io mi chiamo Louis, tu puoi chiamarmi Louis'' disse occhi blu tirando su il naso, Harry annuì sorridendo.

''Mi sentirò in colpa se ti lascio andare così, ti va se ci prendiamo un caffè e dei pasticcini in quel bar lì accanto? Ho sentito che i loro dolci sono ottimi'' disse Harry aiutando il liscio ad alzarsi, quest'ultimo ci pensò un attimo e alla fine accettò, chi avrebbe mai detto di no ai dolci della 'Flowers Garden'? Non andava spesso in quel bar, anzi non ci era mai andato ma sapeva che i loro dolci erano ottimi, e lui amava i dolci.

''Lo sai che sei bellissimo?'' chiese Harry, una volta entrati nel bar e seduti nel posto più appartato di quel locale.

''A-anche tu..'' disse Louis, continuando ad arrossire.

''Sei un Kitten, Lou?'' chiese il riccio.

''Sì, sono un kitten. Il mio gatto è nero, si sarà già visto, no?'' disse Louis, facendo una smorfia.

I gatti neri non erano ben visti, anche allora, alcuni vivevano ancora nei pregiudizi che essi portassero sfortuna e attirassero il male facendo del male ai loro futuri figli, la gente non cambiò idea neanche quando seppe che nel periodo di calore questi cambiavano colore diventando bianchi.

''I gatti neri sono i migliori, a me hanno sempre portato fortuna'' disse il riccio facendo l'occhiolino al Kitten. Quest'ultimo rise.

Harry e Louis passarono un piacevolissimo pomeriggio, chiacchierando e ridendo come matti.

Per Louis era strano che nessuno lo avesse chiamato o messaggiato per sapere cosa stava facendo o dov'era, solo che dopo si accorse che prima di venire in quel bar aveva spento il suo telefono e allora come una furia tirò il cellulare fuori e lo accese.

30 chiamate persa da mamma, 14 chiamate da perse da Stan, 26 messaggi WhatsApp

Louis si alzò di scatto, facendo preoccupare Harry.

''Ehi che succede?'' chiese il riccio.

''Nient- o mio dio, è tardissimo, devo andare Harry, grazie di tutto e scusa'' disse Louis, prendendo velocemente le sue cose.

''Ti serve un passaggio? Ho la macchina qui vicino'' disse ancora Harry, ma Louis scosse la testa, muovendo velocemente la coda.

''Devo andare, grazie ancora e ciao!!!'' urlò Louis ormai in lontananza.

Harry sospirò scuotendo la testa e sorridendo.

Sentiva un senso di leggerezza, era qualcosa che non sentiva più da tempo, ormai.

Decise di restare ancora un po' in quel bar, a pensare a ciò che era successo.

Buon giorno della Memoria, pagano e Europeo, è oggi che la gente cominciò la 'caccia alle streghe' uccidendo migliaia di bambini, neonati, donne incinte, persone innocenti e uomini. Con la speranza che tutto ciò che è accaduto in passato non accada più 💜💚

Strawberry (L.S)Where stories live. Discover now