Capitolo 3

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N.d.A. Questo capitolo me lo ricordo abbastanza bene, devo dire. Nel finale viene descritta una scena un po' particolare tratta da un certo anime... Sono curiosa di scoprire se qualcuno riuscirà a cogliere la citazione!

* * *

27 settembre 2017,  mercoledì,
ore 17:21,  Parigi

Nella palestra in cui si allenavano le Coccinelle si riunirono quel giorno anche i Gatti Neri. Marinette notò che Jacqueline Lefevre, la loro allenatrice, e Antoine DeLacroix, l'allenatore dei Gatti Neri, sembravano essere conoscenti di vecchia data.

Quando tutti furono riuniti attorno ai due, Jacqueline prese parola: «Come alcuni di voi già sapranno, io e Antoine siamo cari amici di vecchia data.» Appunto, si disse Marinette. «Ai nostri tempi da pallavolisti liceali» continuò «giocammo molte amichevoli poiché gli allenatori delle nostre squadre erano a loro volta vecchi amici.»

«Quindi siamo qui per un amichevole con le Coccinelle?» domandò il numero 5 dei Gatti Neri. Marinette gli lanciò un'occhiata furtiva e lo riconobbe come il centrale alto più di un metro e ottanta che aveva visto giocare nell'ultima partita dei Gatti Neri la settimana precedente.

«Non esattamente, Valentin» si intromise Antoine. «Io e Jacqueline siamo d'accordo sul fatto che una variante un po' diversa delle solite amichevoli favorirebbe ancora di più la vostra crescita sportiva.»

«Esatto,» continuò Jacqueline «ed è per questo che, di comune accordo, abbiamo deciso che noi Coccinelle e voi Gatti Neri faremo squadra contro le Aquile e le Serpi.»

«Faremo squadra in che senso?» chiese un altro Gatto.

«Noi Gatti Neri e le Coccinelle contro le Aquile e le Serpi in due squadre miste.»

«E si può fare?»

«Non c'è nessun regolamento che lo vieti» puntualizzò Jacqueline. «Io e Antoine siamo convinti che giocare contro squadre mai affrontate prima – le Aquile per le Coccinelle e le Serpi per i Gatti Neri – e con compagni completamente nuovi non farò altro che aiutarvi a migliorare in vista delle semifinali, delle finali e forse anche dei campionati regionali, se riusciremo ad arrivarci.»

«Ma certo che ci arriveremo, che discorsi!» la rimbeccò Antoine, dandole forti pacche sulle spalle. «Sei sempre troppo pessimista.»

Jacqueline, molto mingherlina in confronto alla corporatura robusta di Antoine, venne colta alla sprovvista e sembrò scossa da convulsioni. Prese a sistemarsi gli occhiali a mezzaluna che le erano scivolati fino alla punta del naso. «Antoine, per favore!» sbuffò, ma non sembrava davvero seccata.

Marinette soffocò una risatina nel notare come quei due sembrassero una coppia di sposini.

Jacqueline si schiarì la voce e continuò: «Le partite che disputeremo sono in tutto cinque, distribuite nel periodo che va da domani al 13 ottobre, il giorno delle semifinali, fino ad arrivare poi al 31 ottobre, il giorno delle finali. Certamente sia le Coccinelle che i Gatti Neri continueranno a lavorare separatamente sui propri schemi di gioco, ma confidiamo in voi per trarre più insegnamenti possibili da quest'esperienza.»

Marinette si disse eccitata all'idea di affrontare nuove squadre assieme a compagni con cui non aveva mai giocato prima d'ora. Avrebbe imparato a conoscere meglio i suoi limiti e come superarli, trovandosi di fronte a pallavolisti di cui doveva capire le caratteristiche per permettergli, in quanto alzatrice, di giocare al massimo delle loro possibilità. Però...

«Per quanto riguarda la formazione,» proseguì Jacqueline «cambierà a ogni partita per dare la possibilità a tutti voi di giocare. Ma, ovviamente, la vostra permanenza in campo sarà determinata dal vostro impegno. Dovrete sudarvela.»

Tra fantasmi di allora e ombre di adessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora