Capitolo 12

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Sono passati ben 4 mesi da quando con Kou ho consumato la mia vendetta e come promesso io e Laito ci stiamo occupando della piccola vita che sta crescendo in me, ma ultimamente qualcosa non va.
La mia voglia di uccidere è cresciuta a dismisura, mangio come un tribunale, dormo tutto il giorno e sento le mie forze diminuire.
Del resto, la vita con i Sakamaki va alla grande: mi diverto a fare la sadica insieme a Kanato, la pervertita insieme a Laito, l'incazzata col mondo intero insieme a Subaru, a mangiare come una sfondata con Ayato e ad ascoltare la musica con Shou; il problema?
Reiji.
Attualmente siamo a tavola e come di consuetudine Reiji mi riprende per i miei modi di fare poco nobili.
Lo ignoro come al mio solito sbuffando clamorosamente: il suo atteggiamento saccente mi sta facendo andare fuori di cervello e già la cosa è complicata visto che sono schizzata di mio.
Infilo con forza la forchetta nel tavolo e mi alzo nervosa.
"Maledizione Reiji! Non posso fare un cazzo in questa dannata casa!" Urlo.
"Addio tavolo nuovo" dice esasperato Ayato.
"Hei ma quello è mogano!" Sbraita Shou.
"Finché non impari le buone maniere no" mi riprende calmo.
Presa da un lapsus omicida prendo la mira e infilo il coltello nella spalliera della sua sedia, centrandolo.
Subito Kanato, Ayato e Laito alzano i cartelloni, presi da non so dove con scritto 10.
Li guardo stranita.
"Ma sei matta?!" Mi urla contro il secondogenito.
"Potevi uccidermi!" Strilla.
"Era quello che speravo infatti" Ringhio innervosita.
"Hai bisogno di una bella lezione cara" mi sbraita contro.
"Hei hei, qui le lezioni gliele impartisco io e solamente io.
Osa toccarla con un dito e vedrai il peggio di me" Ringhia Laito.
Sospiro nervosa.
"Ragazzi ho un'idea!" Strillo dal niente.
Un altro problema? Il mio repentino cambio di umore.
"Abbiamo bisogno di una vacanza!" Dico entusiasta.
Reiji alza un sopracciglio mentre gli altri annuiscono.
"Concordo con la tettona: siamo sempre rinchiusi qui dentro" dice annoiato Ayato.
"Dove si va?" Domande felice Kanato.
"Crocieraaaaaaa" Urlo.
"Hai presente quanto costa?!" Sbraita Reiji.
"Non mi pare che i soldi siano un problema per noi: tra poco ti escono pure dal buco del culo" dico volgarmente, suscitando la risata soffocata di Laito.
"Sempre fine" commenta il secondogenito.
"Shh interrompete la mia musica" dice Shou.
"Dico che la crociera è il massimo del relax, anche per la sanità mentale di questo biondo" affermo indicandolo.
"In più ci sono attività, giochi e tanto altro e credo che possano soddisfare tutte le nostre personali esigenze." Continuo.
"Reiji tu rimani a casa vero?" Domando.
Lui mi alza il dito medio.
"Ma allora sei sano!" Urlo felice.
Maggiordomo sospira e decidiamo di prenotare il giorno stesso.
"Palma di Maiorca, Santorini, Mykonosssssss" Sbraito felice.
"Certo ci vorrà ancora qualche mese prima che venga davvero caldo" dico delusa.
"Tesoro tra tre mesi ci sarà un caldo incredibile e tre mesi volano" mi risponde Laito lasciandomi un bacio sulla guancia.
"Guai a te se osi guardare il sedere delle altre!" Ringhio.
"Io guardo solo il tuo" si difende, dondolandosi sulla sedia a dandolo comprata appositamente per me.
"Uff questo pancione già mi rompe le scatole e siamo solo ai 4 mesi" dico toccandolo.
"Ed è da 4 mesi che non posso sfiorarti  con un dito!" Si lamenta esasperato Laito.
"Andiamo! Federica non ti soddisfa?" Domando divertita, mentre lo vedo posare un bacio sulla mia pancia.
"No! Federica non è la tua mano!" Ribatte altrettanto divertito.
"Allora significa che Margherita d'ora in poi tenterà di soddisfare le voglie sessuali del signore qui presente" dico.
"Uhh cosa è un contratto a tempo indeterminato?" Domanda malizioso.
"No" Rispondo semplicemente, mettendomi gli occhiali da sole.
"Hana, Laito non avete la visita fra mezz'ora?" Domanda Reiji.
Mi sbatto una mano in fronte.
"Cazzo! La visita! Ce ne siamo dimenticati!" Sbraito agitata.
Oggi ho la seconda ecografia, per vedere il sesso del piccolo.
Ci infiliamo in macchina, per poi sederci nella sala d'attesa.
Laito mi tiene la mano, dandomi qualche bacio sul collo, sapendo che mi fanno calmare.
"Ikeda?" Domanda la dottoressa.
Mi alzo e trascino anche Laito nella stanza.
La dottoressa mi fa sdraiare sul lettino, spalmando un gel gelido.
Rabbrividisco, per poi guardare il monitor.
"Ma che?" Domanda stranita la donna.
"Non ci credo!" Esordisce.
"Qualche problema?" Domanda in ansia Laito.
"Affatto! Dalle precedenti ecografie non era chiaro, ma ora appare tutto molto più nitido: signorina lei aspetta due gemelli" mi dice sorridente.
"G-g-gemelli?" Balbetto.
"Maschio e femmina! Nella sua famiglia o in quella del suo ragazzo c'è stato qualcuno che ha partorito dei gemelli?" Domanda.
"Io" risponde Laito.
"Cioè mia madre" si corregge.
"Tre gemelli" aggiunge.
"Signorina non si preoccupi: lei e i suoi piccoli state alla grande" dice la dottoressa.
Mi rivesto e scendo dal lettino, dandoci appuntamento per il prossimo mese.
Esco con l'ecografia in mano e la osservo curiosa.
"Guarda paiono abbracciarsi" dico divertita.
"Magari lo stanno facendo davvero" Ribatte Laito.
Sorrido e torniamo alla Villa.
Ayato mi strappa di mano l'ecografia e osserva con attenzione.
"Ma che sono sti così?" Domanda, indicandoli.
"I piedini" rispondo.
"Ma ce ne sono 4: è un mostro deforme?" Chiede.
Ringhio.
"Non osare offendere i miei pargoli" Sbraito.
"Pargoli?" Chiede Reiji.
"Abbiamo scoperto che aspetto dei gemelli" rispondo.
"Devi aver preso da tua nonna" dice mia madre, baciandomi il capo.
"Tu e Cordelia eravate gemelle no?" Domando.
Lei annuisce.
"Com'è il parto?" Domando preoccupata.
"Piu doloroso di quanto pensi" mi risponde mia madre.
"Grazie mamma, mi sei stata d'aiuto" dico ironica.
"Andrà tutto bene tesoro" mi tranquillizza.
"Ma li devo per forza seguire i corsi pre parto?" Domando annoiata.
"No, ma ti converrebbe se quando ti si romperanno le acque andrai nel panico" Ribatte mia madre.
Scuoto la testa sconsolata per poi infilarla nel frigo alla ricerca di qualcosa di commestibile.
"Ma sempre a mangiare?" Domanda Ayato.
Ancora con la testa nel frigo gli tiro una ciabatta.
"Piuttosto vieni a farmi compagnia, compagno di scorpacciate" affermo divertita.
"Biscotti con nutella?" Domanda Ayato.
"Che nutella sia!" Dico felice.
Ci mettiamo nel divano ad ingurgitare biscotti, tutti riuniti a guardare un film.
Ho la testa poggiata sul petto di Laito e le gambe su quelle di Ayato, che prende a farmi i grattini.
Rabbrividisco e mi sento una principessa: da vittima sacrificale a principessa il passo è decisamente breve, no?
"Oh andiamo! Perché in tutti i maledetti film horror casualmente e dico casualmente, la ragazza viene trascinata dai piedi manco fosse un panno per pulire per terra?!" Urla furioso Subaru.
"Suabaru stiamo guardando l'esorcista ci credo" dico io mangiando altra nutella.
"Che più che paura a me fa schifo: cazzo sto mangiando e questa vomita pure l'anima!" Sbraito io.
"Bleah" aggiungo, pulendomi le labbra.
"Little bitch hai un po' di Nutella all'angolo della bocca" mi dice Laito, leccandomi i residui.
"Mhh buona" aggiunge.
Tolgo le briciole e mi stendo meglio, sbadigliando.
Con Ayato che mi fa i grattini e Laito che mi accarezza  i capelli mi addormento in poco tempo.
Quando riapro gli occhi li trovo tutti profondamente addormentati, escludendo Shou ovviamente, lui è un caso a parte.
Richiudo gli occhi e torno a dormire.
Vengo svegliata da un piede in faccia puzzolente.
"Cosa è questo odore di caciotta andata a male?" Sbiascico sbadigliando.
"Ayato! Maledizione togli questi maledetti piedi puzzolenti da sotto il mio naso!" Sbraito.
"Non sono i miei" borbotta assonnato.
"Ore-sama profuma di rose" Ribatte.
"Veramente puzzi di formaggio stagionato" dico, facendo scoppiare a ridere Kanato.
"Parla quella profumata" risponde a tono Ayato.
"Mhh fragole" dice Laito mordendomi la spalla.
"Fragola rosse e profumate" sbiascica sbavando sulla mia pelle.
"Questa è la prova che profumo" dico io.
"La Mia bitch chan profuma di fragole rosse".
La voce di Laito appena sveglia è qualcosa di censurabile.
"Buongiorno piccola" mi bacia le labbra.
"Veramente è sera" si intromette Reiji.
"Come è finito il film?" Domanda Subaru.
"Cercalo su google con il pc che ti ho comprato per il tuo compleanno." Gli suggerisco.
"Buona idea" dice.
"Little bitch bagno?" Domanda al mio orecchio Laito.
Annuisco e mi faccio prendere a mo' di sposa.
"Buona luna di miele"commenta Kanato, dando vita a Teddy, che ci saluta con la zampa.
"Muori puttana" sento sibilare.
"Teddy non si dicono queste cose!" Urla Kanato.
"Fermo Laito, mettimi giù." Dico scendendo a grande velocità.
"Mi ha detto davvero di morire?" Domando sconvolta.
"Tu lo capisci?" Chiede Kanato.
"Solo adesso" rispondo.
"Bel culo" sento di nuovo.
"Mi ha appena detto che ho un bel culo!" Strillo spaventata.
"Ma che cazzo è sto coso?!" Sbraito.
"Un pupazzo posseduto?!" Continuo.
"Problemi stronza?" Mi chiede il fanstama(?) di Teddy.
"Molti dannazione! Sto parlando con un fottuto orsetto di peluche!" Urlo sconvolta.
"Hana ma ci sei? Io non sento niente!" Dice Ayato.
"È un coglione" dice Teddy.
"Su questo ti do ragione".
"Per favore non uccidermi" lo imploro.
"Non azzardarti a venire da me nel bel mezzo della notte a sussurrarmi nell'orecchio perché muoio di infarto! Abbi pietà di una donna incinta" continuo a supplicarlo.
"Little bitch ma stai bene?" Domanda Laito.
"Poco" rispondo.
"Kanato ti giuro, che se osi anche mettermi quell'obbrobrio difronte alla mia faccia gli spezzo il collo e chiamo mia madre per un esorcismo!" Sibilo minacciosa.
"Non ne saresti in grado" dice Teddy.
"Questo lo dici tu peluche di merda" lo insulto.
"Puttana!" Mi insulta l'orso.
"Smettila di chiamarmi puttana coso obbrobrioso!" Sbraito.
"Kanato diglielo anche tu!"
"Ha ragione lei, smettila Teddy".
"Come vuoi padrone."
"Ho sentito abbastanza, credo di svenire da un momento all'altro" sussurro, prima di cadere per terra come un sacco di patate.
"Ve lo avevo detto che Teddy parlava" dice.
Mi risveglio 10 minuti dopo con la faccia di quel maledetto orso e presa da un lapsus lo scaravento giù dal balcone, brandendo il mio coltello.
"Ti giuro che se me lo ritrovo addosso ti faccio fuori!" Ringhio rivolgendomi a Kanato.
Lui annuisce e osservo Teddy.
Sento i brividi percorrermi le braccia e decido di togliere il disturbo sotto lo sguardo sconvolto dei presenti.
Laito mi raggiunge in bagno e mi guarda.
"Che c'è?! Quel maledetto orso parla davvero!" Mi giustifico.
"Lo so" dice semplicemente spogliandosi.
"Cosa?! E mi hai anche detto se mi sentivo bene?!" Ringhio.
"Perché ero realmente preoccupato, sei più pallida del normale e hai due occhiaie pazzesche sotto gli occhi che Gucci levati proprio" mi schernisce.
Gli alzo il dito medio che succhia avidamente.
"Smettila di tentarmi Re delle tentazioni" mi lamento.
Facciamo un bagno rilassante e mi addormento di nuovo.
Quando apro gli occhi è ora di cena.
Scendo con Laito, indossando una tuta enorme, con i capelli scompigliati.
"Sembri una barbona" mi insulta Ayato.
Gli pianto un cazzotto che lo stende e mi siedo tranquillamente.
Sbadiglio assonnata.
"Hana! Maledizione! Mi hai rotto la mascella!" Urla Ayato.
"Ops" rispondo divertita.
"Che dolore!" Si lamenta, mentre sento un "crock".
"Tutto nella norma" dico serena.
"Cosa c'è per cena madre?" Domando facendo un altro sbadiglio.
"Tesoro ti senti bene?" Chiede.
"Hai gli occhi lucidi" mi dice preoccupata.
"Mi sono appena svegliata" le rispondo col sorriso.
"La tua situazione mi preoccupa figlia mia: non va bene per niente" dice.
"Cioè?" Domanda Laito.
"Dorme davvero troppo" ragiona.
"Potrebbe essere il fatto che è incinta di due gemelli no?" Domanda Shou.
"No non c'entra niente: non è normale.
Studierò su tale questione".
Annuisco e mangio tranquillamente, addormentandomi quasi sul cibo, cosa che faccio davvero.
"Sta diventando peggio di Shou" asserisce divertito Ayato.
In dormiveglia gli faccio il dito medio per poi pulirmi la faccia e sprofondare nel divano.
"Hana" mi richiama Laito.
"Cosa c'è?!" Ringhio nervosa.
"Hai un pezzetto di pasta tra i capelli" mi dice divertito Volpe.
"Salutalo"ribatto, dormendo.
L'istinto omicida si ripresenta in me come un richiamo: non posso uccidere nessuno perché nessuno mi sta irritando.
Divento più nervosa ogni giorno che passa e tutto sembra peggiorare.
Laito ormai non si permette di dirmi più niente e davvero non vorrei rispondergli male, ma non ci riesco.
Suonano al campanello e mi stupisco: chi cazzo è a quest'ora?
Mi alzo e apro e vedo una ragazza: la squadro dall'alto in basso.
"E tu chi cazzo sei?" Domando.
"Ehm mi chiamo Maddy, sono stata invitata qui dai fratelli Sakamaki." Mi dice imbarazzata.
Non sono stata avvertita da nessuno e questa cosa mi irrita.
"Aspetta qui" le richiudo la porta in faccia.
"Shou" Urlo dal piano di sotto.
"Si?" Mi domanda dietro di me.
Porca puttana che colpo.
"C'è una ragazza che si chiama Maddy qua fuori: chi cazzo è?" Domando.
"Ah la nuova vittima" risponde svogliato.
Lo prendo per la maglia e ringhio.
"Perché non sono stata avvertita da nessuno?" Domando.
"Bho" risponde.
"Chi l'ha scelta?" Chiedo.
"Laito" risponde divertito.
Le mani mi tremano dal nervoso.
"Laito" lo richiamo gelida.
"Bitch chan sono dietro di te" mi risponde.
Porca troia!
"Perché hai scelto un'altra zoccola?" Ringhio.
"Per regalarla ai miei fratelli, visto che tu non sei più una vittima, loro in qualche modo dovremmo sfamarsi no?" Domanda.
"Perché proprio tu l'hai scelta?" Chiedo.
"Bho" risponde.
Come bho?!
Lo appiccico al muro e Ringhio.
"Non beffarti di me Laito, sai come andrà a finire, vero?" Domando.
Lui scuote la testa.
"Che le taglierò la gola se osa solo avvicinarsi a te e ultimamente come avrai notato sono mooooolto nervosa." Dico lasciandolo andare.
Riapro la porta e lei è sempre lì.
"Bene Patty, entra pure" dico.
"Mi chiamo Maddy"mi corregge.
"Fa lo stesso, sempre zoccola rimani" ribatto disinteressata.
"Maggiordomo! Vieni qui!" Urlo dal piano di sotto.
"Sono qui" mi dice irritato.
"Maledizione dovete smetterla di apparire così dal niente!" Strillo.
"Io ero qui ancora prima di te" mi informa.
"Bene: qui c'è sta tizia che si chiama Patty e dice di essere stata invitata da voi" lo informo.
"Mi chiamo Maddy!" Mi corregge nuovamente.
Sbuffo.
"Ti chiamo come cazzo mi pare!" Dico nervosa osservandola.
"Non sono stato informato" Ribatte Reiji.
"Nemmeno io" gli do spago.
"Chi ha deciso questa cosa?" Domanda maggiordomo.
"Laito" Ringhio.
"Ragazzi tutti qui" strillo.
Si presentano tutti quanti all'improvviso e sobbalzo.
Ci sediamo sul divano e li osservo.
La ragazza indugia i suoi occhi marroni sui 6 fratelli e mi viene voglia di sbatterla fuori dalla finestra.
"Bene Patty, vuoi dirci chi ti ha contattato?" Domando sorridente.
"Maledizione mi chiamo Maddy!" Urla nervosa.
"Senti zoccola ti chiamo come mi pare e piace! Osa di nuovo contraddirmi e ti faccio pentire di essere nata" Ringhio.
"Ma come osi?!" Dice.
Sbuffo.
"Ma ero così quando sono arrivata?" Domando a Laito.
Lui annuisce e mi viene voglia di sotterrami.
"Potevate uccidermi, perché non lo avete fatto?" Chiedo esasperata.
"Perché eri troppo preziosa e bellissima" mi dice divertito Ayato.
Sorrido.
"Bene Carly: ti rifaccio la domanda: chi ti ha contattato?" Chiedo.
"Oh ci rinuncio, comunque quel ragazzo che hai accanto, anche piuttosto carino" dice sfacciata.
Sento il sangue ribollirmi nelle vene.
"Non dovevi proprio dirlo" dice Ayato sorridente.
Con un repentino balzo le sono vicina e la intrappolo al muro.
"Osa avvicinarti a lui e ti posso garantire che la tua vita finirà prima che tu possa aprir bocca" la minaccio.
"Se anche osi guardarlo, parlarci addirittura la tua permanenza qui sarà un vero inferno.
Non si gioca e non si sfida la Regina delle tentazioni.
Finché sarai sotto il nostro tetto obbedirai a tutto ciò che ti chiederemo di fare, senza fiatare,perché se osi lamentarti ti faremo male, molto male.
Hai firmato il tuo patto col diavolo" dico ringhiando.
"Eh perlomeno hai già chiarito quello che dovrà fare" mi dice colpito Reiji.
"Scusa, non pensavo ti piacesse" mi dice, rossa in volto.
La lascio andare.
"Schiocchina è il mio ragazzo e padre dei miei figli, il suo status è già stato chiarito.
Non voglio farti del male quindi non costringermi" la avverto più calma.
Rimettendomi accanto a Laito.
"Non ti smentisci mai Bitch chan" mi richiama serio Laito.
Il mio sguardo lo fulmina: il fatto che l'abbia contatta a mia insaputa mi irrita profondamente.
"Profumi incredibilmente tanto" dice Kanato leccandole la guancia.
"M-ma cosa siete voi?" Domanda spaventata.
"Vampiri" rispondo.
"Io ero una ex umana e sposa sacrificale, ma poi sono morta ed eccomi qua" riassumo.
"Alla faccia della sintesi" dice divertito Subaru.
Gli faccio un occhiolino.
La ragazza è sconvolta e provo un sinistro piacere a vederla disorientata così.
"Sposa sacrificale?" Domanda.
"Mah si, verrai dolorosamente morsa in parti del corpo che manco pensavi di avere e lascerai che i 5 fratelli facciano di te ciò che più gli aggrada" dico.
"5?" Domanda.
"E lui?" Chiede indicando Laito.
"Ma vuoi morire prematuramente?" Domanda Ayato.
"Era una semplice domanda!" Si giustifica.
"Maledizione quanto sei stupida" sbuffo.
"E io e lui ci nutriamo tra di noi e sicuramente non permetterò a questo coglione di bere il tuo sangue" dico.
"Sei crudele regina delle tentazioni" mi dice Laito.
"No tu dimmi che razza di pensiero ti è passato per la mente" Ringhio.
"Scusatemi un attimo io e lui dobbiamo chiarire" dico, prendendolo per la cravatta e trascinandolo per la cravatta.
"Ma non gli fai male così?" Domanda Maddy.
Respiro dal naso e decido di non ribattere, strozzando quasi Laito.
"Perché non mi hai avvertito della sua presenza?!" Strillo.
"Non pensavo ti desse così fastidio!" Ribatte.
"Tutte le persone che hanno una vagina mi danno fastidio!" Sbraito.
"Little bitch la tua gelosia è ingiustificata!" Ringhia lui.
Mi stupisco e mi allontano.
"Già, come l'altra volta" dico.
"Laito ti avverto: osa girarle intorno e va a finire male anche per te" ringhio.
"Maledizione sei insopportabile quando minacci a vuoto, sapendo bene che non hai niente di cui preoccuparti." Mi dice esasperato Laito e mi sento tradita, nel profondo.
La mia gelosia non ha mai costituito per lui problemi eccessivi, anzi: se sapeva che ero gelosa mi prendeva da parte e mi sbatteva come se non ci fosse stato un domani.
Non rispondo e ragiono su quest'ultimo punto.
Ultimamente la mia salute mentale è precaria: incubi, pianti, nervosismo, stress.
"Per favore non andartene" lo imploro, mentre sento delle lacrime sfuggirmi al controllo.
Lui sospira e mi circonda nel suo abbraccio: singhiozzo sentendo la gelosia farsi vivida in me.
Ho mille voci in testa e vorrei spegnerle.
"Non vado da nessuna parte senza di te" mi sussurra all'orecchio, baciandomi le labbra.
"È che mi sento minacciata dalla sua presenza: per tutto questo tempo ci sono stata esclusivamente io in questa casa e sento che il mio territorio non è stato marcato a dovere e questa cosa mi destabilizza" Confesso, mordendomi le labbra.
"Nessuno oserà minare la tua autorità, sopratutto ora che sei piuttosto nervosa, incluso io" mi tranquillizza Laito.
Osservo i suoi occhi verdi smeraldo e decido di credergli.
Mi alzo in punta di piedi e lo bacio.
Lui mi circonda nel suo abbraccio, prendendomi dalla vita.
"Ti amo" mi sussurra a due centimetri dalle labbra.
"Anche io mio Re" rispondo, dandogli un altro bacio sul naso.
Torniamo giù e li vediamo tutti attorno al tavolo.
"Smamma puttana, stai occupando il posto della Regina".
"Perdonami mia altezza".
Spalanco la bocca: ha anche il coraggio di prendermi per il culo.
Tutti osservano la mia reazione ma prima che possa darle contro Laito mi blocca.
"Non ne vale la pena!"
"Volpe spero tu stia scherzando!" Ringhio.
"Volpe?" Domanda.
"Maledizione zoccola fatti gli affari tuoi e prega che io non ti ammazzi nel bel mezzo della notte" Sbraito.
"Hana! Basta!" Urla mia madre.
"Grazie signora: sua figlia è proprio maleducata".
Questo è decisamente troppo: mi alzo senza dire una parola e corro il più possibile lontano.
Mi rifugio sul tetto, asciugandomi le lacrime di rabbia.
Nessuno aveva mai osato mettersi contro di me e il fatto che Laito mi stia controllando mi irrita.
Il mio istinto omicida si fa più vivo che mai e le mani mi tremano.
Per sfogarmi dalla rabbia decido di esercitare la mia mira.
Abbiamo allestito delle figure, fatte di legno.
Tiro fuori i miei numerosi coltelli e la pistola.
Parte un colpo, un secondo e ringhio: non riesco nemmeno a concentrarmi per la rabbia.
Metto da parte la pistola e provo con i coltelli.
"Bravissima, non sei capace nemmeno a prendere il bersaglio" la sua voce mi irrita profondamente.
Mi giro di colpo e infilo il coltello nella sua mano, che si conficca nel suo palmo facendola urlare di dolore.
"Dicevi?" Domando.
"Sei pazza!" Urla.
"Hana!" Urla Laito.
Tolgo il coltello e lecco il sangue: ho voglia di farle male, sul serio.
Sento i canini spingere, gli occhi cambiare.
La intrappolo al muro e le mordo il collo con violenza.
La sento dimenarsi contro di me e urlare.
"Continua pure" la esorto malefica.
Laito mi prende di peso e mi sposta dal suo corpo, mentre Reiji l'aiuta ad alzarsi.
"Sei un mostro!" Mi urla contro Mad, singhiozzando.
"Ah ora piangi? Piccolina" la prendo bellamente per il culo.
"Al prossimo incubo" le faccio un occhiolino.
"Bisogna portarla all'ospedale" dice Reiji.
"No Reiji non ci sarà bisogno, userò la magia io" dice mia madre.
Abbandono il luogo e con un balzo degno di nota per una donna incinta arrivo al tetto, lontana dal rumore.
Laito se ne sta accanto a me osservandomi senza dirmi una parola.
"Dai, fallo" lo esorto.
"Dillo!" Sbraito.
"Non dovevi" dice semplicemente osservandomi.
Rido ironica.
"Sapevo bene a cosa andavi incontro quando mi hai messa incinta, quando mi hai scelta come tua regina." Dico irritata.
"Non pensavo così" Ribatte.
"Ti sei pentito?" Domando.
Non risponde e sento nuovamente le lacrime salire.
La sua approvazione mancata mi fa vacillare.
"Ti ho fatto una domanda" ribadisco.
"No" Risponde gelido.
"Cosa potevo fare?! Maledizione è arrivata da nemmeno due ore e già ci troviamo a litigare" ribatto io stanca.
"Hana ma le hai conficcato un coltello nel palmo della mano come se fosse uno dei bersagli" Dice.
"Lo era" confermo.
Lo vedo respirare.
Stanca di questo litigio sparisco in pochi secondi, trasportandomi vicino al lago, dove da sola, scoppio in un mare di lacrime, mentre la rabbia prende il sopravvento e decido di pugnalare un albero urlando e singhiozzando.
Sono fuori di testa, delusa, stanca.
Mi sto pentendo enormemente di questa gravidanza, ma ormai il gioco è fatto e non posso tornare indietro.
Mi accarezzo il ventre e rimango fuori tutta la notte ad osservare la luna a domandarmi come sia possibile che in solo metà giornata questa maledetta è riuscita a creare zizzania tra me e Volpe.
Decido di rientrare e mi teletrasporto nel salotto, dove vedo tutti i 6 fratelli e la ragazza, con la mano fasciata.
Sono pentita? No.
La prendo di peso e la butto delicatamente a terra.
"Ma perché hai questa brutta abitudine di prendermi il posto?!
Quando lo capirai che le tue chiappe non possono sedersi dove ho marcato il territorio?
Il che significa: quella sedia questo posto e la mia stanza.
Donna avvistata mezza salvata"ribatto, sedendomi fra Laito e Ayato.
Poggio la testa sul petto di Laito e le gambe su quelle di Ayato.
"E io dove mi metto?" Domanda.
"In cantina" faccio scintillare i canini e rabbrividisce.
"Vado a letto... buonanotte"
"Buoni incubi e che possa il peluche posseduto di Kanato farti avere un buon sonno" sorrido subdola.
"La tua gelosia non ha confine Tettona" dice Ayato divertito.
"Non è colpa mia se Laito decide di scegliere le zoccole come pasto principale" ribatto.
"Se avesse scelto una bruttina non mi sarei scaldata tanto: ma puntualmente sceglie sempre quelle con una quinta e un culo alto che io ho avuto solamente dopo essermi trasformata, quindi scusami Volpe se osato a ribadire il concetto di MIO, a nostro modo!" Dico.
"Non ti ha creato mai problemi il mio essere gelosa, anzi: mi ricordo che le migliori scopate le abbiamo avute per via della mia gelosia.
Cosa è cambiato? Ti sei fatto puro e casto?" Domando.
"Ci risiamo! L'ennesimo litigio" sospira Shou.
Lo ignoro bellamente.
"Semplicemente non capisco perché tu debba prendertela con quelle più deboli di te".
"Debole?! L'avrei ammaz.. ehm colpita lo stesso se non fossi stata un vampiro" ribatto.
"Basta con tutta violenza Little bitch: sono stanco, non ho voglia di litigare.
Smettiamola" mi prega.
Spalanco la bocca e decido di non ribattere, mentre lui mi trascina nel divano, abbracciandomi.
Decido di alzarmi comunque e contraddirlo.
"Vado a suonare un po', buonanotte ragazzi.
"Posso venire?" Domanda Kanato.
Annuisco.
"Hei! Vengo anche io!" Dice Ayato.
In breve ci ritroviamo tutti quanti nella sala del piano.
Mi accomodo sul panchetto e distendo le dita.
Subito le mie mani premono i tasti con delicatezza e chiudo gli occhi, immergendomi nelle note malinconiche del testo che suonai qualche mese fa, composto da me a Laito.
La melodia triste e senza speranza sta volta mi fa sorridere: ho imparato anche ad accettare il dolore e abbracciarlo.
Le mie mani si muovono senza controllo e all'improvviso la melodia si fa nervosa, agitata.
Finisco come non so a suonare profondo rosso.
"Ma che?" Domanda Ayato.
"Perdonatemi, mi sono fatta sopraffare dalle mie emozioni" mi giustifico, continuando a suonare il pezzo.
Passo da un pezzo all' altro della mia personale escalation.
Rock, classico, triste, furioso, horror, drammatico.
All'ultimo suono Titanic: il suono si fa più tranquillo, dopo che mi sono scaricata.
Il tono diventa triste e mi perdo nei ricordi.
Suonando la canzone i miei occhi vanno su quelli di Laito.
Mi mordo le labbra, per fermare le lacrime, mentre gli altri osservano le mie mani muoversi da sole.
Quando arrivo alla parte finale sto singhiozzando pesantemente.
Maledetto piano.
Finisco la canzone e mi lancio su Laito, nascondendo il viso in lacrime nel suo collo.
"Mi dispiace" singhiozzo.
"Non volevo disubbidire, perdonami.
Io... sento che c'è qualcosa che non va in me" dico, aggrappandomi a lui, mentre lui mi circonda nel suo abbraccio delicato, dandomi un bacio sulla fronte.
"Shh va tutto bene" mi sussurra.
"Scusami" dico io, nascondendo il viso.
"Hei little bitch, guardami" mi prende il viso tra le mani.
"Va bene, stai tranquilla" dice divertito.
"Hai voglia di suonarmi qualcosa tu?" Chiedo, asciugandomi le lacrime.
Si siede al mio posto e schiaffeggia la mano di Kanato.
Subito riesco a riconoscere le note di "A thousands years".
Fanculo Laito, giochi sporco.
Appoggio la testa alla sua spalla.
"Sei ingiusto" dico divertita.
"Colpa mia, lo ammetto" Ribatte.
"Stronzo!"
"A me piaceva quella rock, pesante: sembravi molto incazzata" dice Subaru.
"Ahh si, si chiama My heart is broken degli Evanescence, ascoltala" dico.
Prendo Laito per il colletto del pigiama e mi teletrasporto in camera.
Salgo sopra di lui, togliendogli la maglia e togliendomi la veste.
Ho la pancia, ma non tale da non potermi divertire.
Le mie labbra esigenti percorrono il suo caldo collo, mordendolo e succhiandolo.
Violenta, passionale, fuori controllo.
Laito mi mette sotto di lui e fa altrettanto lasciandomi lividi e morsi.
Si infila dolcemente dentro di me e inizia a muoversi.
Mi aggrappo a lui con tutta me stessa e gemo il suo nome.
Il suo respiro, i suoi gemiti mi fanno andare fuori di testa.
Gli mordo la spalla e vengo, in pochi minuti, seguito da lui.
Ci addormentiamo: io sopra letteralmente su di lui e Volpe che mi stringe gentilmente i fianchi.

Spazio autrice: buon pomeriggio! Piano piano stiamo crescendo e devo tutto a voi, che mi seguite e supportate.
Siamo a 190 visualizzazioni con solo 11 capitoli e mi stupisco, davvero, mi rendo conto che più vado avanti e più mi piace come sta prendendo la piega questa storia e spero che rimarrete con me fino alla fine.
Buon proseguimento di giornata e buona lettura lovers!
Ps: non fate troppi sogni perversi su Laito che se non la Regina vi ammazza.
Team Regina delle tentazioni o teen Queen killer?
Fatemi sapere ;)

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