Capitolo 5

2.5K 131 75
                                    

29 settembre 2017, venerdì,
ore 8:02, Parigi

Il giorno seguente, l'esito circa la sorte di Adrien fu quello preannunciato dal ragazzo: il padre aveva deciso di ritirarlo da scuola. Quando tale comunicazione giunse alla classe tramite la professoressa di inglese, un mormorio di sorpresa si levò dai banchi. Era una notizia inaspettata per tutti, studenti e professori, siccome Gabriel Agreste aveva preferito tacere circa le ragioni della sua improvvisa decisione. Marinette era l'unica a essere al corrente della verità, e sebbene una parte di lei ritenesse giusto che i compagni sapessero, l'altra era convinta che mantenere il segreto di Adrien fosse la scelta migliore. Di questo non ne aveva parlato con il ragazzo, al quale forse non sarebbe dispiaciuto che Marinette spiegasse ai compagni il punto della situazione, ma nel dubbio ritenne meglio tacere.

In quanto a Chloé, si chiese se la bionda sapesse o meno, nonostante le parole di Adrien del giorno precedente suggerissero di no. Le aveva lanciato un'occhiata furtiva proprio mentre la notizia veniva riferita alla classe, ma nel suo atteggiamento non aveva letto niente. Faceva l'indifferente, eppure Marinette ebbe come la sensazione che dentro di lei si celassero ben altre emozioni.

Più tardi, a mensa, lei, Alya e Nino, riempitisi i piatti con ciò che più li aggradava del menù del giorno, presero posto a uno dei tavoli sistemati all'aperto, siccome le temperature ancora lo permettevano. Alcune volte pranzavano da soli, altre in compagnia di qualche altre compagno di classe. Quella volta erano da soli.

Marinette ponderò se rivelare o meno la verità almeno ai suoi due migliori amici. Quando aveva detto ad Adrien che poteva contare sulla loro compagnia, il ragazzo non era sembrato dispiaciuto, tutt'altro; ma non avevano parlato di come lui preferiva muoversi. Se lei avesse messo in chiaro le cose con Alya e Nino e poi Adrien si fosse arrabbiato? Del resto si trattava della sua privacy e solo lui poteva decidere come gestirla.

Nino interruppe di punto il bianco il silenzio che era calato tra loro, facendo sussultare le due ragazze quando la forchetta con cui stava giocherellando urtò il piatto. «È incredibile che il signor Agreste abbia ritirato Adrien.»

Marinette alzò lo sguardo sull'amico e notò che nemmeno lui sembrava avere molto appetito, visto il piatto ancora pieno. «È sempre stata una persona particolarmente severa» commentò. «Cioè, almeno è quello che ho letto sul suo conto. Le riviste di moda ne parlano spesso.»

«Perché l'avrà fatto?» domandò retorica Alya, pur convinta che nessuno lì possedesse la risposta. Abbandonando anche lei ogni tentativo di mettere qualcosa sotto i denti, cercò istintivamente la mano di Nino, carezzandola e intrecciandola poi alla sua. In poco tempo Adrien era diventato il migliore amico del suo ragazzo, e ora lei voleva offrirgli tutto il suo supporto morale. Del resto non poteva immaginare quanto sarebbe stata dura per lei se quella impossibilitata a frequentare le lezioni fosse stata Marinette.

La corvina già sospettava che Nino fosse a conoscenza della verità, perché sapeva che non era tipo da frequentare persone poco raccomandabili. Adesso che li vedeva così, cominciò a credere che anche Alya sapesse. «L'ha detto anche a voi?» chiese, sperando sinceramente di non essere caduta in errore.

I due alzarono lo sguardo sull'amica. «Che cosa?» indagò Alya, volendosi accertare che stessero parlando della stessa cosa.

«Dello scherzo del primo giorno, che non è stato Adrien e che voleva soltanto coprire Chloé.»

«Te l'ha detto?» domandò Nino.

«Sì. Anche a te?»

«Io ero presente quand'è successo.»

«Perché non ce l'hai detto subito?»

«Adrien voleva mantenere il segreto per difendere Chloé.»

Tra fantasmi di allora e ombre di adessoWhere stories live. Discover now