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Tre anni prima...

-Margot no! Non posso e se lo scoprono i miei?- dico aggressiva. Ruota gli occhi al cielo.

-Mio Dio... Siri non lo scopriranno! Ti chiedo solo di fare fuga, un giorno! Entriamo sempre!-

Incomincia ad avviarsi lontano dalla scuola. Dopo essermi guardata attorno non posso fare altro che odiarmi per ciò che sto per fare! Non ho mai tradito la fiducia dei miei genitori, infatti mi sale il senso di colpa.

Andiamo ad un bar vicino la scuola, che per fortuna è lontano da casa, quando ci sediamo non ordiniamo nulla, restiamo lì solo per parlare.

-Allora... come ti sembra il cameriere?- Chiede Margot, lo guardo: è alto magro, capelli neri e occhi castani. Faccio spallucce.

-Carino...- dico indifferente. Non mi interessa per niente e poi avrà dieci anni in più di noi.

-Beh a me piace!- esclama guardandolo, gli sorride e a quel punto mi giro verso di lui per guardarlo, la guarda da testa a piedi mordendosi il labbro, appena sento dei risolini provenienti dalla mia amica mi giro.

-Sembri una poco di buono, Margot!- le sussuro.

-Oh piano con le offese sono sempre più grande di te!- ha ragione, Margot è stata bocciata due volte quindi ha due anni più di me, io ne quindici mentre lei diciassette.

Sbuffo sistemandomi sulla sedia.

-Dio quanto sono scomode!- esordisco nervosa.

-Sì sì... vado un momento al bagno, tu resta qui...- si alza camminando veloce verso il bagno, ci entra dentro dopo poco vedo che il tipo di prima fa lo stesso. Come avrà fatto a fargli capire di trovarsi in bagno?

-Scusa posso?- una voce maschile sconosciuta mi fa girare di colpo verso essa. Annuisco timida e sorrido imbarazzata.

-Sono Massimo ma puoi chiamarmi Max- ammicca sorridendo.

-Siri, piacere!- rispondo educata.

-Che prendi?- mi chiede.

-Sinceramente nulla...-

-Hai fatto fuga pure te eh?- annuisco facendolo ridere.

-Sei una ragazza timida?- mi chiede scrutandomi.

-Solo quando voglio- dico abbassando lo sguardo. È vero, solo quando voglio, e con chi voglio. Generalmente sono una persona per bene ma dentro sono tutto il contrario e l'unica ragione per cui non faccio vedere chi sono realmente sono i miei genitori...

SIRI

-Bussa appena te la senti!- mi sorride Giuly, sospiro e busso velocemente senza pensarci troppo. Una signora bassa, paffuta dai capelli grigi mi apre.

-Signorine entrate!- la donna di servizio ci fa accomodare e Hanna fa la sua comparsa sorridendo come un'ebete correndo verso di me.

-Ciao! Finalmente ti conosco di persona!- mi dice entusiasta. Ha gli occhi verdi, capelli a caschetto neri e lentiggini, strana combinazione... ha la faccia da furba e sveglia, sicuramente è una birbantella.

-Lasciala respirare Nana!- la richiama la mamma. Mi giro di scatto e la vedo. Mi sorride con occhi lucidi, ha più rughe di quanto ricordassi ma non tantissime, ha ancora la pelle bella e giovanile. I suoi capelli neri sono corti ora, sta benissimo!

-Mamma!- Non mi muovo di un passo, non penso di essere pronta ad un abbraccio.

-So che non risponderai nemmeno ora ma mi sei mancata così tanto...-

CUORE DOLCE CARATTERE AMARO   Where stories live. Discover now