Capitolo 11: L'inizio di una fine.

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Erwin's pov
Mi stavo preparando per la spedizione che sarebbe iniziata a breve precisamente tra tre quarti d'ora, Levi stava abbracciando i cuscini come se stesse cercando la mia presenza.
Quando dorme sembra un angioletto e poi quando si sveglia diventa un diavoletto, aaah non lo capirò mai ma alla fine lo amo per questo.

Misi l'imbracatura per bene e mi avvicinai a Levi, prima o poi dovevo svegliarlo, la spedizione iniziava tra veramente poco e non potevo lasciarlo dormire un minuto di più, mi dispiaceva svegliarlo ma doveva andare così.

" Levi..Levi.. "
Lo scossi un po' per poi vedere una sua reazione da parte mia, appoggiò una mano in fronte e nel mentre le sue sue sopracciglia si piegarono leggermente.

" Che c'è...? "
Mi disse con un filo di voce, era in un stato di dormiveglia e cercai di parlare il più piano possibile per non farlo irritare.

" Devi alzarti e prepararti tra non molto inizierà la spedizione, la tua prima spedizione. Non verrai di certo stare qua. "
Mi misi composto e mi diressi verso la porta mentre guardavo il corvino alzarsi e sbuffare.

" Va bene, va bene.. "
Si alzò e si lavò il viso iniziando a prepararsi, ci mise un po' prima di finire la l'importante è aver fatto tutto prima di andare fuori dalle mura, non sapevamo cosa ci sarebbe aspettato ma sapevamo che i giganti li temevamo.
Parlarne e avercene a che fare faceva tutto un altro effetto, sono molto più inquietanti di quanto la gente possa immaginare.

Intanto uscì dalla mia stanza andando assieme ai superiori, stavamo parlando del necessario per la missione, era tutto pronto ma bisognava assicurarsi che ci fosse veramente tutto.

Levi's pov
Avevo finito di preparami ed ero pronto per andare in missione assieme ai miei compagni, ero un po' angosciato ma era normale visto che non sapevo nulla riguardo ai giganti e alla loro natura, non ne avevo mai combattuto uno prima ad ora ma tra poco sarebbe stato il momento di ucciderne vari.

Mi diressi verso la stanza di Isabel e Farlan per vedere a che punto erano, non esitai a bussare e aspettai una loro risposta.

Poco dopo mi aprì il biondo e con un gesto della mano mi fece capire di entrare e io lo feci.
Vidi Isabel piangere e soffocare i singhiozzi, guardai Farlan confuso e mi avvicinai alla rossa in modo pacato e deciso mi soffermai meglio sulla sua figura e poco dopo mi sedetti affianco ad essa.

" Isabel...cosa succede...? "
La guardai un po' incredulo.
Avevo visto Isabel piangere diverse volte ma non così tanto.

Lei alzò lo sguardo verso il mio e mi guardò dritto negli occhi, le mie pozze grigie e taglienti si incrociarono con i suoi occhi verdi rugiada pieni zeppi di lacrime.

" Isabel cazzo invece che guardarmi in quel modo dimmi cos'è successo ! "
Alzai un po' il tono di voce e lei sussultò.
Non volevo farla agitare o addirittura spaventare ma la mia pazienza aveva un limite.

" È c-che ho p-paura... "
Disse la rossa strofinandosi le dita e abbassando lo sguardo verso il basso.

" Di cosa? dei giganti, della spedizione? "
Non spostai lo sguardo sul suo e appoggiai le mie mani fredde e tenue sulle sue spalle.

" S-si.. "
La rossa tirò su col naso il muco che le stava quasi colando e mi guardò dritto negli occhi, vedevo nei suoi occhi una piccola luce di speranza ma c'era molto più terrore che altro.

" Potremmo morire e non voglio... non voglio perdervi... "
Disse sempre la più piccola del gruppo standosene seduta a terra in lacrime, Farlan si avvicinò con cautela e si sedette di fianco a me.
Ci stavamo guardando, non sapevamo che fare.
Era difficile vedere Isabel in queste condizioni, per noi fare un discorso incoraggiante era come farci crescere le tette.

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