true love

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song for the chapter : bts, serendipity ( lullaby version )










«Dove credi di scapparmi? Prima o poi ti prendo piccolo stronzetto!» mi urlò dall'altra parte della porta, mentre io giacevo spaventato per l'ennesima volta in quel fottutissimo bagno.
L'ultima cosa che volevo era essere picchiato ancora da quel pezzo di merda, ma ogni volta riusciva prima o poi a scovarmi, e me le dava di santa ragione.

«Esci da 'sto cazzo di cesso, non mi sfuggi di nuovo. Sai perfettamente che cosa succede quando ti comporti male con me... quindi muovi il culo e affrontami, mammoletta!» esclamò, ridendo e prendendomi in giro come suo solito.

«Vattene Yoongi!» urlai piangendo, ma questo non fece che alimentare le sue risate terrorizzanti, e a quel punto iniziò a picchiare la porta come se volesse sfondarla. E sapevo che presto ci sarebbe riuscito.
Era solo questione di tempo.

Dovevo trovare una via di fuga, ma come potevo darmela a gambe attraverso uno stupido bagno scolastico malridotto? Non c'era nemmeno una finestra, niente di niente.

Ero finito, sentivo l'odore della morte vicino a me, e provai una stranissima sensazione. I calci si moltiplicavano sulla porta di legno che non avrebbe retto tanto a lungo, l'ansia saliva nel mio stomaco, un sudore freddo traspariva da ogni spiraglio della mia pelle.

Fino a quando il rumore non cessò.

Mi tolsi in fretta le mani dalle orecchie, poggiando tutto il mio viso sul pezzo di legno che straordinariamente era sopravvissuto alla furia di Min Yoongi.

Non si udiva niente.
Neanche un respiro.

Mi sedetti sulla tazza del water, stremato e felice perché credetti che se ne fosse finalmente andato via, rinunciando almeno un giorno a prendermi a pugni solo per gusto personale.

Mai feci errore più grande.

Non ebbi neanche il tempo di realizzare ciò che stava accadendo attorno a me, che un tonfo assordante mi riempì le orecchie fino a non farmi sentire più nulla, schegge di legno mi si conficcarono nel viso e sulle braccia scoperte, e un volto ben noto che era irato con me mi si presentò davanti.

Aveva scardinato e lanciato la porta contro di me, sghignazzando con quei suoi occhi rossi e pieni di rabbia.
In quel momento, Min Yoongi era diventato Cerbero in persona.
Se non più terrificante.

Mi si catapultò addosso senza che potessi fare nulla, e fu lì che sferrò il primo pugno, dritto verso la mia mandibola.
Abbastanza leggero, comunque.
Avevo già subito di peggio, in confronto quella fu una carezza.

Fu solo dopo che cominciò ad usare l'artiglieria pesante.
Non gli bastava torturarmi ogni mattina per gioco, voleva proprio togliermi il sorriso dalla faccia, a tutti i costi. Se aveva avuto una brutta giornata, allora decideva che l'avrei avuta pure io. Se aveva preso un brutto voto, due calci nelle costole per me. Se era stato messo in punizione per qualche marachella, allora tre pugni sul labbro e sulla mascella.
Io ero la sua valvola di sfogo, lo sarei stato fino alla fine del liceo, e non avrei potuto impedirglielo.

BTS ONE SHOTS ; ♡Where stories live. Discover now