Capitolo 3: Rimpianto.

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Spazio autrice !
Prima di iniziare volevo dire che inizierò a scrivere in prima persona e non in terza come ho fatto negli scorsi capitoli in più avrete letto dalla descrizione che è un Ereri ebbene sì è così, la storia inizierà con eruri per lo svolgimento. Era per ricordare che nonostante l'inizio la storia sarà sempre e solo Ereri.

Erwin's Pov
Odiavo chi si prendeva gioco dei più piccoli.
Non lo accettavo.
Sono il comandante della legione esplorativa e il mio lavoro oltre ad essere un soldato era quello di salvaguardare la gente, donavo il mio cuore a coloro che hanno sofferto e che mi hanno aiutato nel corso degli anni.

" Vedo che hai capito. Bene. "
Finalmente l'uomo aveva tolto le sue sudicie mani addosso al corvino e io lo presi subito per il braccio minacciandolo.

" Prova a toccarlo di nuovo e te ne pentirai. "
Dissi con voce roca e minacciosa. Non sopportavo chi non mi obbediva. Tutti devono rispettarmi e farsi comandare da me, era un mio grande difetto ma non potevo farci a meno.
Guardai l'uomo molto a lungo tenendo sempre lo stesso sguardo puntato sul suo fino a quando non decise di andarsene dal bordello.

" Tch.. guasta feste. "
L'uomo che poco fa molesto il corvino se ne andrò dritto all'uscita senza voltarsi.

" Spero tu stia bene, ragazzo. "
Dissi subito dopo porgendo una mano davanti al corvino tirandolo su.

" Si.. la ringrazio, non so come ringraziarla davvero posso darle dei soldi o- "

" No, va bene così.
È il mio lavoro in più l'ho fatto con piacere, non devi ripagarmi non dei soldi. "
Guardai attentamente gli occhi del ragazzo davanti a me, aveva due pozze grigie con un pizzico di azzurrino, gli occhi erano spenti e stanchi ma restavano sempre bellissimi.
Sembravano ghiaccio, erano piccoli e taglienti.
Vorrei così tanto avvicinarmi al suo volto e guardarlo.. non è affatto brutto, anzi.
I suoi lineamenti del viso sembrano quelli di una donna e la sua pelle era quasi di un bianco cadaverico, per non parlare dei suoi capelli, erano completamente neri con due ciocche più lunghe che gli ricadevano quasi in volto.
Era davvero un bellissimo ragazzo.
Non c'era niente che non mi attirava.
Labbra, occhi, naso.. era tutto perfetto.

" Ne è sicuro...? Lei ha fatto un grande gesto per me, nessuno sarebbe mai corso in soccorso per aiutarti, avrebbero preferito guardarmi soffrirei... "
Il mio volto non si distoglieva dal suo, sebbene avesse uno sguardo freddo era davvero molto sensibile.

" Si sicuro. "
Sorrisi cercando di tranquillizzarlo.

" Grazie ancora.. "
Il corvino fece un piccolo sorriso molto difficile da intravedere, ma per mia fortuna riuscì a vederlo anche se per qualche secondo.

Levi's pov
Lo ringraziai più volte tornando a servire gli ultimi clienti, la pausa era ormai finita anche se il momento in cui l'uomo mi toccò sembrava infinito.
Mi diressi verso la camera tornando a lavorare, nel mentre aspettavo i clienti i miei pensieri ricadevano sempre sul biondo che mi aiutò.
Come si chiamava?
Da dove veniva?
Era single?
Che lavoro faceva?
Troppe domande vagavano sulla mia mente mentre quella figura non si tolse dai miei pensieri. Era un uomo davvero affascinante, nonostante scopassi ogni giorno con uomini differenti nessuno di loro mi aveva veramente attirato, mi facevano tutti ribrezzo e disgusto.
Però quell'uomo... quell'uomo era diverso.
Aveva un qualcosa in più degli altri, forse perché non era restato a fissare come avrebbero fatto tutti, oppure perché era semplicemente fregno?
Credo tutti e due.

Il tempo passava e io in continuazione pensavo a lui nonostante lavorassi senza una minima pausa. Ero sicuro che non l'avrei mai più rivisto, se ne era andato e questa credo sia la prima e l'ultima volta che lo vidi.

Ero da un lato dispiaciuto ma da un altro realista, cosa pensavo? Che mi portasse via da questo posto come il perfetto principino? Mi aveva aiutato certo, ma non avrebbe mai fatto così tanto per una semplice prostituta come me. Non ero nessuno alla fine.

Sarà sicuramente un uomo sposato e con una buona vita, non mi sembrava avesse problemi economici visto il suo abbigliamento.

E se fosse così? Anzi sicuramente era così e questo mi fece capire che non avrei mai avuto una possibilità con lui.. perché ci speravo? Perché continuavo a pensarci? Non lo so.
Mi era rimasto impresso nella mia mente.
Non riuscivo a dimenticare quel suo bellissimo volto. Ero forse innamorato? No, impossibile.
Non mi ero mai innamorato, in più l'avevo visto solo per qualche minuto, sono più che convinto che l'amore a prima vista non esiste, e i miei erano solo semplici pensieri.

Si fece ormai tardi, erano le 03:30 del mattino e io finì di lavorare. Ero sfinito, non c'è la facevo più. Mi distesi nel letto con un dolore che proveniva dal fondo schiena, ma alla fine avevo preso abbastanza soldi in una notte.
Mi sistemai in posizione letale comprendomi con una copertina strappata e sporca, era l'unica cosa che avevo per coprirmi se non le mie braccia. Appoggiai il viso sul cuscino piatto e anche esso sporco provando a prendere sonno, ma qualcosa mi bloccava.

Lui, quel maledetto uomo.
Quello che mi salvò oggi.
Quello che restò nei miei pensieri tutto il giorno.

Come cazzo si chiamava?
Volevo saperlo ma ero convinto che non l'avrei rivisto mai più, quindi senza darci troppo peso trovai una posizione comoda per dormire e mi addormentai dopo qualche minuto.

Erwin's pov
Mi svegliai con un leggero mal di testa, quella sera avevo bevuto qualche scottino di troppo.
Mi alzai lavandomi il viso per poi vestirmi con la solita divisa che portavo da anni.
Giacca con lo stemma delle ali della libertà, camicia, stivali, ciondolo e cinghie.
Mi misi un po' di gel nei capelli tirandoli.
Dopo qualche minuto ero pronto per andare a fare colazione, mi diressi in cucina senza fiatare e mi sedetti a capo tavola aspettando tutti i superiori per mangiare insieme.

Nel mentre aspettavo ero pieno di pensieri e non ne capivo il perché.. pensieri dove il protagonista era quel corvino, quel bellissimo ragazzo dagli occhi taglienti.

Non capivo il perché continuassi ad averlo nei pensieri, qualcosa mi spingeva a pensarlo ogni secondo, ogni istante. Chissà cosa stava facendo ora, era sveglio oppure stava dormendo perché aveva sicuramente lavorato tutta la notte? Stava mangiando.. lui mangiava? Il suo corpo era davvero tenue e piccolo, si vedeva che non mangiava i pasti in modo regolare e questo mi faceva incazzare.

Il fatto che sia una prostituta non voleva dire che non poteva mangiare, lavorava in un bordello quindi metà dei soldi andavano al protettore ovvero il tenutario del posto, e quei soldi venivano dati per far sì che sfamassero ogni prostituta, ma si vede che prendevano i soldi per ben altro. Nel mentre continuavo a pensare al corvino il tempo passava e tutti si sedettero finalmente in tavola.

" Erwin non mangi? "
Disse la donna di fianco a me.

" Oh, si mangio subito Hanji. "

" Beh sarebbe il minimo ! "
Ridacchiò iniziando a mescolare con un cucchiaio il caffè di fronte ad essa.

Mi era passata la fame e non capivo il perché, continuavo a pensare a lui.
A quegli occhi.
A quello sguardo.
Mi sono pentito di averlo lascialo li', dovevo portarmelo con me. Non meritava quel lavoro. Non meritava tutta quella merda.

Ho deciso, ritornerò in quel posto e mi porterò quel ragazzo qua. Non sapevo il suo nome, ma il suo sguardo diceva molto.

Sex and Money | Ereri ( IN PAUSA ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora