Capitolo 4: Passato e ritorni.

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Levi's pov
Le ore passarono facendosi sempre più tardi ma ciò non voleva significare che il mio turno di lavoro finisse, più tardi si faceva più clienti c'erano e più lavoravo.
Era un incubo. Certo ne ero abituato ma restava sempre il senso di disgusto e tristezza, volevo solo andarmene.

Lavoro qua da ormai 5 anni, iniziai all'età di quindici anni ovvero da minorenne per miseria. Mia madre Kuchel era morta per una grave malattia che gli fu attaccata mentre consumava con un cliente, anche lei era una prostituta come me.

Quando morì io restai li' per qualche mese a deperire, senza cibo e senza affetto.
Non avevo nessuno, ero solo. Restai appoggiato a una delle pareti per mesi aspettando la morte così da poter raggiungere mia madre, ma un giorno un uomo di nome Kenny entrò nella stanza di mia madre per una visita da conoscenti, notò che ormai mia madre non era più in vita quindi decise di portami via con sé dopo avermi messo un po' a mio agio con lui anche se era un tipo misterioso e di poche parole. Restai con lui più o meno cinque anni e grazie alla sua presenza imparai a difendermi ed attaccare chi mi si metteva contro, i sotterranei alla fine non erano un posto per vivere.. ma per sopravvivere, per ciò mi insegnò le basi per tenermi in vita.

Mi abbandonò quando stavo facendo una rissa di strada in un piccolo vicolo senza salutarmi o darmi un perché, e solo dopo aver finito la rissa notai che se n'era andato. Restai da solo per un paio d'anni fino a quando non conobbi Isabel e Farlan i miei attuali migliori amici, abbiamo iniziato a vivere insieme condividendo cibo e soldi, soldi guadagnati rubando e uccidendo.

Nei sotterranei i boss di città ti elencano le varie missioni da fare e man mano che le compilavi prendevi una cifra indefinita di soldi, l'assassinio era quella che più ti dava per questo ci eravamo dati a quello. Eravamo degli assassini.

Un semplice giorno però ci fu rubato tutto senza neppure una traccia di un qualcosa.
Avevamo sudato e rischiato più volte la galera per permetterci tutto quello ma ci fu tutto rubato o distrutto. Eravamo in verde, non c'erano boss disponibili o lavori utili se non la prostituzione, però non volevamo darci a quello. Donare il proprio corpo per cinquanta bigliettoni, scherziamo? Farsi toccare da sconosciuti solo per pura voglia e io non volevo diventare una puttana. Solo dopo qualche settimana però mi accorsi della situazione, si stava sempre di più aggravando e noi non potevamo abbandonare tutto quello che avevamo costruito, certo ci avevamo derubato ma la nostra esperienza rimaneva.

Non volevo morire, non potevo morire.
Dovevo aiutare i miei amici e me stesso.
Volevo avverare il mio sogno, quello di poter uscire da quell'inferno.

Dopo varie discussioni mi unì ad un circolo di prostituzione lavorando per strada per poi nei vari bordelli. I minorenni prendevano di più quindi con quei pochi soldi che guadagnavo davo da mangiare a Isabel e Farlan.

Col passare degli anni continuai a lavorare come prostituta guadagnando sempre più soldi, la pubertà mi aveva aiutato molto in questo lavoro. Anche se ero un ragazzo avevo molti clienti, in continuazione si complimentavano per la mia bellezza e io non potevo fare altro se non ringraziare.

Ora lavoro in un bordello infelice ma con un po' di soldi, non sempre mangiavamo, ma cosa devo aspettarmi? Non sono di certo in un hotel di lussuria ma solo in un banale bordello come altri. Più lavoravo e più il mio sogno di fuggire da questo posto si avvicinava, dovevo farcela.

" Ehi Levi sei rimasto impalato da cinque buoni minuti, a che cazzo pensi? Non c'è tempo da perdere brutta zoccola. In cinque minuti avresti preso cinquanta euro facendo venire un vecchietto di merda quindi sbrigati se non vuoi essere punito. "

Il tenutario mi rivolse quelle rudi parole mentre ero rimasto a pensare alla mia vita passata, annuì senza aggiungere nulla, non volevo essere picchiato o addirittura violentato com'era successo in passato. Volevo dimenticare quel giorno in cui mi picchiò per poi violentarmi, però sono convinto che non me lo dimenticherò mai, era stato un trauma.

Sex and Money | Ereri ( IN PAUSA ) Kde žijí příběhy. Začni objevovat