Il Primo Giorno Alla Fondazione

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Dicembre 2018, la Corea del Nord è sparita all'improvviso dopo una tempesta anomala.
Non è rimasto più niente del paese, se non un gigantesco cratere.

La Global Occult Coalition, un gruppo rivale della Fondazione SCP ha provato ad accusare quest'ultima di essere la responsabile dell'accaduto davanti alla sede delle Nazioni Unite, ma senza successo.

Purtroppo ormai, la Fondazione SCP era stata messa allo scoperto al pubblico mondiale.

Tutti sapevano della loro esistenza, e non si poteva più negare il contrario.

Ma c'era un lato positivo in tutto ciò, la Fondazione, e la UN, avevano finalmente deciso di allearsi, dopo decenni di lavoro separato, nella speranza di creare un futuro migliore in cui potesse vivere la razza umana.

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Freddo.

Questo era quello che sentiva Elena, seduta nel bel mezzo della piccola sala conferenze, mentre assieme a lei c'erano un sacco di altri ragazzi della sua età, chi più grande e chi più piccolo.

Lei era seduta da e stava scarabocchiando per cercare di far passare il lungo tempo dell'attesa, mentre guardava davanti a sé il "palco" della sala, con dietro un telo bianco che fungeva da schermo.

Non sapeva cosa sarebbe successo di lì a poco, sapeva soltanto che era lì perché aveva risposto correttamente ad un test di reclutamento della cosiddetta "Fondazione SCP", che si era ritrovata a caso sulla casella elettronica, e dopo qualche giorno che fu inviato un numero misterioso la chiamò, dicendogli di venire lì in quel posto per "discutere di un nuovo lavoro, che era stata scelta assieme ad altri per le sue grandi capacità".

E infatti lei aveva fatto quel test pensando che fosse proprio per quello.
Ne cercava uno dopo aver studiato al Liceo Scientifico ed essere uscita con il massimo dei voti, e aveva letto nella mail che accettavano non solo scienziati e dottori rinomati e prestigiosi, anche giovani principianti.
Insomma, era la sua occasione per iniziare ad essere una ragazza indipendente e con un lavoro proprio.

Mentre finiva di scarabocchiare un volto sul foglio, le luci si spensero, e sul telo bianco si accese la luce di un proiettore, rendendolo così uno schermo.

I ragazzi rimasero in silenzio, Elena compresa, mentre si sentiva un forte rumore di tacchi sul pavimento.
Qualcuno salì sopra il palco, e prese un microfono che era appoggiato sul tavolo in mezzo ad esso.

Questo qualcuno era una donna sui quarant'anni circa, con gli occhi scuri e i capelli neri raccolti in una coda bassa sulla spalla sinistra.
Indossava una camicia bordeaux, una gonna nera che arrivava fino alle ginocchia e dei tacchi a spillo del medesimo colore, ma di lei risaltava il lungo camice bianco da scienziata, con uno strano simbolo sul lato destro del petto ed un'etichetta sull'altro lato con un nome, che Elena non riuscì a leggere bene data la distanza.

La donna provò per un attimo se il microfono funzionasse, poi spezzò il silenzio rivolgendosi ai ragazzi, silenziosi e attenti.

"Ben arrivati!
Sono veramente felice che siate venuti numerosi qui, non ce lo aspettavamo..." e fece un leggero sorriso.
"Ovviamente vi chiederete cosa ci fate qui.
Beh, siete qui perché avete risposto correttamente al nostro test di reclutamento inviatovi per mail e avete anche inviato un vostro piccolo curriculum relativo ad esso, e anche perché volete iniziare ad avere un lavoro come scienziato o dottore qui, giusto?"

I ragazzi dissero un "sì" in coro, misto ad alcuni "certo" e "forse", mentre Elena si limitò ad annuire.

"Bene.
Io sono qui per spiegarvi in cosa consisterà il vostro nuovo lavoro. Innanzitutto, presentiamoci, io sono la Dr.ssa Agatha Rights, e lavoro alla Fondazione. E adesso vi spiegherò meglio di cosa si tratta" e la dottoressa fece partire un filmato, mentre iniziava a fare il suo discorso.

SCP: Welcome to the FoundationWhere stories live. Discover now