CAPITOLO 6

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Capitolo 6

In quel preciso momento, come un angelo caduto in cielo, entrò Yoongi seguito da Bea. La situazione tra i due si era chiarita, perché entrambi erano felici e si tenevano per mano facendo i piccioncini. Sorridevano e si scambiavano tenerezze. Per fortuna, mi salvarono da un momento imbarazzante.
- Che privè, sembriamo dei VIP! - esclamò Bea guardandosi intorno.
Sprofondai sul divano, facendo un sospiro di sollievo. Nena invece se ne stava ancora in piedi quando Bea le si avvicinò abbracciandola.
- Sei troppo tesa. - le disse piano, ma io sentii le sue parole.
- Bea, sto bene. - si impose Nena, con un tono infastidito. Quelle due stavano nascondendo qualcosa ed io l'avrei scoperto, molto presto.
- Devi rilassarti, hai bisogno di bere qualcosa. -
- Vado io! - mi intromisi nella loro conversazione anche se non ne avevo il diritto. Le due ragazze si girarono di scatto verso di me con un volto che svelava tutta la preoccupazione di Bea e la frustrazione di Nena.
- Cosa preferite? - chiesi poi loro, per alleggerire l'atmosfera.
- Fai tu. - mi rispose Bea non curante. Entrambe continuarono a parlare, ma stavolta Bea si limitò a sussurrare all'orecchio di Nena senza farmi sentire nulla. Allora le lasciai in compagnia di Yoongi per andare a ordinare da bere al bar, siccome la cameriera non si era ancora fatta viva.
Quando mi avvicinai al bancone, il barman venne subito a prendere le mie ordinazioni.
- Potresti portarle per favore al privè?- il ragazzo annuì sorridendomi ed iniziò a preparare i drink che gli avevo chiesto. Feci per andarmene ma qualcosa o meglio qualcuno mi trattenne. Quel tocco mi mise i brividi perché io lo conoscevo piuttosto bene. Una bionda, alta e sexy mi stava guardando con quello sguardo supplichevole come quando faceva ogni volta che me la portavo a letto.
- Tania. - quasi ringhiai. Non ci voleva, non lei proprio in quel preciso momento. Con Nena, Bea e Yoongi nell'altra stanza che stavano aspettando proprio me.
- Jin, che sorpresa vederti qui. - mi fece scivolare una mano sul petto ed io non la scostai ma sentivo che qualcosa era cambiato. Il suo tocco non era più eccitante come ieri, invece stava diventando stucchevole e squallido. Da quando le mie mani erano entrate in contatto con quelle di Nena, nessun tocco poteva uguagliare la dolcezza e la leggerezza che emanavano. Mi maledissi per aver passato la notte con lei, non doveva accadere. Non potevo più giocare con due persone, soprattutto se una di loro era Nena.
- Mi stai seguendo? - le chiesi infastidito.
- Avresti qualcosa in contrario? Sai meglio di me che quelle due ragazze non saranno mai ai miei livelli. - lo disse con disprezzo, come se lei fosse superiore a Nena e a Bea. Si sbagliava di grosso.
- Ovviamente non sono ai tuoi livelli, Tania. - lei sorrise soddisfatta, ma quel sorriso stupido volevo smontarlo in due secondi. - Loro sono molto più donne di te. -
- Ah, ah. Sul serio? Elencami una sola cosa che possono farti e ti darò ragione. - non sembrava per niente ferita, così mi avvicinai al suo orecchio e le sussurrai.
- Non hai speranze, credi sul serio che potessi innamorarmi di una troia che scopa con chiunque respiri? Bè, la mia risposta è no. Anzi questa storia è durata fin troppo, Tania. -
- Non la pensavi così stanotte, mi hai scopata fino allo sfinimento e ti è piaciuto. -
- Chi ha detto che mi è piaciuto? - le sorrisi irritato - Magari fingevo solo per potermi sfogare. Io uso le donne, Tania. Io le consumo fino all'osso e poi le mollo. Io non amo nessuno. - le mie parole sembrarono averla ferita perché fece dei passi indietro, come se qualcuno la stesse colpendo forte al petto. Che si fosse innamorata di me? Ma io avevo messo in chiaro sin dall'inizio che non volevo niente più del sesso.
- Sei un mostro. - mi sussurrò con il labbro tremante. Oh cazzo, avevo ragione a scopare una sola volta con una ragazza, erano così smielate! Tania aveva avuto una speranza perché la chiamavo e la facevo restare con me tutta la notte. Che coglione, dovevo immaginare che sarebbe finita così...con una ragazza psicopatica alle calcagna.
- Oh, non pensavo che le troie potessero avere dei sentimenti. -
Me ne andai prima che potesse rispondermi, non volevo più avere niente a che fare con lei. Così le diedi le spalle e camminai schivando le persone per raggiungere il bagno e pensare un po' prima di raggiungere gli altri nel privè.
Mi lavai la faccia e fissai il mio riflesso nello specchio. Se avessi potuto cancellare gli ultimi due anni, l'avrei fatto. Per Nena, per me, per la mia vita. Quella ragazza mi stava fondendo il cervello, non pensavo più lucidamente e soprattutto stava cambiando le regole del gioco, del mio gioco. Perché avevo dovuto incontrarla? Perché mi stava facendo questo!
- CRISTO! - urlai forte, esasperato. Stavo meglio prima, quando tutto era semplice e senza Nena. Sì, ero furioso con lei. Aveva rotto lei il mio equilibrio, destabilizzandomi.
Ero deciso ad andarmene e lasciare Yoongi con Bea e Nena, quando entrai nel privè però mi sentii male.
La cameriera aveva portato i drink che avevo ordinato, ma accanto a Nena c'era seduta una bionda psicopatica che adesso mi stava sorridendo.
- Jin! - esclamò con finto entusiasmo Tania venendo verso di me. Mi abbracciò come qualcuno che conosce bene quel corpo e mi diede un bacio stampo sulle labbra. - Non mi presenti ai tuoi amici? - Gli occhi di Nena si velarono di un'emozione nuova, una di quelle che uccidono gli uomini e le loro buone intenzioni. Stava quasi per piangere, ne ero più che sicuro perché Bea le strinse la mano e mi guardò talmente male che sperai mi uccidesse sul serio.
- Tania, per favore. Non sei la benvenuta. - mi limitai a dire, trattenendo la rabbia. Come avevo potuto pensare per un solo secondo di abbandonare Nena? Come avevo potuto pensare di voler tornare come prima che la conoscessi? Perché cazzo, Nena ne valeva la pena, valeva ogni singolo dolore che avrebbe potuto uccidermi.
- Ma Jin, hai già dimenticato il sesso fantastico di ieri notte? - Quella puttana aveva capito tutto! Sapeva quanto mi importasse di Nena, l'aveva sicuramente capito parlandoci mentre ero in bagno! Cristo quanto la odiavo.
- Tania, sparisci! - le urlai con tutto il fiato che mi ritrovai in gola.
- Oh, ma è lei Nena? Mi sono fermata a scambiare quattro chiacchiere con lei. Non si direbbe il tuo tipo, ma comprendo la tua attrazione per lei. È dolce, innocente, timida e sensibile, tutto quello che può avere una brava ragazza.- Tania gesticolava con la mano destra mentre parlava con molta enfasi. Mi accorsi che Bea si era alzata per poi puntare un dito contro di me.
- Hai parlato a questa poco di buono di Nena?!- non era una domanda, o forse sì?
- Assolutamente no! Non mi permetterei mai! - le risposi, difendendomi.
- Invece lo ha fatto, ogni volta che mi scopava. Voleva che fingessi di chiamarmi come lei. - Ma era una lurida bugia!
- Non è vero, cazzo! - sbottai, frustrato.
- Allora come fa a sapere il suo nome? Solo poche persone la chiamano così! - Era Bea che combatteva contro di me, mentre Nena si limitava a starsene seduta in silenzio con le mani in mani mentre i suoi occhi mi fissavano sorpresi.
- Non lo so! Questa pazza ci stava seguendo, l'avrà sentito mentre parlavamo! -
- L'ho sentito stanotte mentre dormivi, tesoro. - si intromise Tania con aria soddisfatta. Si stava vendicando per il mio comportamento, bene!
- È vero, Jin? Sei stato a letto con questa tizia stanotte? - Bea sembrava così furiosa e fuori di sé...
- Sì. - e fui sincero.
- Nena, Yoongi, andiamo via di qui. Subito! - ordinò ad entrambi.
- No, non c'è bisogno. - una vocina sottile e delicata arrivò dal fondo della sala, dove era seduta Nena. Bea si girò verso di lei, guardandola quasi con pietà. Nena sorrise timidamente.
- Non devi arrabbiarti, Bea. Jin è mio amico e può fare ciò che vuole. La stai facendo così lunga, siediti un po' e rilassati. Lascia che risolva i suoi drammi da solo. - la calma con cui disse quelle parole mi spiazzò. Bea ascoltò l'amica e andò a sedersi tra lei e Yoongi, io invece restai senza parole ancora in piedi al centro della sala.
- Oh, si è fatto tardi! Devo andare, buona serata a tutti! - Tania si congedò cortesemente soddisfatta della sua sfuriata. Non mi degnò di uno sguardo, ma fu meglio così. La figura del coglione l'avevo fatta io.

18 RAGIONI PER NON AMARSI - BTS FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora