BTS ONE SHOTS ; ♡

roses

♡ song for the chapter : bts, euphoria ( lullaby version )

"Queste sono per te, amore mio.
Rose biancastre,
belle come le tue gote delicate.
Che tu possa splendere ovunque.
Ti amerò per sempre"

***

«Ti va un po' d'acqua, piccolo?» gli sussurrai, vicino all'orecchio, in modo che potesse sentirmi e non sforzare neanche un muscolo.
Non volevo che si muovesse per me, non volevo che sprecasse quelle ultime energie che gli erano rimaste.

«Sto bene così Tae, grazie» rispose piano, affannosamente.
I suoi occhi spenti mi scrutavano, lacerandomi il cuore.
Non sopportavo di vederlo ridotto in quel modo, non sopportavo di vederlo in quelle condizioni proprio davanti a me.

»D'accordo piccolo, a-allora adesso riposa, ne hai bisogno» gli lasciai un bacio sulla fronte, accingendomi a sistemarmi sulla poltroncina poco distante, ma lui strinse debolmente la presa sul mio polso, implorandomi silenziosamente di restare.

E così feci.
Mi misi con lui, nel suo letto, mi presi metà del suo cuscino, e cominciai ad accarezzargli la fronte imperlata di sudore.

Era più bello che mai, anche in un fottuto giaciglio d'ospedale.
Il mio piccolo grande guerriero.

«Tae, mi canti una canzone?» chiese, osservandomi curiosamente, e io non potei fare a meno di acconsentire.
Come avrei potuto negarglielo?
Un ultimo desiderio... un ultimo desiderio che gli avrei concesso con tutta la mia anima.

«Certo Kookie» intrecciai le mie dita con le sue, creando un legame indissolubile tra noi.
Ci saremmo amati per tutta la vita.

Iniziai ad intonare una lenta melodia, molto lieve e dolce, di quelle che piacevano a lui.
Sei la causa della mia euforia...
Con te mi sembra di vivere un'utopia.

Intravidi le sue palpebre stanche che piano piano si abbassavano, chiedendo solo di poter restare chiuse ancora per un po'. Tutto il suo corpo implorava per un poco di sonno.

Passai una mano fra i suoi capelli, stando attento a non toccare nessuno di quei tubi orribili che purtroppo erano indispensabili per mantenerlo in vita, per tenerlo con me un po' più a lungo.

Appena finii di canticchiare l'ultima nota di quella litania che era diventata straziante, mi accorsi che il mio prezioso ascoltatore era già caduto nei suoi sogni più profondi.
E fui felice, fui felice di averlo tranquillizzato.
Per lui volevo solo il meglio.

E lo guardavo,
guardavo come quel ciuffo castano scuro gli contornasse perfettamente la fronte, le sue sopracciglia ben disegnate e naturali, e il suo viso unico e particolare.
Mi innamorai di lui per la sua bellezza interiore, il resto non contava.
Jungkook rappresentava tutti i valori che io non ero mai riuscito ad incarnare.
Lui era magnifico, lui era la mia persona stupenda.

Fissavo insistentemente le ciglia arcuate che ornavano i suoi occhi da cerbiatto, occhi che conservavano appena un ultimo briciolo di quella vitalità che un tempo il mio piccolo amore possedeva.
Purtroppo, una bruttissima bestia era arrivata per portargliela via.