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SIRI

Quando arrivo davanti a casa trovo Naty seduta sui gradini.

-Alla buon'ora eh! -

-Scusa, ma ti avevo detto che ci avrei messo un po'! - Dico.

-È colpa mia ora? -

Scoppio a ridere. -Sì! -

Si avvicina. -Allora... che succede? -

Alzo un soppraciglio . -Me lo devi dire tu... perché eri con Drew? - Chiedo seria.

-Un giro...- abbassa la testa sedendosi.

-Mm... non sapevo che all'aperto ci fossero i campanelli, è nuova questa! - Il mio tono è leggermente aggressivo.

-Non posso dirtelo! - Accenna ad un sorriso.

-Naty... sono seria smettila di ridere! - Dico con un lieve ghigno.

-Ma smettila che stai ridendo pure te!- A quel punto scoppio a ridere. -Va bene... mi dici ora che succede? - Chiedo tornando seria.

-Nulla, eravamo a casa di Danny, bevevamo una birra e nulla...- spiega, mi sento un po' ferita, mi stanno escludendo.

-Ah...- dico con tono deluso. -E chi era la ragazza che ha urlato 'state zitti?' - Indago

-Mh, nessuno. -

Sbuffo. -Nulla, nessuno, bho... e poi? Naty perché non mi dici nulla? Perché mi tieni all'oscuro? Mi sto agitando! Mi state escludendo, io sto male, mi sento sola e non mi aiuti uscendo con Danny e Drew! Con Drew, Nataly! -

A quel punto si alza di scatto. -Ma se tu eri da David! - Strilla.

-Sì, ma io non parlo solo di oggi! Ho bisogno di averti vicina perché mi sento terribilmente sola, e tu da migliore amica mi dovresti stare vicino, e invece vai fuori col tuo ragazzo o peggio... esci con la ragione per cui sto male! - Urlo assottigliando gli occhi. Mi sono stancata di correre dietro alla gente che non gliene frega nulla di me, la verità è che mi sento sola ed emarginata da Dan e Naty, l'unico che mi rimane per cui staccare dalla mia malinconia è David. La squallida verità è che lo uso come stoppabuco, anche se so che non se lo merita. Dopo Ryan avrei dovuto imparare la lezione...

-Scusa Siri non avevo capito quanto stessi male...- annuisco sedendomi sul muretto accanto a lei. -Cosa è successo con David? - chiede scrutandomi.

-Ho detto il nome di Drew mentre...ehm... mentre! - Dico imbarazzata.

-Mentre? - Chiede per un accertamento, annuisco facendola ridere. -Ma tu sei malata! - Continua a ridere, in quel momento le suona il telefono mi allungo per vedere chi è, ma lo nasconde allontanandosi. -Pronto? - Sussurra.

Le dico che non voglio essere quella emarginata e si nasconde per rispondere. La cosa mi innervosisce, così entro in casa.

Dopo poco, quando si rende conto che sono entrata, inizia a bussare. -Siri! Aprimi dai! - Urla da dietro la porta, l'apro e rimane in silenzio guardandomi, in cerca di spiegazioni.

Faccio un lungo respiro. -L'anno scorso ci saremmo dette pure quante volte andiamo in bagno, perché non c'è imbarazzo fra noi, non devono esserci segreti... mentre eravamo al telefono ci dicevamo pure che ci stavamo cambiando gli assorbenti... e ora, non mi vuoi nemmeno dire con chi parli al telefono che ti nascondi! Ti dico che mi sento sola e ho bisogno di parlare e ti allontani per rispondere a quella chiamata! - Rimaniamo in silenzio per poco.

-Siri è una sorpresa per te, il segreto lo scoprirai molto presto... dici che sei sola, ma non è vero perché tutti i tuoi amici pensano a te, sempre. Siri... non sei sola! - Dice dolcemente.

CUORE DOLCE CARATTERE AMARO   Where stories live. Discover now