Capitolo 7: Illusione.

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Levi's pov
Arrossì all'istante sentendo quelle parole.
Ero suo?
Rimasi immobile a guardarlo con un leggero rossore in volto, si vedeva che ero molto imbarazzato quindi girai subito il viso per non darlo a vedere più di molto anche se il più grande l'avrà sicuramente notato da subito.

" Levi, avrei potuto portare qualsiasi persona qua ma se ho portato te è perché tu hai qualcosa in più di tutti. "

" Cioè...? "
Alzai il viso verso il suo facendo incrociare i nostri sguardi, volevo sentire finalmente la sua risposta. Se mi amava o ero solamente un qualcosa con cui giocare, magari uno sfogo sessuale.

" Non lo capisci davvero? "
Si avvicinò verso la mia direzione facendomi indietreggiare e poggiare la schiena nella parete, ero bloccato.

" E-e se non lo capissi...? "
Guardai di lato mentre le mie guance si tinsero di un rosso fuoco.

" Te lo farò capire io... "
Mi guardò con un piccolo sorrisetto in volto accarezzandomi i fianchi e scendendo sempre di più verso le mie natiche.

" N-non... "
Mi limitai a dire senza riuscire a completare la frase che mi baciò con foga.

Era un bacio intenso, complicato.
Appoggiò le sue labbra sulle mie con foga iniziando a baciarmi, qualche attimo dopo chiese il permesso con la lingua e senza esitare accettai, preso dall'imbarazzo inizialmente non ricambiai ma man mano che i secondi passavano iniziavo a provare piacere e gusto,m quindi ricambi il bacio, feci intrecciare le nostre lunghe dando via ad una danza piacevole per tutti e due.
Non ci stavamo baciando, ma bensì limonando.
Ero quasi eccitato, mi stava palesemente toccando il culo e che sul tocco poco leggero mi fece sobbalzare e gemere.

Ci staccammo quando sentimmo di essere senza fiato, lui mi guardò e lo stesso io.

" Hai capito ora..? "
Mi guardò il biondo con il respiro affannato e qualche ciocca del viso davanti agli occhi.

Lo guardai e mi avvicinai a lui, mi alzai in punta di piedi vista la nostra differenza d'altezza e appoggiai una mano dietro alla sua nuca, ero intendo a baciarlo e quando appoggiai le mie labbra carnose sulle sue sentimmo la porta bussare.

Cazzo, sempre nei momenti migliori.
Erwin si sistemò i capelli e la giacca per non dare a vedere ciò che era successo un attimo fa, si avvicinò alla porta e l'aprì guardando l'uomo di fronte ad esso.

" Nile... che bella sorpresa. C'è qualcosa che non va? "
Disse stirandosi un po' le braccia.

" Erwin dobbiamo parlare. "
Disse l'uomo di fronte ad esso.
Era alto e slanciato, non aveva braccia possenti e pompate. I capelli erano tagliati sulla nuca ed erano di un castano scuro come gli occhi che erano del medesimo colore, deteneva due lineamenti che facevano risaltare molto la mascella ed aveva un po' di baffo accompagnato dalla barbetta, ma non ne aveva più di molta. In sostanza non era un brutto uomo ma neanche il massimo.

" Nile, ora sono impegnato. "

" È urgente. "

Erwin sospirò e fece cenno a Nile di entrare e ovviamente senza farsi aspettare l'uomo entrò.
Mi notò al primo colpo e si girò verso di me, mi squadrò da capo a piedi in modo poco positivo e io non dissi nulla.

" E questo ragazzino chi è? "
Disse senza neppure salutarmi con un gesto del capo.

" Non sono affari tuoi Nile e ora dimmi di che cos'hai bisogno. "
Erwin si stava riscaldando e non ne capivo il perché, non mi aveva offeso alla fine.. certo darmi del ragazzino non è il massimo visto che avevo quasi vent'anni ma non in sostanza non era un offesa o peggio, una minaccia.

Sex and Money | Ereri ( IN PAUSA ) Where stories live. Discover now