CAPITOLO 5

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Capitolo 5

- Dobbiamo andare a prendere le ragazze al loro appartamento. -
Yoongi era appena entrato in macchina, avevo dovuto aspettarlo 10 minuti perché ero in anticipo. Non era mai capitato che lo fossi, onestamente io ero quello che arrivava sempre per ultimo alle feste. Mi sorpresi di me stesso, che cavolo mi stava succedendo?
- Indicami la strada. - il mio amico annuì ansioso.
- Devi svoltare a destra e proseguire  lungo tutta Street Avenue. Il loro palazzo ha un colore rosso mattone e abitano al terzo piano. -
- D'accordo, grazie. - così feci quello che mi disse, ma il mio stomaco era agitato.
Per tutto il tempo della strada restammo in silenzio, non so bene perché, ma lo ringraziai. Avrebbe capito dal tono della mia voce quanto nervosismo avessi addosso. Più che altro era per Nena, speravo di non incontrare qualcuno che potesse metterla in imbarazzo.
- Jin? - mi richiamò non appena mi fui fermato davanti al grande palazzo rosso.
- Siamo arrivati. - gli annunciai volendo cambiare discorso, il tono di voce che aveva usato per richiamare la mia attenzione era serio. Conoscevo Yoongi, stava preparandosi a dirmi qualcosa di estremamente importante.
- Kim Seokjin, non cambiare discorso. -
- Uhm? - Yoongi si girò verso la mia direzione, puntandomi addosso gli occhi neri ormai velati da rabbia e rancore.
- Nena è una brava ragazza, se non hai intenzioni serie non farla innamorare di te. Ti prego, non farlo. Sto così bene con Bea, ho trovato davvero una ragazza perfetta. Non voglio problemi, amico. Non voglio litigare con Bea perché tu hai spezzato il cuore della sua migliore amica.- Oh cazzo, Yoongi...caro Yoongi.
- Non ne ho intenzione, davvero. Voglio solo essere suo amico e stasera stiamo uscendo tutti e quattro insieme come amici, Yoongi. Come amici, sì, come amici. - Stavo ripetendo come amici per scolpirlo nella mia bella testolina. Non potevo rovinare il nostro equilibrio, non potevo.
- Quindi questo non è un appuntamento a quattro, no? Non hai invitato anche noi solo per farla stare tranquilla, no? - sembrava dubbioso, lo ero anch'io, credetemi, forse più di lui.
- Esatto, non è un appuntamento. - gli confermai, serio e fermo sulla mia decisione.
- Bene, ti credo. - Prese il suo cellulare ed iniziò a comporre il numero di Bea, lei rispose subito e la sentii urlare quando Yoongi le disse che eravamo già sotto casa.
- 10 minuti e arrivano. - ma si sa come sono le donne, 10 minuti equivale ad un'ora.
Yoongi ed io restammo ancora per qualche minuto in silenzio, d'altronde lo capivo. Aveva un migliore amico talmente stupido ed egocentrico, anch'io se fossi stato al suo posto non avrei esitato nel mettere in chiaro le cose. Mi sarei preso a sberle in quel momento, forse perché per la prima volta dopo anni di amicizia gli stavo mentendo. E Yoongi non era scemo. Aveva capito le mie intenzioni prima di me.
- Dove pensi di andare stasera? - mi chiese esitante.
- In un posto carino, magari piccolo, poco frequentato. - gli risposi guardando fisso in strada.
- Dovevo immaginarlo. - fece un lungo respiro, buttando poi fuori tutta l'aria dai polmoni. - Senti, Jin, questa situazione non...-
- CIAO RAGAZZI! - Una Bea entusiasta e felicissima aprì lo sportello dell'auto dove era seduto Yoongi e lo baciò appassionatamente davanti ai nostri occhi. Nena era dietro di lei, nervosa e ansiosa. Spostava il peso da una parte all'altra, stringendosi bene nel suo cappotto nero.
Mi tolsi la cintura e la raggiunsi sul marciapiede. Cavolo se faceva freddo quella sera. L'aria ghiacciata mi tagliò la faccia quando mi mossi per salutare Nena, le diedi due baci sulle guance e la strinsi in un abbraccio. All'inizio restò tesa, poi piano piano si lasciò andare.
- Ciao Jin. - mi salutò quando finalmente i nostri occhi si incontrano. Era ancora tra le mie braccia ed io non avevo intenzione di lasciarla andare...
- Dai, su! Andiamo via di qui, c'è troppo freddo. - Bea si girò verso di noi e mi fulminò con lo sguardo.
- Tieni le tue brutte zampe lontano da lei.- Strattonò Nena e le aprì lo sportello, spingendola con forza dentro la macchina.
Ero confuso e sconvolto, ma i miei piedi si mossero per entrare in macchina. La dolcezza del profumo di Nena mi stava confondendo parecchio. Mi sedetti e mi misi la cintura, poi feci partire il motore e mi avviai in strada. La mia bocca non volle sapere di dire alcuna parola.
- Allora, dove andiamo? - chiese Bea curiosa. Nena invece se ne stava silenziosa come me, con gli occhi fissi nella strada e lo sguardo un po' perso.
- Amore, non ne ho idea. Jin? -  Yoongi richiamò la mia attenzione.
- Ehm, al Green Pub. - Massì, poteva andare benissimo. Conoscevo il proprietario molto bene, il mio carissimo amico Hoseok sicuramente avrebbe riservato a noi un posto appartato lontano da sguardi indiscreti.
- Non ci sono mai stata, sono curiosa.- rispose Bea, stringendo le mani di Nena. - Ma sono congelate! - le sussurrò subito dopo. Restavo ancora in un silenzio assordante, ma quanto desideravo essere al posto di Bea e riscaldare io Nena. Era un desiderio quasi doloroso.
- È il locale di un nostro amico, si chiama Hoseok. L'ha ereditato dal padre lo scorso anno, ci divertiremo. -

Quando arrivammo al Green Pub, il buttafuori mi riconobbe. Avevo passato molti anni chiuso qui dentro, nonostante questo fosse un locale che amavo frequentare da solo o in presenza di Yoongi. Non portavamo mai le nostre conquiste qui, era diciamo il nostro posto segreto.
- Kim Seokjin! Quanto tempo, amico! - esultò Jungkook appena ci vide, era il buttafuori del locale ed un carissimo amico.
- Jeon Jungkook, è passato solo un mese. -
- Bè, comunque a Hoseok farà molto piacere. - la sua attenzione si rivolse a Yoongi - Che piacere rivederti, come stai? E chi solo queste belle ragazze? Spero tanto che abbiate messo la testa a posto durante queste settimane. - Yoongi tossì di brutto e Bea gli diede uno schiaffo sulla nuca.
- Ehi, piccola! Perché l'hai fatto? -
Bea si girò dall'altro lato incrociando le braccia al petto ed io risi insieme a Nena. Jungkook si scusò alzando le spalle, in fondo non era stata colpa sua.
- Abbiamo messo la testa a posto, Jungkook. Adesso per favore facci entrare prima che Bea ammazza Yoongi. Io non vorrei di certo essere testimone di un delitto! - Jungkook e Nena risero alla mia battuta, ma Bea era estremamente seria. Guardava Yoongi con aria minacciosa, onestamente non volevo essere nei suoi panni in quel momento.
- Divertitevi! - Istintivamente presi la mano di Nena e la strinsi alla mia, non curandomi di Yoongi e Bea che restarono fuori a parlare e a discutere. Nena si girò più volte per guardarli, ma la sua amica non poteva più salvarla. Stavolta eravamo soli, nuovamente imbarazzati.
- Senti freddo? - le chiesi riscaldando la sua mano. Era così piccola e fredda, mi fece tenerezza.
- Un po'. - mi rispose timida. I miei occhi viaggiarono sul suo corpo, coperto da quel cappotto pesante che la faceva sembrare più bassa. Notai anche che aveva messo i tacchi e che non aveva i pantaloni...
Cazzo, le sue gambe erano così attraenti ed eccitanti. Non avevo più saliva in bocca, ma deglutii lo stesso.
- Hyung! - da lontano vidi Hoseok venire verso di noi. Mi abbracciò subito con un gran sorriso.
- Amico mio, sono così felice di averti qui. - il suo sguardo cadde nelle mani intrecciate di me e Nena e la sua espressione fu sorpresa.
- Uh, la cosa si fa seria. - Mi conosceva bene e sapeva che non portavo nessuna donna nel suo locale, io non volevo avere problemi, tanto meno lui. Ignorai il commento, sperando che Nena non si stesse facendo delle domande.
- Possiamo avere un posto appartato? - Nena mi guardò stranita, non nascondo che vidi nel suo sguardo un po' di paura. - Oh non in quel senso. - mi affrettai a dire. - Yoongi e la sua ragazza stanno per raggiungerci, vorremmo solo cenare tranquilli. -
- Oh, ma certo! Seguitemi nel privè. -
Andammo dietro Hoseok, ancora mano nella mano. Nessuno dei due voleva lasciarla andare, ma ero felice di tutto ciò. Al mio tocco, Nena sembrava rilassarsi ed ora mi sorrideva timidamente. Ricambiai contento di essere uscito con lei e di essere lì quella sera. Ma i sensi di colpa mi stavano tormentando da quando ero uscito di casa. Tutta colpa di Tania e della mia incorreggibile abitudine di scoparmi le ragazze fino al mattino.
- Eccoci qui, spero sia di vostro gradimento. Vi mando qualcuno per poter prendere le ordinazioni. -
- Grazie Hoseok. - Il mio amico ci lasciò soli e fu in quel momento che Nena lasciò me, cioè la mia mano. Sì, ecco, lasciò andare la mia mano.
- Qui fa calduccio, finalmente! - La vidi togliersi quel odioso cappotto e appoggiarlo sul divanetto del privè. Quello che vidi, fu un colpo pieno e secco al cuore. Indossava un tubino nero elegante che le metteva in mostra la pelle bianca e le spalle, i capelli lunghi le ricadevano lungo la schiena e le gambe altrettanto bianche e nude erano uno spettacolo. Alla luce naturale, Nena era ancora più bella e divina. Mi morsi un labbro, tenendo a freno la tentazione di sbatterla su quel divanetto rosso e farla mia più e più volte. Quanto volevo che urlasse il mio nome...quanto volevo che la colpa dei suoi respiri mozzati fosse la mia. Avrei davvero riscaldato il suo corpo prendendomene cura nel migliore dei modi. E poi la mia lingua fece il giro di tutto il mio labbro, immaginandosi di trovarsi tra le sue gambe e giocando con il suo...
- Jin, stai bene? - Chi? Chi stava parlando?
- Jin, va tutto bene? - Oh più che bene... Due mani piccoline si posizionarono sui miei avambracci scuotendomi forte.
- Mi sto preoccupando, vado a chiamare Yoongi. - Nena fece per andarsene ma io la bloccai di scatto.
- Ehm, sto bene. Sì, scusami tanto, mi ero un po' distratto. - scossi la testa e le sorrisi, sperando di tranquillizzarla. - Oddio, mi stavo sul serio preoccupando. -
- È tutto okay, non avere paura. Credo sia stato lo sbalzo di temperatura, qui fa caldo. Anzi fa caldissimo. - mi tolsi il giubbotto di pelle pensando che fosse Nena con le sue mani a sfilarlo. Okay, stavo male, forse anche un po' troppo. Cazzo, dov'era Yoongi quando serviva? Non potevo restare un altro secondo da solo con lei in quella stanza. La temperatura si era alzata perché c'era lei tra i miei pensieri, non perché la stanza fosse riscaldata. Nena mi incendiava corpo e anima.

18 RAGIONI PER NON AMARSI - BTS FFWhere stories live. Discover now