Insieme Per Sempre❤️

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Elena era rimasta in camera sua e distesa sul letto per almeno due giorni interi, dopo l'esperimento con SCP-407, a riflettere in lacrime.
Vedere la sua amica Mei Li morire in quel modo, specialmente dopo che il giorno prima l'aveva consolata e rassicurata avendo sentito la sua storia.

Già non riusciva ancora a gestire la sua sensibilità riguardo al sangue, figuriamoci vedere la sua amica morire brutalmente.
Elena, però, rifletteva non solo su questo, rifletteva anche sulla litigata che aveva avuto con il Dr.Bright, era segnata anche da quello.

Ad un certo punto, però, entrò nella sua camera da letto la Dr.ssa Esme, con sguardo abbastanza triste.
Non si erano più parlate da allora, Elena era arrabbiata con lei, principalmente perché la dottoressa sapeva già che Mei Li era destinata all'esperimento, e non aveva fatto niente per impedire la sua morte.

"Ehi, va tutto bene?" chiese sottovoce, ma la ragazza non le rispose, rimase nel letto e la ignorò, girando la testa dall'altro lato del cuscino.
Esme, però, volle parlarle comunque, e si avvicinò ancora di più, sedendosi accanto a lei sul letto.

"Elena, potremmo anche parlarne, sai? Non puoi startene sul letto a rimuginarci su..."
ed Elena a quel punto si girò, guardandola.
Aveva gli occhi rossi, visto che era stata un sacco di tempo a piangere sul cuscino.
"Parlarne non servirà a nulla, Esme. Mei Li è morta, e nonostante lo sapevi in precedenza, non abbiamo potuto fare nulla per evitarlo." disse la ragazza, stringendo il cuscino accanto a sé e ritornando a singhiozzare.

"Ed inoltre, so di essere semplicemente un problema qui.
Hai sentito quello che mi ha detto Bright, non sono brava come gli altri dottori, anzi, piango e mi impressiono per ogni cosa. E visto ciò che succede qui, ha chiaramente ragione: non c'è spazio per i sentimenti qui. Forse dovrei iniziare ad essere fredda come gli altri..." continuò, cercando di smettere di piangere.

Esme, a quel punto, notando il bigliettino da visita che Ranie aveva lasciato ad Elena sul comodino, ancora con la firma lasciata col pennello fresca e luccicante, lo prese in mano e glielo mostrò.
"E invece non serve.
Non devi seguire i criteri degli O5 o cose del genere.
Non serve che ti conformi alla freddezza di questo posto, puoi riuscire a dare del tuo meglio anche con i tuoi difetti, abbiamo fatto amicizia sia con un classe D che con un membro di un Gruppo di Interesse rivale!" e mise giù il biglietto da visita, mettendolo un momento in tasca.

"E non serve che ascolti Bright, non capisce il meglio che riusciresti a dare!" disse, senza accorgersi che il biglietto stava brillando nella sua tasca.
A quell'affermazione la ragazza le rivolse di nuovo lo sguardo.

"Io...sono unica?"
"Esatto!" e le fece un altro dei suoi radianti sorrisi, abbracciandola.

Elena continuava a piangere, ma accanto alla dottoressa era come se tutti i problemi se ne stessero andando via.
Esme, dopo l'abbraccio, si rialzò e si allontanò, ritornando alla porta, ma prima chiese ad Elena:"Anche se è un po' sgarbato dirlo, scusa ma, mi chiedevo... Domani mattina, tornerai al lavoro? Sai, anche a me fa tristezza che Mei Li non ci sia più, ma, vorrei tu tornassi accanto a me.
E magari affronteremo tutto quanto nel modo migliore possibile, io e te, non con un dialogo qui con te che piangi sul letto. Vorrei solo averti vicino, mi fa tristezza vederti così..."

"Certo, ho solamente bisogno di ancora qualche ora da sola, tutto qui." disse la ragazza, tornando a sorridere, anche se con ancora un po' di tristezza.
"Bene. Allora a domani, Elena..." e le due si salutarono.

SCP: Welcome to the FoundationDonde viven las historias. Descúbrelo ahora