Capitolo 13.

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Harry è impalato avanti a me senza poter proferire parola. Mi guarda negli occhi , serra la mascella e non fa che restare lì con le braccia conserte al petto.

<<Allora? Ti ho fatto una cavolo di domanda!>> sono rossa di rabbia ed è meglio che mi calmi, non vorrei destare spettacolo per una cosa che nemmeno esiste

<<Mi ha invitato Calvin>> dice con tutta la calma di questo mondo. Calvin? Benissimo , un altro cretino aggiunto alla lista

<<Avevo detto che non dovevi venire, né tantomeno qualcuno doveva invitarti>> faccio per oltrepassarlo ma la sua mano mi blocca e i nostri occhi si incrociano. Sento una scossa dentro di me e una sensazione come quella del nostro primo bacio mi pervade

<<Scusami Sarah per l'altro giorno, ma non posso...>> mi dice quasi a 10 centimetri da me . Mi divincolo subito dalla sua presa in modo quasi aggressivo

<<Non puoi Harry ? Hai dato la colpa a me per una cosa che tu hai fatto . Mi hai baciata tu non io , e dopo quella cazzo di telefonata eri un'altra persona. Per quasi 15 giorni non ti sei fatto né vedere né sentire e adesso mi chiedi scusa? Ma va a farti fottere>> lo oltrepasso quasi piangendo e me ne vado in camera mia.

Perché chiedermi scusa? Perché continua a dirmi che non può? Ma qual è il suo problema? Ma perché è qui? Tutte queste domande mi fanno salire solo la rabbia , e stare qui da sola non mi aiuta affatto . Mi ridò una sistemata allo specchio ed esco . La casa è oramai gremita di persone che non conosco e non riesco più a vedere le ragazze. Non siamo sicuramente in quaranta , ma minimo ci saranno un centinaio di persone. Assurdo ... Ma chi ha invitato questa gente? Calvin? Meglio se qualcuno gli dia una lezione a quel ragazzo che a quanto pare, non sa farsi gli affari suoi. Mi avvio in terrazza facendomi spazio tra le varie persone che hanno in mano bicchieri colmi di alcol e mangiano tutto quello che abbiamo preparato . Almeno non avanzerà nulla. Vedo finalmente Lea

<<Leaaa>> le faccio segno da lontano di venire verso di me. Sembra ubriaca, e mi si avvicina lentamente . Riesco a sentire il suo alito di alcol a metri di distanza

<<Ehi ma che ti è preso?>> le chiedo preoccupata vedendola quasi reggersi a malapena in piedi

<<Sarah ma chi è quella ragazza vicino a Trevor e perché non mi ha pensata dall'inizio della serata?>> barcolla e non è lucida in quello che dice. I suoi occhi sono persi e vuoti

<<Lea, non devi fare così ma sei impazzita? Ti avevo detto di chiederglielo e tu cosa fai ti ubriachi? Basta metti giù questo>> le prendo il bicchiere da mano e lo ripongo sul tavolino di fianco a me. <<Se vuoi ci andiamo insieme d'accordo?>> le dico sperando si tranquillizzi e mi annuisce . Mi faccio spazio tra la gente che involontariamente ci urta e spintona, quando finalmente da lontano vedo Trevor

<<Ehi ma dove ti eri cacciata?>> chiede avvicinandosi a Lea e prendendola in braccio stampandole un grosso bacio sulle labbra. Sono così dolci da far girare tante persone a guardarli. Sorrido e mi allontano . Si è allarmata inutilmente gettandosi in corpo una quantità assurda di alcol . Sarà un'amica la ragazza con cui è venuto fin qui . Di certo non si sarebbe presentato con una pseudo-fidanzata .

<<Ehi Sarah vieni qui>> vedo Calvin che mi chiama da lontano. Ma dove sono Nina e Olly? Non vedo né Alvaro né Tom e posso immaginare come si stia svolgendo la loro serata . Mi scappa un risolino, mentre mi volto e vedo che Calvin è tra la folla che mi aspetta. Ma perché mi guarda sempre ? Non ci prova con me e lo si capisce, ma vuole assicurarsi che qualcosa vada bene e non capisco cosa però, è strano, è ambiguo

The Same Skin! Harry StylesWhere stories live. Discover now