Chapter 17

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Left hand free, Alt-J.

"Devo fare un annuncio importante!"

La voce di Tony risuonò nel salone durante il pranzo.
A tavola c'eravamo tutti: io, i sei Avengers, Wanda, Visione, Rhodes e Sam Wilson.

"Spara, Stark." lo incalzò Thor.

Dalla porta entrò una donna bionda, che sorrise e si avvicinò a Tony. La sua compagna, suppongo. Non l'avevo ancora conosciuta.

"Io e Pepper ci sposeremo." disse, così sui due piedi, e nella stanza partirono i complimenti, gli applausi e i sorrisi.

Anche io mi feci trasportare nel clima d'euforia, sebbene fossi nuova e non conoscessi benissimo nessuno.
Mi sentivo lo sguardo della donna addosso.

Infatti, alla fine del pranzo, prima che potessi ritirarmi in camera mia, la donna mi si affiancò.

"Tony mi ha accenato di te. - mi informò sorridendo. Era davvero carina e gentile - Tu devi essere Grace Edwards."

Io annuii e ricambiai il sorriso.

"E lei è Pepper?"

"Già, Pepper Potts. - si presentò - Da molto segretaria di Tony e... fra non tanto tempo, sua moglie."

"Congratulazioni." le dissi.

"Grazie mille, dolce Grace. - rispose Tony avvicinandosi a me e a Pepper - Pepper, io ho una faccenda da sbrigare insieme a Banner, dobbiamo andare da un tipo, entro stasera sarò a casa."

"Va bene."

Dopo avermi salutato, entrambi se ne andarono.
Mi sedetti sul divano del salone, di fronte a Steve, rimasto l'unico nella stanza.

Lo guardai di sfuggita prima di appoggiare il capo sul morbido cuscino dietro di me e chiudere gli occhi.

"Grace." mi chiamò Cap, vedendomi ad occhi chiusi.

"Mh?"

"Devo... dovrei dirti una cosa."

Aprii gli occhi e alzai la testa dal cuscino per guardarlo in faccia, e lo vidi un po' preoccupato.

"Thor è andato sulla navicella e per almeno una settimana non credo che tornerà. Tony e Bruce ora sono fuori per un piccola missione.
Voglio che tu sappia che... se dovessi avere qualche preoccupazione o qualcosa che ti sembra una stupidaggine ma sai che dirla a qualcuno ti farebbe stare meglio, soprattutto in un periodo così difficile per quella minaccia che ci aspetta e che non sappiamo cosa sia... Sappi che io ci sono. Sappi che ti ascolto volentieri.
So che c'è anche Clint, ma... sono stato congelato per settant'anni. Sentire qualcuno parlare, ora, è una delle cose più belle."

Continuai a fissarlo, i miei occhi incatenati nei suoi azzurri che mi trasmettevano solo sicurezza, e annuii.

"Grazie." sussurrai.

Lui accennò un sorriso e si alzò, uscendo dalla porta.
Era bello sapere che alle persone importava qualcosa di me, di come mi sentissi e se mi stessi abituando a quel mondo così strano per me.

Vidi Wanda arrivare dal corridoio delle camere e andare spedita all'uscita del salone, ma mi scorse sul divano e  cambiò direzione, venendo a sedersi sul divano accanto a me.

"Ehi. Siamo in pochi alla base, ora. Sam è costantemente in ricognizione, Rhodes è via per delle faccende con il governo, Thor è nello spazio, Bruce e Tony sono usciti..."

"Ce la caveremo." sorrisi.

Nella stanza arrivò anche Natasha, che sorridendo si sedette sul divano.

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐓𝐡𝐞 𝐔𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚𝐭𝐮𝐦 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora