CAPITOLO 11

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Capitolo 11

Era venerdì pomeriggio ed io mi ritrovai davanti alla pasticceria di Namjoon. Avevo bisogno di mangiare qualche dolce dopo aver fatto una lunga doccia ed essermi riappropriato della mia vita. Sì perché ero ritornato ad essere Jin, quello vanitoso ed egocentrico, quello spavaldo e odioso. Anzi, forse ero molto più di questo. Ero di cattivo umore e me la prendevo con chiunque, per questo non ero ancora tornato al college e saltavo anche gli allenamenti di Basket.
Non volevo mettermi nei guai, non ne valeva la pena. Dovevo restare lucido e pensare ragionevolmente.
- Jin, quanto tempo! - erano passati solo sei giorni dall'ultima volta che avevo attraversato quella porta e avevo comprato dei dolci per Nena.
- Ehi, Nam. Cosa c'è di buono oggi? - respirai a fatica, ero ancora troppo debole per uscire di casa.
- Muffin al cioccolato bianco e vaniglia appena sfornati! Ne vuoi uno Jin? - disse Giusy, la moglie di Nam, come risposta alla mia domanda. Il mio stomaco si contorse alla vista di quei dolcetti tanto innocenti ma tanto gustosi. Appoggiai una mano sul mio petto, ripensando a Nena. Erano i suoi muffin preferiti.
- Ehm, no grazie. Preferisco prendere dei cupcake. - rifiutai gentilmente, l'ultima volta che avevo mangiato quei muffin ero in sua compagnia e sembrava essere passata un'eternità. Ma non avrei avuto il coraggio di mangiarli, mi ricordavano troppo Nena, troppo quel giorno e le sue lacrime.
- Perfetto! - esclamò contenta. - Oh, ma guarda chi sta per entrare! C'è Nena! - Cosa? COSA? Pensa Jin, pensa lucidamente, mi dissi. Come un fulmine feci il giro del bancone e mi nascosi dietro di esso. Nena era troppo piccolina e bassa per accorgersi di me.
- Ma che stai facendo? - mi chiese Nam, dubbioso.
- Per favore, non dirle che sono qui. Ti prego. - Nam e Giusy annuirono un po' titubanti, ma mi nascosero senza problemi. - Dovrai darmi una spiegazione, amico. Spero solo non sia ciò che penso perché ti uccido. - Ecco, un'altra persona che mi aveva aggiunto alla sua lista di Uccidiamo per Nena.
- Nena! Ma che piacere rivederti! - Esclamò Giusy, molto felice. - Ci sei mancata così tanto in questi giorni, perché non sei venuta a trovarci? - quindi neanche lei era venuta qui...
- Oh, ehm mi dispiace. Ho avuto dei piccoli problemi. - rispose lei, timida e un po' addolorata.
- Spero nulla di grave, Nena. - disse Nam sferrando un calcio e colpendo la mia testa. Ma che diamine! Dovetti tapparmi la bocca per non far sentire il mio urlo.
- Niente di preoccupante, Nam. Solo qualche piccola incomprensione. - Oh Nena...era così dolce la sua voce che mi venne voglia di alzarmi ed andarla ad abbracciare. Il suo profumo arrivava fino a qui, ma non potevo assolutamente farmi vedere. Dovevo stare lontana da lei.
- Spero si risolva presto e che qualcuno metta un po' di sale in zucca! - Nam enfatizzò l'ultima frase guardando verso la mia direzione. Era ovvio che fosse riferito a me.
- Ma quel maglione lo conosco? Sembra uno di quelli che porta sempre Jin, forse avete gli stessi gusti. - Chiudi il becco, Giusy! Non lo vedi che ci sta male per questo! La maledissi mentalmente, non volevo fare del male ancora a Nena.
- È il suo. - le confermò Nena. La immaginai stringersi al maglione per trovare un po' di sostegno morale. - Me lo ha regalato quando siamo usciti la scorsa settimana, cioè in realtà me lo sono presa, nel senso che me ne sono appropriata...- stava balbettando istericamente e poi la sentii ridere. Una risata senza sentimenti, vuota, come il buco che le avevo lasciato dentro.
- Ho capito. - rispose Giusy, comprensiva. - Vuoi dei muffin al cioccolato bianco e vaniglia? Sono appena stati sfornati. - vidi che le sorrideva con delicatezza ed immaginai il volto di Nena quasi in lacrime per me. Cazzo. Come potevo farle del male anche quando non c'ero? Doveva assolutamente dimenticarsi di me.
- Sì, grazie Giusy. Me li puoi incartare? Vorrei mangiarli a casa. - Giusy le rispose di sì ed iniziò a preparare i muffin per Nena. Restai per tutto il tempo rannicchiato a terra con gli occhi chiusi, sentendo il suo respiro, immaginando i suoi movimenti e il suo piccolo corpicino dentro al mio maglione. Sì, okay, forse era diventata la mia nuova ossessione ma l'immagine di lei con esso mi rendeva molto felice. In un certo senso io ero sempre con lei.
- Ecco a te, Nena. Torna presto. - Si salutarono e poi la sentii uscire dalla porta. Feci un sospiro di sollievo, lei non mi aveva visto e questo faceva male. Forse mi aspettavo che mi scoprisse perché avevo voglia di vedere i suoi occhi blu e di perdermi dentro di essi.
- Quindi sei tu! - Nam mi afferrò per la camicia e mi tirò su con forza, così mi alzai e gli fui a due passi.
- Aveva gli occhi rossi, anche i muri capirebbero il perché! Che cosa hai fatto, Jin? -
- Quello che ritenevo giusto, Nam. Sono uscito dalla sua vita perché era giusto così, perché lei è troppo pura ed io non voglio contaminarla. - Nam sospirò spazientito.
- Ma non capisci brutta testa di cazzo!- e rieccoci di nuovo...anche Nam come Yoongi e Beatrice stava per farmi la predica. - Lei ti ha dato una possibilità, brutto idiota! Nena non concede mai una seconda possibilità. Vuol dire che ci crede, che crede in te. E sta soffrendo perché ha aperto il suo cuore. Aveva gli occhi di chi è stato ferito da una persona in cui crede molto. Che sia amicizia o amore, Jin, non conta. Lei ci sta male perché è stata delusa per l'ennesima volta. -
- Tu non capisci, Nam! Lei è troppo per me, ma mi hai visto? Sono un idiota, non faccio altro che casini e non voglio che conosca il marcio che ho dentro. -
- Forse sei tu che non capisci, Jin. Sei davvero un bravo ragazzo ed io ti conosco da tanto, non sarei tuo amico se tu fossi un idiota. - fece una pausa, i suoi occhi dentro ai miei. - Tu meriti una persona come Nena, sul serio. Non te lo direi se non lo pensassi davvero. Non buttarti giù, non pensare che tu non sia abbastanza. Ognuno di noi ha la sua merda, ma Giusy mi ama anche per questo. Concediti il beneficio del dubbio, Jin. Datti una possibilità, non sei poi quel disastro che dici di essere. Pensaci un po' su, stai sprecando tanto tempo per una convinzione che hai da anni. Nena sta male, tu stai male. Perché devi passare dei giorni infelici se puoi trasformarli nei giorni migliori della tua vita? -
Nam aveva ragione, stavo forse sprecando quell'opportunità che il destino mi aveva concesso? Bene, lo avrei scoperto domani al campeggio. Sì, perché io sarei andato a quel fottuto progetto e avrei chiarito le cose con Nena una volta per tutte.

18 RAGIONI PER NON AMARSI - BTS FFWhere stories live. Discover now