Capitolo 15

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Il sole penetrata dalle fronde del giaciglio, colpendo in pieno il viso della giovane che vi era addormentata. I caldi raggi le scaldavano la pelle, rendendole così impossibile continuare a dormire. Allungò un braccio al suo fianco tastando il letto vuoto, scoprendo così che Adamo non c'era.
Si alzò svogliatamente, sentendo un leggero bruciore al basso ventre. Le immagini del giorno precedente la colpirono come uno schiaffo: si era concessa ad Adamo senza opporre resistenza, ora l'unica cosa che le era rimasta da donare al suo amore era persa. In un attimo il cuore le sprofondó nel petto, gli occhi si riempirono di lacrime crudeli e le mani erano avvolte in tremori.
Cosa aveva fatto?! Questa era l'unica domanda che si ripeteva incessantemente nella sua testa, mandandola in confusione. Eppure il giorno prima tutto quello le era parso giusto, necessario. Stava male, sentiva di aver tradito Asmodeus. E come se ciò non bastasse Adamo le aveva detto di amarla. Le era sembrato molto dolce e sincero mentre glielo diceva, prima di cadere in un sonno profondo, l'aveva guardata negli occhi ed era crollato al suo fianco. Come poteva amarla però? Non si era mai comportata in maniera delicata con lui, anzi, sin dal primo giorno aveva mostrato un'insolita freddezza nei suoi confronti che non le apparteneva. Mai una parola dolce, mai un sorriso davvero sincero o un gesto d'affetto... Poi quel bacio nella grotta le aveva fatto scoprire una nuova consapevolezza del suo essere umana: un bisogno carnale che tra Angeli non esisteva. Sapeva però che fuori da quel lago non aveva quelle 'voglie', capiva che l'acqua di quella grotta si impossessava della sua mente e del suo corpo rendendola succube di quest'ultimo e del fascino che Adamo, forse inconsapevolmente, esercitava su di lei. Si, ne era certa ci aveva pensato in quei giorni, ed era giunta alla conclusione che il magnetico specchio d'acqua la faceva comportare come avrebbe dovuto: devota e arrendevole con suo marito, tutto ciò che fuori da esso non era. Ora il suo cuore si era tramutato in arida polvere che le seccava le viscere, aveva bisogno di parlare con Asmodeus e spiegarle cosa era successo. Sperò che non fosse troppo tardi. Girò l'anello al suo dito per chiamarlo e attese.

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Le ali frusciavano pesantemente sul terreno ricoperto di erba e fiori, i poveri insetti dovevano correre al riparo prima che la possente nuvola bianca li travolgesse. Aveva girovagato senza meta dal giorno prima, e si era ritrovato più volte nel punto in cui aveva lasciato Adamo ed Eva. Stava male, l'angoscia lo opprimeva e le scene del giorno precedente si ripetevano nella sua testa senza dargli tregua, quasi volessero farlo soffrire. Ancora non trovava un senso in quello che aveva visto. O forse non voleva trovarlo. Non accusava tanto Eva, quanto Adamo. Provava una certa avversione contro quell'uomo, benché avesse visto più volte quanto trattasse bene Eva, non riusciva proprio a vederlo sotto una luce positiva, le aveva portato via la sua amata e ora l'aveva anche deflorata... No, era solo un ostacolo da eliminare, ma non ne aveva il coraggio, sapeva in cuor suo che non avrebbe potuto far male a nessun essere vivente nemmeno se lo avesse voluto con tutto se  stesso. Decise che avrebbe atteso il tempo propizio per farlo soffrire senza esserne direttamente la causa, così non avrebbe avuto sensi di colpa. Magari Helel avrebbe potuto aiutarlo. Si stupiva di quanto avesse avuto bisogno di lui in quel periodo, solitamente gli angeli sono creature molto indipendenti, eppure lui aveva avuto bisogno di suo fratello, del suo migliore amico. Sentí un pizzicorio al dito dove dall'altra parte Eva teneva l'anello che gli aveva regalato. Decise di ignorarlo per un po' prima di essersi ripreso un minimo. Si sarebbe dovuto riprendere ciò che era suo, ma avrebbe pianificato per bene la cosa.
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Era stato testimone oculare della sofferenza che le azioni involontarie di Eva, causate da Dio, avevano avuto su suo fratello. Ma era il corso degli eventi, sarebbe stato tutto troppo facile se avesse rivelato ad Asmodeus i reali piani del padre, doveva guadagnarsi l'ulteriore fiducia dei suoi fratelli smascherando gradualmente ciò che succedeva. Se avesse detto al fratello cosa aveva visto la sua indole docile lo avrebbe portato subito a pensare positivamente, vedendo che in realtà Eva non era mentalmente stabile mentre si donava ad Adamo, invece la sofferenza, il dolore della perdita e la sconfitta lo avrebbero reso un abile strumento nelle sue mani nella guerra che sarebbe giunta. E lui lo sapeva che la guerra avrebbe creato una spaccatura così grande che non si sarebbe mai rimarginata.
Qualche volta aveva avuto dei dubbi sul continuare o meno, stava facendo tutto questo gran baccano per cosa? Per la possibilità che era stata offerta a un uomo, creatura inferiore, inutile e senza nulla di speciale, di amare? No, non era solo quello. Certo poteva farsi bastare l'idea di essere il favorito di suo padre su miliardi, di essere immortale, di rimanere per sempre giovane e bello, di avere poteri senza limiti... Ma la sfida che Dio aveva, volontariamente o no, lanciato era stata grande e non poteva non essere accettata. Aveva allontanato due anime che si amavamo profondamente, e lo aveva fatto proprio per questo loro amore che lui non tollerava. C'erano poi ancora quegli occhi quasi bianchi che apparivano nei suoi sogni, e la voce che ripeteva come una nenia sempre la stessa frase. Qualche volta nel cuore della notte si era svegliato in preda a forti convulsioni subito dopo aver sognato quei occhi. Non aveva paura di cosa significavano, aveva paura di aver tirato la corda in una cosa che avrebbe potuto non vincere.


Spazio autore
Il capitolo è molto più corto rispetto agli altri e per questo mi scuso, era tanto tempo che non aggiornavo e volevo farvi una sorpresina per finire bene questo week end per chi lo passerà leggendo la mia storia, ma come già detto tra i vari impegni non sempre riesco a trovare il momento giusto con la propizia dose di ispirazione per scrivere. Capitolo un po' di passaggio, ma ugualmente con qualche dettaglio interessante.
Cosa ne pensate dell'intrigo che si sta creando tra i nostri personaggi? Fatemi sapere!

-Noir❣️

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