Chapter 7

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Ocean eyes, Billie Eilish.

La sera prima non avevo programmato la sveglia ed ero in ritardo sparato, tanto per cambiare.

Mi preparai in fretta, non feci nemmeno colazione ma presi un pacchetto di cracker dalla dispensa, che mangiai durante il tragitto, con Kevin che in modo irritante mi chiedeva di dargliene un pezzo.

Arrivata a scuola mi recai al mio armadietto. Theo era già lì ad aspettarmi.

"Ehi, non ti è suonata la sveglia?" ridacchiò salutandomi.

"Come hai fatto a capirlo? - dissi sbuffando. Aprii l'armadietto e presi il libro di chimica, che avremmo avuto in prima ora - Che palle chimica. Sarà la mia rovina."

Theo sorrise.
"Vedrai che ce la farai."

Apprezzavo il suo sostegno, ero abituata a mandare a quel paese la chimica da tempo e quindi i voti erano orrendi.

La campanella suonò ed entrammo in classe.
Mi sedetti al solito posto vicino a Theo e, davanti a me, in prima fila, Peter Parker e il suo amico Ned si sedettero chiacchierando animamente.

Parker si voltò indietro e mi sorrise.
"L'ora del giudizio è arrivata." mi disse.

"Non mettermi pressione, Peter, ti prego." replicai.

Il professore entrò in classe impettito, sedendosi alla cattedra.

"È stata svolta una riunione tra tutti i vostri insegnanti. - iniziò con la sua cantilena - Io ero presente, in quanto tale, e devo tristemente riferire che questa classe ha un quoziente intellettivo e una capacità di concentrazione pericolosamente bassi.
Tranne l'eccezione di alcuni ragazzi, siete molto incapaci di prestare attenzione alle lezioni e di ragionare durante i test in classe. Bisogna prendere provvedimenti per queste occasioni.
Sarebbe meglio se iniziaste a studiare insieme per capire di più. Io non ho intenzione di soffermarmi sugli argomenti che spiego in quanto il tempo, come ben sapete, scarseggia. Il college richiede un determinato impegno e se non si capisce in classe si lavora a casa. È tutto chiaro?"

Nessuno fiatò, qualcuno annuì.

"Bene. Possiamo iniziare la lezione."

****

"Quanto ci scommetti che perderò l'anno per il corso di chimica? - brontolai incazzata in corridoio - Non ce la farò mai!"

"Sii ottimista, puoi chiedere aiuto ancora a qualcuno." tentò di tranquillizzarmi Theo.

Sbuffai appoggiandomi al mio armadietto. Ero affranta, preoccupata e stressata.

Sentii qualcosa scoccare nel mio cervello. Cavolo. Dovevo cercare di trattenermi, o sarei scoppiata davanti a tutti.

Tutto quel miscuglio di emozioni forti si sommò alla voce odiosa di Cooper, che mi si affiancò sorridendo.

"Ehi piccola, come va? Ti vedo molto irritata in questo periodo."

Il mio sguardo furente lo perforò. Lo presi per le braccia e lo sbattei contro gli armadietti, con una forza sovrumana. Grace, trattieniti.

Lo fissai minacciosa.
"Non chiamarmi mai più piccola, mi hai capito? Ficcatelo in quella tua testa vuota!"

Lui mi guardò sempre più perplesso. Lo vidi dilatare le pupille e il suo sguardo tramutò da strafottente in stupito e spaventato.

Cercai di capire cosa ci fosse di strano, poi abbassai lo sguardo sulle mie mani, spaventandomi d'improvviso anche io.
Le mie braccia erano circondate dalle fiamme.

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐓𝐡𝐞 𝐔𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚𝐭𝐮𝐦 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora