CAPITOLO 16

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Capitolo 16

Era bellissima quando mangiava i Muffin.
Sembrava una di quelle bambine dolci che gustavano con molta enfasi il cibo più buono del mondo. Forse per lei, ma per me era Nena il cibo più delizioso del mondo e non vedevo l'ora che arrivasse il giorno in cui l'avrei assaggiata. Sì, perché sarebbe accaduto ed io sarei rimasto fottuto per tutto il resto dei miei giorni. La mia fervida immaginazione stava iniziando ad andare ben oltre alle cose pratiche, soprattutto con tutti questi gemiti di piacere che uscivano dalla sua bocca.
Sospirai, frustrato. Perché cazzo, io ero arrapato da quando l'avevo conosciuta e non c'era stato giorno in cui il mio dolce fratellino non fosse stato in piena forma. Compreso oggi. Anzi, soprattutto oggi.
Nena mi stava uccidendo lentamente, leccandosi dal labbro superiore un po' di mouse al cioccolato. Rischiavo sul serio di impazzire se non l'avessi fermata.
- Smettila. - le ringhiai contro, molto frustrato. Lei sorrise, come se avesse capito tutti i pensieri poco casti che stavo facendo su di lei.
- Non sto facendo nulla di male. -
La sua arma di difesa non mi convinse per nulla. Dietro quel suo viso delicato, si nascondeva molto di più. Ed io lo sapevo, aveva deciso di farmi impazzire per testare la mia forza di volontà. Bene. Voleva la guerra.
Nena si sporcò le mani con la stessa mouse al cioccolato di prima, Nam sapeva quanto la facesse impazzire con i muffin. Ma il mio amico ignorava il fatto che facesse uscire fuori di senno più me che lei.
Iniziò a leccarsi le dita con la punta della lingua, uno alla volta, mentre i suoi occhi erano puntati su di me. Sorrise quando capì il potere che aveva su di me, e si infilò un dito alla volta dentro la sua bocca calda succhiandolo forte. No, non potevo essere geloso di quelle dita sottili e delicate. Jin, stai calmo.
Strinsi i pugni e chiusi gli occhi ispirando forte.
- Se vuoi che io stia buono, ti prego, non farlo. -
Nena soffocò una risata.
- Mi piace quando fai il cattivo. -
Cazzo, ma non aveva imparato nulla dalla sera precedente? Io che la stavo quasi per scopare forte sul suo letto senza alcuna forza per placarmi?
- Oh Nena, non ti conviene scatenare il mostro che c'è in me. Non voglio farti male, dobbiamo andarci piano. Io voglio andarci piano. -
Intravidi nei suoi occhi un velo di un'emozione che non riuscii bene a capire cosa fosse. Rabbia? Tristezza? Desiderio?
Nena si alzò di scatto facendo cadere a terra la sedia.
Rimasi impietrito, non avevo mai visto una Nena così nuova, così diversa, così sfacciata. Che cosa le era accaduto durante la notte?
- Tu non mi vuoi toccare, tu non mi desideri! Io non solo una bambola di porcellana che tutti tenete al sicuro sotto una campana di vetro! - stava urlando facendo su e giù per la stanza, mentre io rimasi seduto ancora sotto shock a causa di quella reazione inaspettata. Lei continuò.
- Io voglio vivere, voglio fare tante cose, voglio potermi fare male, spezzarmi il cuore di nuovo, voglio sentire tutte le emozioni che puoi darmi, brutte o belle che siano. Sono stanca di restare dentro il mio guscio ma no, appena esco allo scoperto tu mi preghi di smetterla perché non riesci a controllarti! Allora sì, Abbi
una cazzo di reazione sincera per una volta! Non voglio che ti trattieni, ieri sera volevo sul serio te, non mi importa che Jin ne uscirà fuori, io voglio te in tutte le tue sfumature. -
Sembrava sul serio sconvolta, così ordinai al mio corpo di alzarsi e di andarla ad abbracciare. Le feci scivolare una mano sulla pancia e l'attirai a me, cosicché avessi la sua schiena appoggiata al mio petto. Il suo corpo si irrigidì, ma le bastò un secondo per rilassarsi e lasciarsi andare.
- Perché sei andato via non appena mi sono addormentata? Stamattina quando non ti ho visto, sono impazzita. Pensavo che mi avessi abbandonata, che ti saresti andato a sfogare con qualche puttana. Ho avuto paura, mi si è spezzato il cuore. - Stava piangendo mentre la tenevo stretta tra le mie braccia. Anche il mio cuore si spezzò per averla fatta sentire così, ieri sera avevo pensato che la soluzione più giusta fosse andarmene per proteggerla. Invece per l'ennesima volta l'avevo delusa e stava piangendo per me.
Ero un completo idiota.
- Mi dispiace, Nena. Io non avevo intenzione di ferirti, pensavo di fare la cosa giusta allontanandomi da te per qualche ora. L'idea di me che ti faceva del male mi aveva spaventato a morte. Sono andato via solo per questo, ma credimi se volevo restare e tenerti abbracciata tutta la notte. - La feci girare, tenendola ancora stretta a me, perché volevo che guardasse dentro i miei occhi e capisse quanto ci tenessi a lei, quanti sacrifici stavo facendo per lei, quanti cambiamenti positivi avevo apportato alla mia vita solo per avere lei.
- Io ti desidero, e anche molto. - il rigonfiamento dei miei pantaloni si vedeva e soprattutto si sentiva, Nena se ne accorse. Io invece osservai il suo corpo raggelarsi quando la mia erezione premette sulla sua pancia.
- Riesci a sentire quanto io ti voglia, Nena? Non pensare minimamente che non voglia toccarti, io desidero farlo sempre. Non riesco a starti lontano neppure per un secondo. Tu sei troppo pura per un tipo come me, sto solo cercando di essere alla tua altezza perché non voglio perderti.-
Il suo sguardo si addolcì, non per compassione, ma per un tenero sentimento che stava nascendo poco per volta. La mia mano scivolò sulla sua guancia, mentre il pollice disegnava il contorno delle sue labbra. Lei sembrò rapita da quel gesto così tenero, io mi sentii completamente perso.
Che cosa mi stava facendo?
- Io non voglio che tu cambi per me, a me piaci così come sei, Jin. Devi sentirti libero di essere quello che sei, tu sei un bravo ragazzo. Sei anche molto dolce e protettivo, la maschera che ti sei costruito intorno in questi anni non mi importa. La gente può dire ciò che vuole, io sono fortunata a conoscere il vero te. Io so come sei e questo mi basta, tu sei molto più di quel che merito. -
Oh Nena. Sono io a non meritarti, tu meriti qualcuno meno incasinato di me, qualcuno migliore di me.
Ma non glielo dissi, perché la vita mi aveva concesso una possibilità di riscatto ed io volevo assolutamente cogliere l'opportunità.
- No, Nena, tu meriti ogni centimetro di me, ogni millimetro di cuore e ogni angolo del mio cervello. Non sentirti mai meno di me, perché tu sei perfetta. Quindi non cambiare atteggiamento, non farlo Nena. Tu sei un universo a parte, il mio angolo di paradiso, e non ho intenzione di condividerlo con nessuno a parte te. -
Nena mi sorrise dolcemente.
- Non cambierò, però è stato divertente. -
Scoppiammo a ridere entrambi.
Lei era mia, cazzo.
Non avrei fatto l'idiota, non me la sarei fatta scappare.
No, stavolta avrei colto la mia peonia bianca, prendendomi cura di lei, baciandola e coccolandola fino a quando non avrei più avuto fiato

18 RAGIONI PER NON AMARSI - BTS FFWhere stories live. Discover now