Chapter 24

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Boulevard of broken dreams, Green Day.

"In origine esisteva solo il vuoto. Poi ci fu il Big Bang, che scaraventò nella galassia sei cristalli, chiamati Gemme dell'Infinito.
Al loro interno è contenuta una forza che può essere contrastata o sopportata da pochi, per lo più da gente non terrestre o con superpoteri.
Queste gemme sono piccole e simili tra loro, ma hanno poteri che si diversificano dal colore che ognuna di loro possiede."

Wong, l'amico stregone di Strange, ci stava illustrando ciò che i due sapevano riguardo alla guerra, o meglio riguardo al nostro avversario: Thanos.

Titano assetato di potere, Thanos era alla ricerca delle Gemme dell'Infinito per, loro pensavano, regnare su tutti i regni della galassia.
Non erano certi che quello fosse il vero motivo, ma in effetti era il più plausibile.

A quel punto, Wong fece apparire davanti a noi delle copie delle gemme. Erano dei piccoli cristalli colorati, e Wong continuò a spiegare.

"Quella blu è la gemma dello spazio; quella rossa della realtà; quella viola del potere, quella gialla della mente, l'arancione è quella dell'anima e..."

"... quella verde. La gemma del tempo." concluse Strange, facendo uno strano giochetto con le mani.

Il ciondolo che portava al collo si aprì, letteralmente, le parti intrecciate si staccarono le une dalle altre e si vide, all'interno, la luccicante gemma verde.

La fissai senza parole, mentre sentii lo sguardo di Bruce e Tony appiccicato su di me. Era uguale a quella che avevo sognato, era proprio lei.

Ma la domanda spontanea era una sola: perchè avevo sognato la gemma del tempo sotto mia custodia?

Distolsi lo sguardo per non dare nell'occhio.

"È... affascinante." affermai, perchè era la prima cosa che mi era passata per la testa.

"No che non lo è, nulla è affascinante. - ribattè Tony riscuotendosi dallo stato di trance, poggiando la tazza di tè sul tavolino - Un folle sta cercando le sei gemme per distruggere l'universo e noi con lui, affascinante non è l'aggettivo che userei."

"Ti sbagli. Non sta cercando sei gemme, ne sta cercando quattro." ribattè Strange.

"E le altre due?" domandò Bruce.

"Le ha già trovate."

Mi voltai di scatto verso lo stregone.
"Cosa?! " esclamai stupita e terrorizzata nello stesso tempo.

Mi alzai dalla poltrona, non riuscendo più a stare calma.
Gliene mancavano quattro, era sempre più vicino e noi ce ne stavamo qui a bere tè a casa di uno stregone.

"Sì, ha preso la gemma del potere meno di una settimana fa quando ha distrutto Xandar, e poi si è impossessato della gemma dello spazio presente nel Tesseract, quando ha sterminato mezzo popolo di Asgard." spiegò Strange.

Ancor più allarmata lo guardai.
"Asgard? - ripetei - Ma è il popolo di Thor! E lui...?"

"Non so niente." ammise ancora lo stregone.

Scossi il capo e mi sedetti rassegnata.
"Che cosa stiamo facendo? Perchè non andiamo a fermare quel bastardo patentato? Non possiamo stare fermi a guardare mentre quel folle ci uccide tutti." parlai a raffica, non riuscendo a nascondere il terrore e l'apprensione che provavo in quel momento.

Tony mi posò una mano sul braccio.
"Ragazzina calmati, ti ho detto di stare tranquilla. - disse, quasi seccato, per rassicurarmi - Siamo o non siamo gli Avengers? Non ti faranno del male. No che non lo faranno, non finché io sarò in vita, stanne pur certa."

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐓𝐡𝐞 𝐔𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚𝐭𝐮𝐦 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora