Capitolo 19 📝🔍

48 3 0
                                    

Salve a tutti miei cari lettori.
Ho scritto questo capitolo per aiutarmi con il racconto, vi spiego: alcune parti sono importanti nella narrazione e non posso dunque eliminarle, ma contemporaneamente ci vorrebbe troppo tempo per spiegarle in maniera precisa e dettagliata. Dunque uso questo metodo per spiegare o approfondire alcuni punti della storia.
**************

Samael, Custode della Conoscenza di Dio, era stato informato dei tumulti che scombussolavano il dolce e perenne equilibrio dei piani alti. Sapeva bene che, da lì a poco, tutti sarebbero stati costretti a prendere una posizione nella faida imminente. Ma quale parte scegliere? Non aveva mai provato una reale simpatia nei confronti di Helel, non quanta ne provava verso Nathanael. Quest'ultimo, Angelo dell'Ordine delle Cose, era di natura pacato e gentile, accondiscendente verso tutti gli Angeli e fervente predicatore del rispetto delle regole. Rispettava l'autorità, ed era il primo punto a favore che muoveva Samael verso di lui.
I dubbi, però, affollavano la sua mente ben organizzata. Non sapeva come sarebbe andata a finire tutta quella storia, era a conoscenza del fatto che una fine sarebbe giunta, prima di quanto tutti si aspettassero.
E sarebbe stata devastante.

**********

Con il passare dei giorni Eva aveva scoperto, non con poco stupore, il motivo di tutti quei cambiamenti nel suo aspetto fisico: era gravida. Dio l'aveva benedetta con un figlio di Adamo, un figlio macchiato degli abusi che quell'uomo avanzava sul suo corpo da quando aveva deciso, a malincuore, di concedersi a lui ogni volta lo avesse voluto.
Il pancione cresceva incontrollabile ma, essendo il primo episodio di questo tipo, non aveva molto su cui basarsi. Il Padre le aveva spiegato in breve cosa avrebbe comportato questa novità: già solo il suo nome aveva preso un nuovo significato, Madre di tutti i viventi, da lei nasceva non solo un figlio, ma la responsabilità di iniziare una generazione di figli perfetti che avrebbe popolato la Terra tanto vasta.
Ma come avrebbe potuto amare una creatura senza averla voluta, la cui vita era iniziata con la violenza? Non lo sapeva, ma confidava nel fatto che Asmodeus sarebbe stato al suo fianco. Le aveva asciugato le lacrime quando gli aveva detto di essere incinta, l'aveva stretta tra le sue comode e calde braccia e l'aveva coccolata, aveva cercato di assorbire tutta la sua angoscia e la sua tristezza, come fossero proprie.
Nella sua testa però, Asmodeus aveva I pensieri affollati dalle parole del fratello. Un piano ideato per far sì che tutto quello che conoscevano giungesse a una fine, per far sì che un nuovo governo avesse la possibilità di nascere dalle ceneri del precedente, portando potere e uguaglianza. Un piano per ribaltare il Signore del cielo e delle terre, ormai considerato da molti seguaci di Helel non più in grado di regnare. E in questo piano Eva ne era la protagonista. Tutto sarebbe stato incentrato su ciò che lei avrebbe dovuto fare, su ciò che avrebbe scelto di fare. Da lei dipendevano le sorti della guerra imminente. Quelle parole, pronunciate dalla lingua di Helel, avevano un sapore dolce come miele. E più vorticavano nella mente di Asmodeus, più quel piano ribelle prendeva una sfumatura del tutto nuova e possibile. L'unica cosa di cui gli importava veramente, però, era la consapevolezza che grazie a questa idea folle e rivoluzionaria avrebbe potuto avere di nuovo Eva tutta per sé.

Mane Lumen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora