#22 parte#

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Cap.22

Il giorno dopo

Maia p.o.v.

Oggi alla prima ora abbiamo letteratura e la professoressa (sposa di quello di matematica) ha deciso di interrogarmi. Io allora mi sono alzata per andare alla lavagna, quando Tom mi ha stretto a se chiedendo alla prof come sta il marito, a quel punto la donna è sbiancata e si è scusata dicendo che aveva sbagliato a chiamare allora io mi sono girata verso Tom.
Mia: Tom ho studiato sono prearata posso andare???
Tom: non ti serve farti interrogare tanto non lavorerai in futuro.
Mia: Si ma la vorrei come soddisfazione personale, fa lo stesso hai ragione non sono abbastanza per essere alla pari con gli altri.
Tom: vai alla lavagna e fai vedere a tutti, compresa te stessa, chi sei.
Allora mi sono alzata e una volta arrivata ho iniziato a parlarle di poeti maledetti sotto sua richiesta ma quando mi ha chiesto la storia di Paul Verline ho iniziato a vacillare. In quanto era la cosa su cui Cecce si era soffermato meno.
La professoressa a quel punto ha storto il naso e
Prof: mi aspettavo qualcosina in più però nel complesso la sapevi bene ti darò un 7 meno.
Mia: grazie prof
E sono tornata a posto a testa bassa, ho deluso i mie fratelloni soprattutto Tom che ha creduto in me, e Cecce che ieri ha impiegato tanto tempo per aiutarmi.
Iana: wow, sei stata proprio brava io invece oggi ho preso un 6 in scienze, forse dovrei impegnarmi di più.
A quel punto insieme iniziarono a mangiare la fetta di torta che era rimasta nel loro vassoio del pranzo.
Mia: Iana ecco...domani dopo scuola se ti va...potresti ecco...venire a dormire da me...ma se non vuoi ecco...è ok.
Iana: mi piacerebbe molto, ma sei sicura i tuoi fratelli lo permettano.
Mia: si si me lo ha proposto Tom.
Iana: in questo caso non ci sono problemi.

Sono molto felice che mi abbia detto di sì, però ancora non riesco a guardare in faccia i miei fratelli infatti quando torniamo a casa io vado in camera mia a studiare tutto sulla vita del poeta.

Verso sera sono stanca morta però non m sento ancora soddisfatta. Quindi dopo aver cenato sono subito tornata in camera visto che Tom e gli altri dovevano lavorare...

Tom p.o.v.

Alex: come è possibile che Jurij non sia ancora riuscito a rintracciare e uccidere quel piccolo sovversivo. Insomma una radio in un paese quanti voti alle comunali gli può dare, e in ogni caso sarà un comune su 5 lo avremo lo stesso l'appalto...

Tom: non possiamo rischiare, dobbiamo finire l'aeroporto che poi abbiamo detto che dedicheremo a quei giudici antimafia. Non può saltare tutto abbiamo speso troppi soldi e troppo tempo, sarebbe una vittoria per lui e accrescerebbe il suo pubblico, sarebbe una caduta di stile e credibilità. Quel piccolo comune è il centro non possiamo lasciar correre. Questo Giuseppe deve sparire.

Jack: come desideri zar entro due giorni si suiciderà, e nessuno si ricorderà di lui.

Tom: bene adesso che abbiamo sistemato queste piccolezze, organizziamo per domani sera dobbiamo premiarla per oggi in qualche modo.

Oggi non ho più visto Mia dopo scuola strano di solito dopo aver dormito un paio di ore viene qui a chiederci aiuto, o cercando compagnia.

Tom: Cesare voglio in 10 secondi le microspie in camera di Maia su quello schermo.

Cecce: ...fatto zar.

Alex: ma da quanto sta studiando??? Sembra a pezzi???

Tom: non mi piace Cris vai da lei, vediamo come reagisce.

Non mi piace che si stremi in questo modo se è i difficoltà deve venire da noi come ha sempre fatto, che stia facondo qualcosa contro le regole??? No, è impossibile la mia piccolina non lo farebbe, o almeno lo spero per lei, le conseguenze non le piacerebbero.

Cris p.o.v.

Quando arrivo nella sua stanza la trovo piegata su diversi libri e con appunti sparsi ovunque.

Cris: piccola serve aiuto???

Maia: no, no grazie Dario faccio da sola.

Non alza neanche la testa e annuisce continuando a non staccare gli occhi dalle righe della pagina.

Cris: Dario??? Mi ... mi stai ascoltando.

Maia: scusa Cris mi spiace davvero non volevo, perdonami.

Cris: non c'è problema, ma ho del tempo libero e posso aiutarti se vuoi.

Maia: non ne ho bisogno devo farlo io posso farcela non voglio del...

Non riesco a capire cosa dice, sembra stia farneticando. Continua a non staccare gli occhi da quel maledetto libro. Poi mi accorgo che si tratta di diversi libro di letteratura e sono tutti aperti sul capitolo dei poeti maledetti. La prendo in braccio, mi metto al suo posto e la faccio sedere sulle mie ginocchia girata verso di me

Cris: mi vuoi dire cosa non va piccolina???

Mia: è che ieri Cecce ha passato tanto tempo a studiare con me e io non sono riuscita a essere perfetta, voi sapete sempre tutto e io non riesco neanche a fare una buona interrogazione; c'era anche Tom che mi guardava.

È molto triste e io la stringo tra le mie braccia mentre indirizzo lo sguardo verso la telecamera e mimo con le labbra – cosa devo fare zar???- ricevo come risposta l'arrivo di una cameriera che mi informa che è pronta la merenda nel salottino.

Subito la sistemo meglio e la porto nel salottino mentre lei continua a tenere bassa la testa, appena entriamo troviamo tutti seduti intorno al tavolo e al centro d questo di trovano tutti i tupi di dolci che piacciono alla nostra cucciola.

Lei però non li vede perché continua a tenere la testa infilata nell'incavo del mio collo.

Tom: dammela.

Lei allunga le braccia in modo che sia più semplice sollevarla e lui la rinchiuda nella sua stretta dolce e affettuosa.

Tom: bimba ci vuoi dire perché non festeggi con noi oggi sei stata brava e hai preso un sette in un corso molto difficile e avanzato risetto al tuo livello.

Mia: ma non siete arrabbiati??? Io non sono stata brava come voi.

Cecce: a piccola noi ci siamo preparati da quando avevamo 4 anni a queste cose, io conosco più di 1000 tipi di dispositivi elettronici con tanto di funzionalità a memoria Alex conosce tutte le teorie scientifiche mai dimostrate fino a d'ora, Dario conosce perfettamente tutti dispositivi da difesa possibili, Sascha conosce i motori meglio di se stesso e Jack è un artificiere. Noi siamo nati per sapere tutto il possibile in modo da proteggerti e amarti al meglio.

Mia: e tu Tom in cosa sei più bravo???

Tom: io piccola servo per dire a loro cosa fare non devo per forza essere bravo i qualche cosa.

Alex: si però a circa 150 libri a memoria parola per parola e parla 19 lingue non contando il russo e le sue varianti.

Jack: vogliamo dimenticarci del fatto che è il miglio metafisico al mondo???

Cris: la storia del pilotare gli aerei meglio di me???

Cecce: è assolutamente imbattibile in qualsiasi cosa, sei odioso fratellone

Questa sembra essere condivisa da tutti che annuiscono e si imbronciamo, Tom fa un piccolo ghigno, che è la cosa più simile a un sorriso che gli ho visto fare, e poi rincara la dose.

Tom: siete voi comuni mortali a essere scarsi. Io devo saper proteggere la mia principessa. Io mi nascondo nel suo petto perché mi vergogno troppo. A quel punto tutti iniziamo a mangiare e santo cielo devo benedire questa cuoca.

🖤🖤

love my brotherWhere stories live. Discover now